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Poltergeist: Recensione in Anteprima

Prodotto da Sam Raimi e presentato al FantaFestival di Roma, Poltergeist di Gil Kenan sbarca nei cinema d’Italia

pubblicato 1 Luglio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 14:38

Negli ultimi 15 anni ad Hollywood, dove di idee nuove ne nascono sempre meno, hanno iniziato a riportare in sala i più celebri horror degli anni ’70 e ’80. Remake a basso costo dall’incasso garantito hanno affollato le sale dal 2000 ad oggi, passando per i nuovi Nightmare, Venerdì 13, Halloween, La Casa, The Omen, The Amityville Horror, Carrie, Le colline hanno gli Occhi e Non aprite quella Porta di Tobe Hooper, ora nuovamente ‘riciclato’ attraverso un altro suo classico. Poltergeist – Demoniache presenze del 1982, un tempo sceneggiato, prodotto e montato da un giovanissimo Steven Spielberg, con la Industrial Light & Magic agli effetti speciali, 3 candidature agli Oscar, 80 milioni rastrellati solo in America e il marchio di ‘cult’ presto appiccicato. Perché in quella casa solo apparentemente banalmente ‘infestata’ dagli spiriti c’era anche un tutt’altro che sottile attacco alla televisione ‘pop’ dei primi anni ’80, vista come un pericoloso mostro in grado di attrarre a se’ le anime perdute di noi spettatori passivi.

Passati 33 anni, visti due sequel e una serie tv, Sam Raimi e Rob Tapert della Ghost House Pictures hanno voluto riportare in sala Poltergeist, affidando a Gil Kenan, regista dell’animato Monster House e di Ember il mistero della città della luce, l’arduo compito del remake. Il risultato, tralasciando per un attimo i 73,269,905 dollari incassati in tutto il mondo, è da spavento. Ma non in termini positivamente ‘orrorifici’, visto e considerato il genere, bensì dal punto di vista prettamente qualitativo.

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Persa l’originalità di un tempo a causa anche dei tanti titoli ‘possesso-demoniaci’ visti in sala negli ultimi anni, e qui Insidious di James Wan traina il gruppone, Kenan e lo sceneggiatore David Lindsay-Abaire non hanno fatto altro che prendere l’impianto di scrittura dell’originale, perché nulla cambia nell’evoluzione della trama, per poi infarcirlo di autentiche idiozie. Aggiunte le inevitabili tecnologie del nostro tempo, vedi iPad, iPhone, droni telecomandati e quant’altro, novità che sono indirettamente andate a depotenziare la storica presenza del televisore-portale del 1982, nel nuovo Poltergeist ci si perde presto nell’abisso del demenziale spinto, evidentemente voluto, cercato ma mai realmente soppesato, tanto da scivolare presto nel ridicolo. Perché si sa, la linea che divide la geniale irriverenza dalla spiccata stupidità è dannatamente sottile. E non da tutti.

A condurre l’intera pellicola nel mondo della parodia è il surreale personaggio di Jared Harris, chiamato dalla famiglia Bowen per riportare la piccola Madison nel mondo dei vivi, dopo esser stata ‘rapita’ dalle forze maligne che infestano la casa. Il suo Carrigan Burke, sorta di ‘acchiappafantasmi’ televisivo dal fascino irresistibile, irrompe come un elefante in un negozio di cristalli, trasformando l’intera operazione in un progetto folle.

Il marchio Sam Raimi, storicamente esagerato e meravigliosamente divertente nel saper ridicolizzare anche il genere horror, è stato qui solo momentaneamente cavalcato, per poi venire subito disarcionato e gettato in pasto all’assurdo. Persino la recitazione del protagonista ‘adulto’, ovvero un Sam Rockwell inesorabilmente alla deriva, lascia perplessi, per quanto inopinatamente fuori le righe vista la drammatica situazione (tua figlia è ostaggio dei fantasmi in un televisore!). Qualsiasi paragone con l’originale dei primi anni ’80, passando dalla memorabile ‘Tangina’ fino ad arrivare agli incredibili effetti speciali, al suo impatto culturale e alla pseudo ‘maledizione’ che colpì diversi attori, appare inutile e gratuito, perché in questo Poltergeist, realizzato addirittura in 3D per far più soldi con il sovrapprezzo del biglietto, niente appare lontanamente credibile. Vero è che anche nel 1982 si rideva, ma la stravagante strada intrapresa da Kenan ha finito per far precipitare l’intera operazione in un delirante rifacimento mal bilanciato. Calcato il pedale Wayans con direzione Scary Movie, Raimi non è riuscito a replicare l’exploit ottenuto con il remake de La Casa, indirizzato verso un’inattesa direzione ‘splatter’, spedendo Poltergeist in un burrone di ricche e mal digerite risate.

[rating title=”Voto di Federico” value=”3″ layout=”left”]

Poltergeist (Horror, 2015) di Gil Kenan; con Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Jared Harris, Saxon Sharbino, Nicholas Braun, Jane Adams, Kennedi Clements, Kyle Catlett, Susan Heyward, Karen Ivany, Soma Bhatia – uscita giovedì 2 luglio 2015.