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Pitch Perfect 2, Elizabeth Banks a Roma – l’intervista di Blogo

Elizabeth Banks nella Capitale per promuovere l’uscita in sala di Pitch Perfect 2, suo debutto alla regia

pubblicato 27 Aprile 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 16:21

Non solo i premi Oscar Kathryn Bigelow e Sofia Coppola. Ad Hollywood le donne regista hanno finalmente iniziato a farsi vedere, sgomitando in un ambiente da sempre particolarmente maschilista come visto in questi ultimi mesi con Sam Taylor-Johnson (Cinquanta Sfumature di Grigio), Angelina Jolie (Unbroken), Patty Jenkins e Michelle MacLaren (che si sono ‘passate’ Wonder Woman) e Natalie Portman, attesa al Festival di Cannes con la sua prima prova dietro la macchina da presa. Tra le registe esordienti di stagione spazio anche ad Elizabeth Banks, splendida 41enne famosa per il personaggio di Betty Brant nei primi 3 Spider-Man targati Sam Raimi e soprattutto per quello di Effie Trinket nella saga Hunger Games. Dopo aver diretto due cortometraggi e un ‘episodio’ dell’orrendo Comic Movie (il suo era quello con Jimmy Bennett, Chloë Grace Moretz, Christopher Mintz-Plasse e Patrick Warburton), la Banks si prepara ad uscire nei cinema di mezzo mondo con la sua vera ‘prima volta’ dietro la cinepresa: Pitch Perfect 2 (leggi la nostra recensione).

Nel 2012 da lei interpretato e prodotto insieme al marito Max Handelman, Pitch Perfect è diventato un ‘caso’ negli States, con 65 milioni di dollari incassati dopo esserne costati 17 e una colonna sonora in grado di vendere oltre un milione di copie solo in America. Scontato il sequel, molto meno ovvio il suo ‘proporsi’ per la regia, da lei cercata e voluta come confessato a Roma. Max ed Elizabeth sono infatti sbarcati nella Città Eterna per incontrare la stampa italiana, con noi di Blogo che abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una round table in cui porre alcuni quesiti alla diretta interessata.

Ricordando lo storico discorso di Patricia Arquette ai recenti Oscar, Elizabeth ha confermato la disparità di trattamento ‘salariale’ tra donne e uomini in quel di Hollywood. Ancora oggi, incredibile ma vero, c’è una differenza netta tra le due parti, tanto da spingerla a dirigere Pitch Perfect 2 proprio perché insoddisfatta delle offerte ricevute in questi ultimi mesi in qualità d’attrice. ‘E’ un settore ancora oggi molto complicato per noi donne‘, ha ribadito la diva. ‘Nella locandina di Fast and Furious 7, per esempio, ci sono 5 uomini e 2 donne. In quella di Avengers: Age of Ultron addirittura 8 uomini e due donne. Con la locandina di Pitch Perfect 2 abbiamo solo donne. 8 donne dirette da una regista donna. Anche per questo motivo per me è un film importante‘.

Completamente ridimensionati i maschietti co-protagonisti del primo capitolo, effettivamente, Pitch Perfect 2 gode anche della sceneggiatura di Kay Cannon, altra donna già sceneggiatrice dell’originale. Un argomento di discussione, quello sulla sua carriera in qualità d’attrice, che la Banks ha poi voluto riprendere, sottolineando ancora una volta quei presunti limiti che ritiene le siano stati ‘appiccicati’ addosso dall’Industria cinematografica:

‘Non voglio essere ingrata con Hollywood e con le esperienze che mi ha fatto avere, ma non ci sono parti a sufficienza per tutte noi. Non così tanto interessanti. Vedo quello che potrei fare se potessi avere un totale controllo sulla mia carriera e allora ne ho preso le redini’.

Cresciuta a pane e Saturday Night Live (‘adoro far ridere la gente, la commedia è un genere che mi piace, mi viene naturale. Volevamo che fosse un film per famiglie ma anche divertente, e che lo fosse in modo fresco, nuovo, quindi era importante spingerci oltre i limiti dell’umorismo‘), Elizabeth non ha avuto alcun problema ad ‘adattare’ un tipo di comicità irriverente e goliardica solitamente di stampo maschile ad un universo femminile, per un film anche in questo caso fortemente centrato su una ricca soundtrack, composta da ben 18 canzoni. Un lavoro complesso, quello legato alla colonna sonora, perché nato a braccetto con l’ideazione della sceneggiatura. Brano dopo brano lo script ha preso vita, cercando ovviamente di non trascurare alcuni aspetti caratteriali dei personaggi, vedi i tedeschi e molto poco ‘femminili’ DSM. Canzoni poi tutte rielaborate ‘a cappella’, con un unico inedito cantato da Jessie J che punta a bissare il successo di Cups, traccia portante del capitolo 1. Rimanendo in ambito ‘capitoli’, invece, la Banks ha ammesso che dinanzi ad un ulteriore successo di pubblico potrebbe prender vita il 3°, ovvero Pitch Perfect 3. Ma ora come ora è prematuro parlarne, perché al momento cast, regista e produttori sono in giro per il mondo per promuovere l’uscita di Pitch Perfect 2, nelle sale d’Italia a partire da fine maggio.

Innamorata della pop music anni ’80, passando da Madonna a Cyndi Lauper, e attualmente particolarmente in sintonia con l’hip-hop e Taylor Swift, la Banks si è poi fatta una sincera risata dinanzi all’ipotesi registica di Cinquanta Sfumature di Nero, da noi per scherzo avanzata dopo l’addio di Sam Taylor-Johnson. Il motivo della risata?

“Forse potrei non essere la migliore candidata. Sai trovo tutto molto comico, l’utilizzo di certi aggeggi. Vedi le fruste. Mi fanno ridere, non le trovo erotiche. Però intendiamoci, ognuno ha i suoi gusti. E poi sarebbe divertente!”.

Insomma mai dire mai, per una 41enne talmente stufa di doversi piegare alla Mecca del Cinema dall’essersi ‘auto-promossa’ regista. “E se ci sono riuscita vuol dire che forse posso farne altri“. Parola di Elizabeth Banks.

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