Il racconto dei Racconti, nasce Makinarium: la nuova frontiera italiana degli effetti speciali
Anche l’Italia inizia a svegliarsi sul fronte degli effetti speciali
Mai come quest’anno anche il cinema italiano ha dimostrato di poter e saper utilizzare gli effetti speciali. Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores ne ha fatto largo uso, con tanto di nomination ai David che lo vedrà scontrarsi con La buca, Il Giovane Favoloso, Noi e la Giulia e Torneranno i prati. Ma il titolo che darà una ‘svolta’ all’Industria di genere sarà Il racconto dei Racconti di Matteo Garrone, in Concorso al Festival di Cannes e tra pochi giorni nei cinema d’Italia.
Un progetto che ha visto nascere Makinarium, nuovo centro creativo e produttivo, completamente italiano e con sede a Roma specializzato nello sviluppo di effetti speciali integrati fisici e visivi. Una giovane ‘factory’ che si è consolidata grazie all’esperienza sul set del film 01, tanto dall’essere coinvolta in altre produzione dal taglio internazionale come il remake di Ben Hur e Zoolander 2.
Makinarium ha riunito sotto un unico brand le migliori maestranze nostrane e in parte europee provenienti da diversi settori – percezione visiva, post-produzione digitale, animazione 2D e 3D, animatronics, effetti meccanici, special make up e iperrealismo – che, finora, avevano quasi sempre lavorato in maniera dissociata. Proprio l’integrazione tra i vari reparti, la collaborazione interdisciplinare tra diversi artisti e materie, è uno dei tratti distintivi del progetto, come sottolinea oggi uno dei soci fondatori, Leonardo Cruciano:
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«Non è solo la tecnologia a rendere speciale Makinarium ma anche e soprattutto il metodo di lavoro. Abbiamo messo insieme artisti grafici e digitali, tecnici e ingegneri elettronici, meccanici dell’animatronica, special make up artist, VFX compositor, 3D artist, scultori, artisti e pittori che, nello stesso luogo, hanno avuto modo di scambiarsi idee, competenze ed esperienze. Il nostro sistema dà loro una struttura, li guida tutti verso il raggiungimento degli stessi obiettivi. Nella storia degli effetti speciali ogni qualvolta si è provato a tenere una cabina di regia creativa eterogenea di SFX e VFX, con una visione più integrata degli effetti, sono nati capolavori come Jurassic Park, Il Signore degli Anelli o Il Labirinto del Fauno».[/quote]
La sfida di Makinarium è proprio quella di personalizzare questo tipo di approccio in Italia, seguendo una visione della realtà concreta e al contempo pittorica. Questo metodo di lavoro ha portato al rapido sviluppo e alla brevettazione di un primo sistema di effetti speciali integrato, fiore all’occhiello e centro del successo di Makinarium. Si tratta di “LCW’S SFX Integrate System” che, combinando assieme effetti fisici e ritocchi digitali, permette di realizzare creature realistiche direttamente sul set del film, evitando l’uso separato del green screen e della CGI. Questo consente di ridurre notevolmente i costi di produzione e post-produzione, senza perdere nulla in termini di qualità, rendendo per altro molto più pratico il lavoro del regista sugli effetti speciali. Come confermato dallo stesso Matteo Garrone:
[quote layout=”big”] «Gli effetti speciali hanno lo scopo di portare il più possibile il film in un territorio di verosimiglianza, di credibilità fisica ed emotiva. Il lavoro sugli effetti visivi è caratterizzato da un percorso di creazione di tipo prettamente artigianale. Si è cercato di ricostruire fisicamente le creature fantastiche (come il drago e la pulce gigante) presenti nella sceneggiatura e lasciare all’intervento digitale solo i ritocchi. Un tipo di lavorazione che permette agli attori sul set di recitare a stretto contatto con le creature fantastiche e di calarsi appieno nel ruolo durante le riprese».[/quote]
Makinarium, società fondata e composta da Angelo Poggi (Business Development Manager), Leonardo Cruciano (Supervision of Integrated SFX system) e Nicola Sganga (VFX Supervisor), ha quindi dimostrato che oggi come oggi è possibile realizzare effetti di livello internazionale anche nel nostro Paese e a un costo più basso. Non solo Garrone, per questa ‘factory’, perché al prossimo Festival di Cannes Makinarium si farà largo anche con il cortometraggio Varicella di Fulvio Risuleo (coprodotto assieme a Revok) in concorso nella sezione “Semaine de la Critique”.