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Box Office Story: da Top Gun a The Fan – flop e boom per Tony Scott

Radiografia in dollari per un regista, morto suicida poche ore fa, che ha segnato la Hollywood degli ultimi 30 anni

pubblicato 20 Agosto 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 22:56

Un regista è anche box office. Soprattutto ad Hollywood. Tutti devono fare i conti con il botteghino, spesso esaltante e a volte distruttivo. Perché non c’è artista passato indenne sotto la sua scure. Tra questi, ovviamente, anche Tony Scott, morto suicida poche ore fa. 16 i film diretti dal fratello di Tony, oltre un miliardo di dollari incassati sul suolo nazionale, che diventano due se allargati al resto del mondo.

L’esordio in sala (dopo anni di pubblicità), indimenticabile per i cinefili, avviene nel 1983, quando il fratello Ridley è già una star. Miriam si sveglia a mezzanotte il titolo. Cast altisonante, ma incassi disastrosi. Meno di 6 milioni sul suolo a stelle e strisce. Esordio peggiore non ci poteva essere per Tony, ma la svolta immediata è vicina. Dietro l’angolo. Don Simpson e Jerry Bruckheimer gli propongono Top Gun. Protagonista un attore poco conosciuto come Tom Cruise. E’ boom. 176 milioni di dollari raccolti solo in America. Altri 177 arrivano dal resto del mondo. Top Gun diventa il maggior incasso dell’anno. Inizia qui l’era Tony Scott.

L’anno dopo la Paramount gli propone la regia di un sequel, ovvero Beverly Hills Cop II. Il regista accetta, e fa nuovamente centro. 146 milioni di dollari incassati in America, altri 150 nel resto del mondo. Passati 3 anni, Scott torna a dirigere Tom Cruise, nel frattempo diventato una celebrità. Scocca l’ora di Giorni di tuono. 158 milioni di dollari incassati worldwide. Più che un regista una garanzia. Ma le prime frenate sono dietro l’angolo. Con Revenge – Vendetta arrivano solo 16 milioni di dollari dal box office Usa, anche se con Kevin Costner protagonista assoluto. Va ancora peggio Una vita al massimo, sceneggiato da un giovane sconosciuto dal nome curioso: Quentin Tarantino. 13 milioni di dollari appena, per un (pulp)crime-movie diventato di culto negli anni.


Capita l’antifona, Tony torna all’action con L’ultimo boy scout, incassando ben 60 milioni di dollari solo in America. La sensazione, che a lui piaccia o meno, è che non possa scostarsi troppo da un genere che l’ha ormai fagocitato. Con Allarme rosso i milioni di dollari incassati in tutto il mondo sono 158, mentre con The Fan – Il mito si torna sulle montagne russe. Cast da urlo (De Niro al top), budget stellare, e flop certificato. Meno di 20 milioni di dollari al box office statunitense.

Ma 2 anni dopo Scott si rialza, ancora una volta. Nemico Pubblico convince critica e pubblico, raccogliendo 250 milioni di dollari in tutto il mondo. Tony è tornato. Il nuovo millennio si apre con Spy Game, 143 milioni di dollari d’incasso, seguito da Man on Fire, 130 milioni, film che certifica un nuovo matrimonio artistico. Quello con Denzel Washington, già incontrato ai tempi di Allarme Rosso. Negli ultimi 7 anni il regista sforna quattro film. Uno dopo l’altro: Domino (22 milioni appena); Deja Vu (180 milioni di dollari worldwide); Pelham 1 2 3 (150 milioni); ed infine Unstoppable (170 milioni), uscito nel 2010.

Negli ultimi mesi solo produttore, con The Grey e Prometheus del fratello Ridley, Tony Scott saluta Hollywood lasciando tracce indelebili sul suo cammino. Che ha spesso incrociato anche il mondo del botteghino, facendo quasi sempre centro. Come solo i grandi sanno fare.