Transformers: Recensione in anteprima
Transformers (Transformers, Usa, 2007) di Michael Bay; con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel, Tyrese Gibson, John Turturro, Jon Voight, Anthony Anderson, Rachael Taylor, Michael O’Neill, Sophie Bobal, Charlie Bodin.
Da millenni due razze di robot alieni, gli Autobots e i Decepticons, si fronteggiano in una guerra micidiale il cui trofeo finale è il futuro dell’universo.
Quando è la Terra a diventare teatro della loro battaglia finale, causa la presenza dell’Allspark, un cubo che possiede la loro fonte vitale, i perfidi Decepticons, guidati da Megatron, scoprono che l’unico ostacolo per poter raggiungere l’ambita e agognata vittoria, è costituito da Sam Witwicky, un normalissimo adolescente alle prese con i tipici problemi da teenagers, ovvero la scuola, i bulletti, gli amici, le ragazze e le automobili.
Sam, assolutamente ignaro di essere l’unico e assoluto responsabile della sopravvivenza degli esseri umani e del futuro del pianeta, a causa di un lontanissimo parente, insieme alla sua amica Mikaela, si ritroverà coinvolto in uno spaventoso braccio di ferro tra Autobots e Decepticons, in una guerra senza confini, che lo porterà a scoprire il vero significato dello storico motto di famiglia “non c’è gloria senza sacrificio”…
Michael Bay porta sullo schermo un mondo dominato, combattuto e salvato dalle macchine, un mondo dove la sicurezza nazionale è in mano a un’intelligenza artificiale, un mondo dove tutti noi ci sentiremmo perduti, senza le tecnologie con le quali oramai abitualmente conviviamo da anni, un mondo diventato terra di conquista da parte di alieni meccanici pronti ad annientarci, perchè popolo di guerrafondai, in eterna lotta, immeritevoli di continuare a vivere, guidati da un presidente che ha il coraggio di portare calzini rossi…
Tutto questo Bay, che realizza indubbiamente il suo miglior film, lo trasporta sul grande schermo con quelle che sono le sue caratteristiche principali: montaggio serratissimo, sequenze mozzafiato, rallenty a chiosa, impensabili punti di vista, spaventosi effetti sonori, una roboante, e forse troppo simile a quella di Armageddon, colonna sonora e una serie di effetti speciali obiettivamente mai visti prima al cinema.
Il livello qualitatico raggiunto dalla Industrial Light & Magic con questo film è a dir poco pazzesco.
Tutto sembra reale, le trasformazioni dei robots sono credibili, e le scene di battaglia, che occupano praticamente l’80% della pellicola, sono qualcosa di sbalorditivo.
Gli Autobots guidati da Optimus Prime sono i buoni, pronti a sacrificarsi pur di salvare gli umani e la Terra, dotati di una forte moralità e di un animo sincero e altruista. A questi si contrappongono i terribili Decepticons guidati da Megatron, pronto a distruggere il pianeta e tutti i suoi abitanti, in un combattimento finale dalla durata infinita dove tra i grattacieli della cities prenderà vita una vera e propria apocalisse!
Ai Transformers si contrappongono i personaggi “umani” della storia. Tutti, dal punto di vista introspettivo, sono trattati in maniera decisamente “minimal”. Sappiamo poco di loro, gli sceneggiatori della pellicola, Orzi e Kurtzman, ci fanno sapere il minimo indispensabile per poter mandare avanti la storia, come se fossero un pretesto, per lasciare campo libero ai veri protagonisti, ovvero i Transformers.
Chi stupisce è sicuramente Shia LaBeouf, giovane dal promettentissimo futuro, a giudicare dalla forza, dalla rabbia, dalla mimica facciale, dall’espressività che è riuscito a tirare fuori in un film simile, dove per la maggior parte del tempo è stato costretto a dover recitare con personaggi aggiunti solo poi in post produzione. Bella e brava anche la controparte femminile, Megan Fox, mentre azzeccati tutti gli altri comprimari, partendo dagli strambi genitori di Shia fino a Turturro e Voight, le uniche “star” della pellicola, non troppo prese in considerazione ma sempre al posto giusto nel momento giusto.
Bay inoltre infarcisce l’intero film di una fortissima dose d’ironia e autoironia, affidando agli Autobos diverse scenette divertenti, omaggiando cult come King Kong ed E.T, senza tralasciare delle autocitazioni che riportano ad Armageddon e a Bad Boys, confezionando quella che potremmo chiamare “l’americanata perfetta!”.
Chiunque ami il genere cinematografico tutto “effetti speciali da gustare con barile di pop corn e litro di coca cola” non potrà che rimanere paralizzato di fronte a cotanto lavoro, capace di tenerti attaccato alla poltrona per 130 minuti, tra elicotteri, camion, stereo, macchine, distributori, telefonini e jet che si trasformano in robot supertecnologici alti 6 piani dalla voce metallica semplicemente irresistibile, circondati da assordanti effetti sonori che causeranno lancinati, ma per una volta benvenuti, mal di testa, con il risultato che una volta usciti dalla sala, in qualsiasi modo voi ve ne andiate, finirete per parlare con il mezzo che vi riporterà a casa… il sottoscritto si è ritrovato a parlare con il suo scalcinato motorino, augurandosi che da un momento all’altro si trasformasse e dicesse “Salve, sono Optimus Prime”…
In conclusione, nel modo più semplice e diretto possibile, il miglior giocattolo della storia del cinema!
Voto Federico: 8
Voto Gabriele: 4
Voto Carla: 7