Tomb Raider, una regista donna per il reboot
Una donna per il reboot di Tomb Raider. A quale regista affidarsi?
Da anni ad Hollywood sognano di far risorgere il franchise Tomb Raider, malamente sfruttato nei primi anni ‘2000. Uscito nel 2001, diretto da Simon West ed interpretato da Angelina Jolie, Lara Croft: Tomb Raider incassò la bellezza di 274,703,340 dollari, tanto da garantirsi un pessimo sequel nel 2003, che di dollari ne raccolse ‘solamente’ 156,505,388. Ebbene MGM e Warner da tempo stanno pensando ad un reboot, con il progetto forse in dirittura d’arrivo.
I due studios starebbero cercando una regista donna alla Michelle MacLaren, fuggita dalla regia di Wonder Woman per ‘divergenze creative’ con la Warner. Un suo eventuale coinvolgimento è quindi da escludere, così come quello di Patty Jenkins, sua sostituta nel cinecomic DC Comics. L’ipotesi Joseph Kosinski, da molti dato come papabile regista del nuovo Tomb Raider grazie anche all’addio Disney a Tron 3, sarebbe quindi naufragata. Ma di registe donne, ad Hollywood, ce ne sono davvero poche.
Da non sottovalutare l’affascinante ipotesi Angelina Jolie, che potrebbe ritrovarsi a dirigere colei che 15 anni fa la tramutò in star dell’action. Evan Daugherty, sceneggiatore delle Tartarughe Ninja, Biancaneve e il Cacciatore e G.I. Joe 3, è nel frattempo al lavoro sullo script, con Graham King in produzione. Il nuovo Tomb Raider dovrebbe concentrarsi sui primi anni di Lara Croft come ‘esploratrice’. Non esistono al momento date d’uscita, ma il film potrebbe sbarcare in sala entro la fine del 2017.
Fonte: AceShowBiz