CineBlog consiglia: Alien – La clonazione
Strano come questo Alien – La clonazione non sia piaciuto così tanto. E’ strano perchè, ormai giunti al quarto episodio, dopo gli strepitosi capitoli di Scott e Cameron e dopo il riuscito terzo episodio di Fincher, poteva uscirne fuori senza problemi qualcosa di debole. Cosa che non succede, e il francese Jean-Pierre Jeunet dimostra la
Strano come questo Alien – La clonazione non sia piaciuto così tanto. E’ strano perchè, ormai giunti al quarto episodio, dopo gli strepitosi capitoli di Scott e Cameron e dopo il riuscito terzo episodio di Fincher, poteva uscirne fuori senza problemi qualcosa di debole. Cosa che non succede, e il francese Jean-Pierre Jeunet dimostra la sua cattiveria (che ormai ha perso), con una storia che sta tra il grottesco, l’action, l’horror e la tragedia.
Dove eravamo rimasti? Sono passati duecento anni dal suicidio di Ellen Ripley, il cui DNA viene però usato sull’astronave Auriga per clonare la ragazza. Che ora porta tatuato il numero 8, si aggira viva e vegeta per l’astronave, ma è decisamente cambiata. Ripley è metà umana e metà alien, e il feto che portava in corpo le è stato rimosso. Rinizia l’incubo, e assieme ad un gruppo di contrabbandieri, fra cui la giovane Annalee Call, Ripley deve combattere ancora una volta contro gli alien e contro la regina. Che ormai sono sangue del suo sangue.
Jeunet dimostra di sapersi muovere benissimo in ogni registro che vuole assumere, sia la parte più movimentata della pellicola (bellissima la sequenza subacquea), sia la parte più horror (consistente il gore, ma notevolissima la scena con tutti i cloni precedenti a Ripley numero 8 riusciti male). E nel finale stupisce ancora di più, facendo respirare allo spettatore aria di tragedia. Fino al poetico finale. Stanotte, 02.30, Italia1
Su continua il trailer.