Tango Libre: trailer italiano del nuovo film di Frédéric Fonteyne
Tango Libre: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico che uscirà in Italia il 13 febbraio 2014.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Esce giovedì prossimo nei cinema italiani Tango Libre, il nuovo film di Frédéric Fonteyne che chiude un’ideale una trilogia del regista sulle donne e sull’amore. Dopo “An Affair of Love” e “La Donna di Gilles” Fonteyne ritrae attraverso gli occhi di una guardia carceraria innamorata il ritratto di una donna, uno spirito libero con la passione del tango.
Il regista parla del film:
Dopo l’uscita di “La Donna di Gilles” mi sono preso del tempo per me, durante il quale mi sono posto ogni tipo di domanda… sulla vita, sul mondo attorno a me, sui miei amici e sul fatto se continuare o meno a fare film. Mi ci è voluto parecchio tempo per digerire tutte queste cose, la vita, l’amore, il fatto di abbandonare ancora di più le mie certezze. Se avessi saputo cos’è che mi spinge a fare film, probabilmente non sarei un filmmaker. L’unica cosa che so è che per fare un film ho bisogno che ci sia qualcosa nella sceneggiatura che assomigli a un nodo. In queste note cercherò accuratamente di sciogliere questo nodo. So già che non ci riuscirò interamente, ma spero lo stesso che potrete cogliere il senso della fragile ambiguità e dei paradossi del film che ho diretto. Viviamo solo una volta. Abbiamo gli amici e i partner che ci siamo scelti. Facciamo quel che possiamo. Spesso nella vita cadiamo. Eppure, è attraverso i fallimenti che le nostre vite diventano più belle. Siamo umani, folli, inaffidabili, ma non possiamo fare a meno di amare. Quando ci innamoriamo pensiamo che succeda per ragioni inspiegabili. In realtà, se ci innamoriamo è anche perché l’altro ha un passato. La persona di cui ci si innamora porta con sé un bagaglio personale. Ha già intessuto altri legami d’amore, proviene da una famiglia complicata. Quando ci innamoriamo, l’amore porta con sé tutto il suo bagaglio. E comunque, è così che è successo a me.
Prima che scrivessi la sceneggiatura di questo film, Anne Paulicevich e io avevamo cercato di scrivere un’altra sceneggiatura intitolata An Ordinary Family , per la quale avevamo fatto delle ricerche sulle nostre rispettive famiglie. Abbiamo girato attorno ad alcuni segreti, senza però arrivare mai a svelarli interamente, ma abbiamo gettato luce su alcune aree oscure. Ci siamo imbattuti in alcuni fantasmi deformi. Abbiamo confrontato i fantasmi e la struttura disfunzionale delle nostre famiglie. E’ stato un processo affascinante, ma alla fine ci siamo resi conto che non avevamo la distanza necessaria, ci mancava una trama romanzesca per far sì che il progetto decollasse. E’ così che poi è andata la storia di questo film.
Dovete sapere che questa storia è stata scritta per degli attori specifici. E’ stata immaginata tenendo loro a mente: era da tanto che volevo riunire assieme Jan Hammenecker e Sergi Lopez in un film – il ragazzo fiammingo, dalla carnagione talmente pallida da essere quasi fluorescente, e il catalano capellone. Ho conosciuto François Damiens mentre Anne ed io supervisionavamo il casting di Le Premier Venu, di Jacques Doillon. Il fatto che François avesse ottenuto una parte in quel film fu in parte merito di Anne e mio, e dipese largamente dalla scena assolutamente folle che improvvisò con Anne. Anne ha lavorato assieme a François anche in JCVD- Nessuna Giustizia, il film di Mabrouk El Mechri, del 2008. Successe qualcosa tra loro due che ebbi voglia di raccontare in un film. Ho l’impressione che il ruolo di Alice, la sua stranezza, il suo personaggio buffo e allo stesso tempo bellissimo, necessitino di un’attrice ‘sconosciuta’, qualcuno che il pubblico possa conoscere mentre scopre il personaggio che lei interpreta. Il paradosso è che questa sconosciuta, probabilmente, è la persona che conosco meglio di tutte. Tanto quanto la persona con la quale si condivide la vita. Questa è una delle risposte che ho trovato riguardo al cinema. Volevo far ritorno a dei film incentrati sui personaggi, e avere l’opportunità di andare a fondo nella loro analisi.
Si vive solo una volta. Per me la prigione è una metafora per la natura impossibile delle relazioni tra uomini e donne. Più che un film sulla prigione, questo è un film sulla ‘stanza delle visite’, un film sul posto in cui le famiglie si incontrano. Ho cercato d’imparare il tango qualche anno fa’, ma non ci sono mai riuscito. Ho scelto di continuare a fare film invece di rinunciare a tutto e di trasferirmi a Buenos Aires. Per me, il Tango e il cinema hanno qualcosa in comune. Entrambi rivelano delle cose sul corpo delle quali non ci si accorgerebbe. Il Tango rivela la tragicomica goffaggine dei personaggi, la bellezza della loro goffaggine. Il Tango si basa su temi come la passione, il tradimento, l’omosessualità latente e il combattere per una donna. Questo film ha il ritmo e la luce della Milonga e la tristezza malinconica del Tango. Con questo film voglio ravvivare il tono caratteristico della tragicommedia. Qualcosa di un tantino triviale, più che di ordinario. Per me la tragicommedia – e ancor più la commedia – si basano sui corpi e sul sesso. La storia ruota sempre attorno a queste cose… all’assurdità, alla goffaggine e alla bellezza che le accompagna. Anche alla stupidità, che mi affascina e mi ispira… e verso la quale sento una certa vicinanza. Non la stupidità che si trasforma in violenza, ma un altro tipo, quella piena di amore, la stupidità di cui siamo colpevoli perché cerchiamo di far funzionare le cose. E per finire c’è anche l’eterna tragedia dei padri e dei figli.
Questo film si basa su storie di vita reali, sulle cose che vedo accadere attorno a me, che riguardano gli altri e che mi affascinano. Traggo ispirazione da quello che vedo e sento, da ciò che mi colpisce e mi preoccupa. Sono certo che fare un film sulla famiglia sia tutt’altro che semplice. Vi basta pensare alle vostre di famiglie, se non ci credete. Eppure, è una sfida che voglio affrontare a tutti i costi. Anche due volte, se necessario. Perché si vive solo una volta. Abbiamo gli amici che ci siamo scelti e facciamo quel che possiamo – anche se nella gran parte dei casi le cose vanno male. Credo che se riuscirò a far partire questo film nella maniera giusta, ne potrà uscire fuori qualcosa di importante. Qualcosa che ci ricordi che siamo umani, stupidi, inaffidabili e che spesso scegliamo di percorrere una strada perché non sapremmo fare diversamente. Poi è troppo tardi per tornare indietro. Ma è nel mezzo di tutto questo che viviamo davvero. Una volta che ci si dedica a qualcosa, non si può tornare indietro. E’ questo che voglio fare con questo film. Nel bene e nel male è tutta una questione di equilibrio. Un delicato equilibrio.
Tango Libre: trailer e poster del dramma di Frédéric Fonteyne
Tango Libre: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico che uscirà in Italia il 23 gennaio 2014.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Presentato in occasione dela Mostra del Cinema di Venezia 2012 e vincitore del Premio Orizzonti, Tango Libre è l’ultimo film del regista belga Frédéric Fonteyne dopo “Una relazione privata” e “La donna di Gilles” e chiude un’ideale trilogia dedicata all’esplorazione dell’universo femminile e ai meccanismi dell’amore.
Tango libre è una commedia dai toni drammatici, profondamente corporea e passionale come lo è il tango, motivo portante del film, la cui trama ruota intorno ai temi della passione, della detenzione e della libertà come spiega il regista:
Il tango e il cinema hanno qualcosa in comune: entrambi rivelano aspetti del corpo che altrimenti non si vedrebbero, rivelano l’impaccio tragicomico dei personaggi e la bellezza di tale impaccio.
A seguire trovate una sinossi ufficiale del film e un trailer.
JC è una guardia carceraria, un uomo qualunque con una vita tranquilla. Il suo unico lusso è un corso di tango che frequenta una volta alla settimana. Una sera, al corso, balla con una nuova venuta, Alice, una radiosa trentenne madre di un ragazzo di quindici anni.
Il giorno dopo rivede Alice, questa volta nella sala-visite della prigione. La donna è lì per vedere due reclusi, Fernand e Dominic, suoi amici di lunga data e “soci nel crimine”. L’uomo qualunque JC si trova spettatore dell’avventurosa vita di questa donna non qualunque: una donna che vive secondo il proprio desiderio e le proprie regole, divisa fra i suoi uomini e il figlio. Il regolamento carcerario proibisce l’amicizia con le famiglie dei prigionieri… JC sta per infrangere tutte le regole su cui poggia la sua vita.
Venezia 2012: Tango Libre – Foto e Locandine
Articolo pubblicato il 28 agosto 2012
Verrà proiettato al Festival di Venezia 2012 il film drammatico Tango Libre, diretto da Frederic Fonteyne con François Damiens, Sergi López, Jan Hammenecker, Anne Paulicevich, Zacharie Chasseriaud. La pellicola (una produzione Francia, Belgio, Lussemburgo) è stata inserita nella sezione Orizzonti e racconta…
JC è una guardia carceraria che si nasconde dietro le regole. Una sola cosa per lui è importante: ballare il tango. Una notte, nella classe di danza, JC incontra Alice. Ballano insieme. Il giorno dopo la rivede in carcere in visita, e scopre che Alice è la moglie di due detenuti, Fernand e Domenic, che lei segue con il figlio di prigione in prigione. Le regole della prigione, vietano che le guardie socializzino con i famigliari dei detenuti, ma per la prima volta nella sua vita JC è deciso ad infrangerle.
Oggi vi mostriamo alcune foto e due locandine. JC è interpretato da François Damiens, Sergi Lopez è Fernand mentre Alice ha il volto di Anne Paulicevich.