Twelve Years a Slave: Paul Giamatti parla del nuovo film di Steve McQueen
Sono finite le riprese del terzo film dell’acclamato regista Steve McQueen. Paul Giamatti parla delle sue possibilità e di come sia diverso da Hunger e Shame…
Dopo Hunger e Shame, Steve McQueen sta per tornare. Le riprese di Twelve Years a Slave sono finite ieri, ed ora inizia la post-produzione che porterà il film in sala nel 2013. La pellicola è tratta dal romanzo autobiografico di Solomon Northup, un americano di origini africane nato libero, poi ingannato e reso schiavo. Cresciuto a New York, dove si sposò, Northup fu attirato, negli anni 40 del 1800, da un’offerta di lavoro a Washington, per essere quindi rapito e messo in gabbia. Lo attendevano anni di schiavitù sotto diversi padroni…
Paul Giamatti sarà Freeman, uno dei più potenti trafficanti di schiavi di New Orleans. Intervistato da indieWIRE, l’attore ha dichiarato qualcosa sul film:
Ha le potenzialità di essere estremamente convincente. McQueen sta provando a raccontare questa storia nel suo momento storico piuttosto che raccontarla in un modo contemporaneo. Sta tentando di rappresentare la schiavitù come un fatto ordinario della vita, senza prendere parte ad alcun tipo di idea retrospettiva di essa.
Giamatti ha detto di essere un grande fan dell’esordio del regista, il meraviglioso Hunger. Ma dichiara anche che i fan di McQueen devono essere pronti a restare sorpresi:
Sembra che la portata del film sia più ampia. La sua energia mi sembra un po’ diversa. Credo pure che il modo in cui McQueen girava mi sembrasse diverso. Nelle scene che ho girato con lui, c’erano grossi movimenti di macchina che sono differenti rispetto a quel che ho visto di suo.
Twelve Years a Slave è interpretato anche da Chiwetel Ejiofor (Northup), Michael Fassbender (per la terza volta col regista), Brad Pitt (anche produttore con la sua Plan B Entertainment), Benedict Cumberbatch, Adepero Oduye, Paul Dano e Quvenzhané Wallis, la giovanissima rivelazione di Beats of the Southern Wild.
Foto: TM News