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I mercenari 2 – The Expendables: Recensione di Cineblog

The Expendables 2 è in sala. Cineblog vi propone la propria recensione del sequel con Sylvester Stallone, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger ed altri ancora

pubblicato 18 Agosto 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 23:02

Li avevamo lasciati lì, in sella alle loro moto, mentre abbandonano la scena sulle note di Boys Are Back in Town. Sono i ragazzi di Barney Ross (Sylvester Stallone), gli “spendibili“! Quelli che non si curano di quanto un incarico sia pericoloso, al limite della demenza, e che per questo vengono ingaggiati per compiere le imprese più assurde. E dalle strade di una quantomai familiare New Orleans, li troviamo immediatamente operativi all’interno di una base militare cinese. Così ha inizio I mercenari 2 – The Expendables.

Ancora una volta, un lavoro fortemente ancorato ad una sorta di operazione nostalgia, su cui praticamente poggia tutto. Sì perché anche l’intelaiatura di questo sequel è fortemente costruita sulla base di rimandi, spiattellati senza troppi fronzoli. L’evento centrale, per così dire, è un comodo pretesto per dar vita, una dopo l’altra, a scene che sostanzialmente brillano di luce propria.

Più o meno riuscite, certo, ma che in fondo rispettano la mai taciuta premessa, ossia quella di metter sù un illustre spettacolo d’attrazioni. Una palese autocelebrazione di ciò che il genere d’azione è stato negli anni ’80, partendo proprio da coloro che lo hanno letteralmente trainato. Manca ancora qualche nome, anche se non si direbbe, e non a caso sono già partite le speculazioni in vista del terzo episodio.

Vi proponiamo un giochetto, apparentemente banale, ma che in ultima analisi si rivela piuttosto eloquente. Non ci rivolgiamo ai cultori del genere, bensì ai meno assidui, quelli a cui il cinema piace (in particolare questo genere) ma che non si sono mai posti il problema di star lì ad “approfondire” più di tanto. Fate caso a quante volte associate d’istinto il volto di uno degli attori de I mercenari 2 ad un ruolo famoso dallo stesso interpretato in passato. In alcuni casi la menzione sarà scontata, in altri un po’ meno, non importa. Sta di fatto che, in nuce, la valenza di questa pellicola è tutta lì. Il film, come nel prequel, si gioca tutto su questo divertissement leggero.

Come recepire, diversamente, il quasi epico ingresso in scena di Booker (Chuck Norris)? Fucile al braccio, dopo aver sbaragliato un intero plotone (più un carro armato), appare improvvisamente con quel suo incedere sicuro, mentre sullo sfondo è possibile udire il celeberrimo tema musicale de Il buono, il brutto e il cattivo. Scena che da sola potrebbe valere il prezzo del biglietto per alcuni, insieme a quella in cui si raggiunge l’apice del citazionismo, facendo convergere metacinema e paracinema verso una sintesi che si riassume in una sola battuta.

D’altronde non è nemmeno l’unica occasione in cui Norris dimostra una certa autoironia, visto che in passato dichiarò che avrebbe acconsentito a partecipare alla pellicola solo a patto che il rating si fosse mantenuto sul PG-13. Oggi sappiamo che, almeno negli USA, il film è stato valutato con un R, quindi vietato ai minori. Ma l’oggetto della contesa, a dire del buon vecchio ranger texano, erano le parolacce. Limitatone il numero, non ci sarebbero stati problemi ad accatastare pile di cadaveri.

Questa lieve digressione ci permette d’inquadrare un altro degli aspetti tutto sommato preponderanti del film, ossia la sua crudezza. Nonostante il pretenzioso scorrere degli eventi si dipani tra il serio e il faceto, non mancano scene forti, tra arti e teste mozzate. Oltre a quella che, volendo, possiamo definire una copiosa quantità di sangue. Abbastanza per una pellicola di questo tipo, s’intende.

Ci sarebbe magari piaciuta qualche scena d’azione propriamente detta in più (leggasi, legnate), ma tali momenti non potevano che essere affidati agli unici membri del cast che possono ancora permettersi certe ragazzate. E a parte la sempre brillante prova di un Jet Li che si eclissa dopo nemmeno mezz’ora dall’inizio del film (lasciando il posto ad un’altra cinese, il cui ruolo è speculare a quello della figlia del Dittatore nel primo I mercenari), tocca a Jason Statham “sacrificarsi” per la causa. In particolare, due le scene che vedono quest’ultimo impegnato in scontri ad armi bianche, entrambe di buona fattura.

Agli altri non resta che divertirsi, ridendo e scherzando su un passato che non c’è più come quei liceali che s’incontrano di nuovo a distanza di vent’anni. Kaufman e soci tentano di ampliare la portata di una storia di per sé apertamente canonica (laddove non banale), spostando l’attenzione dal piccolo Paese sudamericano sotto scacco alla mai rientrata minaccia nucleare. Un classico. Ma in tal senso non si registra alcuno slancio, “limite” palesemente desiderato da Sly, che in sede di sceneggiatura ha saggiamente preferito ancora una volta giocare con i propri personaggi, integrando qualche frase ad effetto.

Ciò che ne viene fuori, come accennavamo in apertura, è una una fiera delle attrazioni sui generis, in cui ognuno porta con sé il proprio numero/spettacolo. Di Van Damme ci ricorderemo l’ombretto sulle palpebre ed alcune sue immancabili pedate rotanti, specie la prima, a metà pellicola circa. Di Norris la già menzionata entrata trionfale, come diversamente non poteva essere. Riguardo a Bruce Willis ed Arnold Schwarzenegger ci piace rievocarne le immagini di loro stipati dentro una Smart senza sportelli, mentre sfrecciano all’interno di un immenso edificio sparando all’impazzata – senza ovviamente farsi un graffio. Il tutto, tenuto insieme da un ritmo tutto sommato buono, nonché abbastanza equilibrato.

Questo è lo spirito con cui bisogna approcciarsi a I Mercenari 2, senza pretendere da questo film più di quanto non gli interessi concedere. Intrattenimento, puro e semplice. E se anche in tal senso forse questo sequel non ne esce totalmente riuscito, il suo lo fa, lavorando furbescamente su quegli angoli di memoria i cui ricordi non sono ancora del tutto sopiti.

Voto di Antonio: 6,5

I mercenari 2 – The Expendables (The Expendables 2, Azione, USA, 2012). Di Simon West, con Sylvester Stallone, Jason Statham, Dolph Lundgren, Terry Crews, Jet Li, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Chuck Norris, Jean-Claude Van Damme, Liam Hemsworth, Scott Adkins e Yu Nan. Qui trovate il trailer italiano. Il film è uscito nelle nostre sale ieri, venerdì 17 Agosto.