Black Christmas – Un Natale rosso sangue: uno sguardo all’originale
Qui c’è il rischio di far rimanere male qualche fan accanito di Halloween di John Carpenter. Ma mettiamo subito in chiaro le cose: il sottoscritto è convinto che Halloween sia un capolavoro. Ma forse qualcosina che in molti pensano sia stata usata per la prima volta dal maestro, bisogna dire che non lo è, e
Qui c’è il rischio di far rimanere male qualche fan accanito di Halloween di John Carpenter. Ma mettiamo subito in chiaro le cose: il sottoscritto è convinto che Halloween sia un capolavoro. Ma forse qualcosina che in molti pensano sia stata usata per la prima volta dal maestro, bisogna dire che non lo è, e lo vediamo già in questo bellissimo e sottovalutato Black Christmas di Bob Clark. Mi riferisco alla soggettiva del serial killer: il prologo di Halloween, con la soggettiva del piccolo Michael Myers, è un omaggio a questo film. Dove il punto di vista dell’assassino viene assunto molto spesso dalla macchina da presa.
Black Christmas è un film del 1974, e gira voce che Halloween dovesse essere in realtà un seguito di questa pellicola, fino al “divorzio” tra Clark e Carpenter (chiedo conferma perchè in realtà non so se la voce sia fondata o meno). L’anno scorso, il 25 dicembre (non a caso, ovvio!) è uscito negli USA il remake firmato Glen Morgan (lo sceneggiatore di X-Files, oltre che del primo e terzo Final Destination), che ha scritto la sceneggiatura assieme a Roy Moore, lo sceneggiatore della pellicola originale. La pellicola non è stata accolta molto bene, anzi, e vista la bellezza (e a questo punto anche l’importanza, checchè se ne dica in giro) del primo film sarà molto dura che ne esca fuori un film comunque, se non all’altezza, almeno bello.
In Italia fu intitolato Un natale rosso sangue, da non confondere tra l’altro col titolo attribuito anche ad un horror dell’84, in originale Silent Night, Deadly Night di Charles E. Sellier Jr., anche lui probabilmente con un remake entro il 2008. E pensare che Black Christmas in qualche stato viene chiamato in modo molto simile al film di Sellier Jr.: Silent Night, Evil Night. Solito casino dei distributori. Il remake negli USA è chiamato semplicemente come l’originale, Black Christmas (con il lancio pubblicitario: Black X-Mas).
L’originale è una chicca del genere. La storia è quella di alcune ragazze di una confraternita, che abitano assieme in una villona, che man mano iniziano ad essere uccise una ad una. S’incomincia con la scomparsa di una di loro, si continua con il ritrovamento di una tredicenne ammazzata; Barbie, l’ubriacona di turno, sente il peso della situazione addosso, e Jessica, incinta, pensa all’aborto dopo gli screzi col fidanzato, di cui inizierà a pensare che sia l’assassino. Sarà tutto così facile? In tutto questo non mancano anche delle telefonate minatorie e caotiche, nonchè terrorizzanti. La polizia indaga (il tenente è John Saxon, prima di Nightmare e Tenebre), ma brancola nel buio.
La regia di Bob Clark è molto bella ed è una piccola lezione di montaggio ed inquadratura: notare l’assassinio di Barbie (una bella e brava Margot Kidder, la Lois Lane dei film di Superman), con un montaggio alternato tra la sua morte e i bambini che cantano una canzone natalizia davanti alla porta della villa, mentre Jessica (Olivia Hussey: sì, proprio lei!) li sta a guardare ed ascoltare. Ma anche la fotografia ha il suo perchè: tra le luci di natale e il buio c’è un mix riuscitissimo.
Veramente teso e pauroso, ha un finale veramente terrorizzante ed un epilogo, risolto praticamente in piano sequenza, da pelle d’oca.
Il remake sta tra prequel e remake -ormai una moda direi-, perchè non lascia alcun minimo dubbio sull’identità dell’assassino, visto che parlerà dei suoi traumi d’infanzia nella prima parte: lo spettatore avrà la pappa pronta sin da subito, al contrario dell’originale. Ritornerà Andrea Martin, che nell’originale interpretava Phyllis ed oggi interpreta Ms. MacHenry, la governante.
Prima di andare in sala a vedere il nuovo film (non si sa nulla della data d’uscita, posticipata all’infinito dopo che il remake ha fatto scandalo per il connubio Natale-horror: e pensare che l’originale è del ’74 e non ebbe problemi, ma come siamo messi…) beccatevelo in dvd, visto che è uscito, e non ve ne pentirete. Da guardare obbligatoriamente da soli e a notte fonda.
[Gli altri “originali” di cui abbiamo parlato: The Wicker Man, Le colline hanno gli occhi 2]