Venezia 2015, i vincitori – Leone d’Oro a Desde Allà di Lorenzo Vigas, Coppa Volpi a Valeria Golino
E’ iniziata la cerimonia di chiusura della 72. Mostra del Cinema di Venezia. Chi vincerà il Leone d’Oro?
A trionfare contro ogni pronostico il venezuelano Desde Allà di Lorenzo Vigas, fulminante esordio alla regia a tematiche queer. Stroncato da parte della stampa cartacea nazionale (1 stelletta su 5 dalla De Gregorio su Repubblica, 2 e mezzo dal Mereghetti del Corriere, 1 dalla Mancuso sul Foglio), Desde Allà ha così omaggiato nel migliore dei modi il decennale del Leone d’Oro nel 2005 assegnato a Brokeback Mountain. Inattesi anche i due riconoscimenti andati al francese L’Hermine di Christian Vincent (attore inattaccabile ma sceneggiatura sorprendente), mentre l’Italia ha potuto festeggiare la 3° coppa Volpi femminile consecutiva grazie alla superba Valeria Golino di Per amor Vostro. Niente da fare, invece, per Guadagnino, Bellocchio e Messina, con l’argentino El Clan ‘medaglia d’argento’ davanti ad Anomalisa di Kaufman. Il cinema di ‘finzione’ ha così schiantato quel cinema dal taglio documentaristico/artistico che al Lido, quest’anno, aveva preso esageratamente piede. Verità da tenere in considerazione per la 73. edizione, probabilmente. A domani per le nostre definitive considerazioni.
[accordion content=”Vincitori ” title=”Premi Venezia 2015″]
Leone d’oro: Desde allá di Lorenzo Vigas
Leone d’argento per la miglior regia: Pablo Trapero per El Clan
Gran Premio Speciale della Giuria: Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Premio Speciale della Giuria: Abluka (Follia) di Emin Alper
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per amor vostro
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’hermine
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation
Premio per la migliore sceneggiatura: Christian Vincent per L’hermine
Orizzonti, miglior film: Free in Deed di Jake Mahaffy
Orizzonti, migliore regia: Brady Corbet per The Childhood of a Leader
Orizzonti, premio speciale della giuria: Boi Neon di Gabriel Mascaro
Orizzonti, migliore interpretazione maschile o femminile: Dominique Leborne in Tempête
Orizzonti, miglior corto: Belladonna di Dubravka Turic
Leone del Futuro – Venezia opera prima Luigi De Laurentiis: The Childhood of a Leader di Brady Corbet
Venezia Classici – Miglior documentario sul cinema: The 1000 Eyes of Dr Maddin di Yves Montmayeur
Venezia Classici – Miglior classico restaurato: Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini
Leone d’oro alla carriera: Bertrand Tavernier
[accordion content=”Live blogging cerimonia di chiusura” title=”Venezia 2015 “]
Ore 20:09 – Leone d’Oro al venezuelano Desde di Lorenzo Vigas. SORPRESONA al Lido! 10 anni dopo Brokeback Mountain un altro film a tematica glbtq trionfa a Venezia. Nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe scommesso un euro su una simile sorpresa. Clamorosamente perso il Queer Lion, andato a The Danish Girl, Vigas si è decisamente fatto con gli interessi. Rimasti a secco i favoritissimi della viglia Rabin, the Last Day (Amos Gitai), Francofonia (Aleksandr Sokurov) e Behemot (Zhao Liang). Si tratta del primo Leone d’Oro al Venezuela.
Ore 20:07 – Leone d’Argento per la miglior regia. Vince Pablo Trapero con El Clan. Altro riconoscimento meritato, perché il titolo argentino (uscito in patria quasi un mese fa) aveva davvero convinto tutti. Trapero sul palco con discorso in italiano, in quanto grande ammiratore del nostro cinema. 16 anni fa debuttante proprio a Venezia con la sua opera prima ed ora in trionfo.
Ore 20:02 – Gran premio della giuria consegnato da Pawel Pawlikowski. Vince Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson. Grandi applausi in sala stampa per lo straordinario cartoon in stop motion sceneggiato dal genio di Kaufman e diretto a 4 mani. Folle farli tornare negli Usa senza un premio.
Ore 19:58 – Coppa Volpi per la miglior interpetazione maschile a Fabrice Luchini, protagonista del francese L’Hermine. Secondo premio per il titolo di Christian Vincent dopo la miglior sceneggiatura. Troppi, probabilmente, ma Luchini, assente al Lido, non ha rubato nulla. Anzi. Era dal 1985 (Gérard Depardieu con Police) che un francese non vinceva la Coppa Volpi maschile. Luchini è diventato l’ottavo a riuscire nell’impresa.
Ore 19:53 – Coppa Volpi per la migliore attrice a Valeria Golino per Per amor Vostro di Giuseppe Gaudino. Trionfo strastrastrameritato. Secondo trionfo veneziano per l’attrice 49enne, in lacrime sul palco, 29 anni dopo la vittoria con Storia d’amore di Francesco Maselli. Prima della Golino solo Shirley MacLaine e Isabelle Huppert erano riuscite a vincere due Coppe Volpi. La Golino nella storia del Festival. W l’Italia e il cinema italiano.
Ore 19:49 – premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane emergente ad Abraham Attah di Beasts of No Nation. Consegna Elizabeth Banks . Riconoscimento strameritato, da noi pronosticato il primo giorno di proiezioni. Non c’era partita.
Ore 19:48 – premio per la miglior sceneggiatura. Consegna il premio il francese Emmanuel Carrère. Vince il francese L’Hermine di Christian Vincent . Qualche buu in sala stampa, anche se si tratta di un film quasi del tutto scritto. E anche bene. Vedremo se il favorito Luchini finirà per perdere l’annunciata Coppa Volpi. Sconfitto l’ottimo script di El Clan di Pablo Trapero, forse ‘risarcito’ con premi ancor più importanti.
Ore 19:46 – premio Speciale della giuria, consegna il premio Hou Hsiao-hsien. Vince il turco Abluka, diretto da Emin Alper. Impossibile far tornare a casa a mani vuote un film tanto disturbante. Sarà contento il giurato Nuri Bilge Ceylan.
Ore 19:43 – ora si inizia a fare sul serio con i premi maggiori. Sale sul palco la folta giuria guidata dal premio Oscar Alfonso Cuarón. Vedremo se Francesco Munzi, unito italiano tra i giurati, sarà riuscito a far vincere al Bel Paese almeno un premio (tipo Golino?). Prima sorpresa targata Cuaron, che parla italiano dal palco della Sala Grande.
Ore 19:39 – premio Orizzonti per il miglior film a Free in Deed di Jake Mahaffy. Clamorosamente a bocca asciutta Wednesday, May 9 di Vahid Jalilvandd, snobbato dalla giuria.
Ore 19:35 – Premio per la miglior Regia a Brady Corbet per il già premiato The Childhood of a Leader, che di fatto bissa dopo il Leone del futuro.
Ore 19:30 – Premio speciale della Giuria Orizzonti al brasiliano Boi Neon di Gabriel Mascaro.
Ore 19:28 – Premio speciale Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile a Dominique Leborne per Tempêt di Samuel Collardey.
Ore 19:25 – è il momento del Concorso Orizzonti. Salgono sul palco i giurati, dalla Caprioli a Paz Vega fino a Jonathan DemmY, presidente di giuria. Niente, la Sednaoui non riesce proprio a pronunciarlo. Un Jonathan magrissimo e particolarmente scavato in volto, con felpa sotto la giacca e look a dir poco ‘sportivo’. Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio al croato Belladonna di Dubravka Turic.
Ore 19:18 – Leone del Futuro, premio per la migliore opera prima. Sul palco Saverio Costanzo, presidente di Giuria che legge un appello rivolto ai governi d’Europa per rispettare i diritti umani, di tutti. Antonio Albanese sul palco per assegnare il premio DeLaurentiis (non a caso produttore del suo prossimo film con Carlo Verdone). Regista e produttore del titolo vincitore si divideranno 100.000 dollari messi a disposizione dalla Filmauro. Vince The Childhood of a Leader di Brady Corbet. Emozionatissimo, il 27enne visto in decine di film prende e porta a casa.
Ore 19:13 – premio Venezia Classici per il Miglior film restaurato a Salò e le 120 Giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, capolavoro che in 40 anni di vita non aveva mai visto nessun premio. Fino ad oggi. Da novembre di nuovo al cinema. Grandi applausi in sala Grande.
Ore 19:11 – premio Venezia Classici miglior documentario sul cinema a The 1000 Eyes Of Dr Maddin di Yves Montmayeur.
Ore 19:10 – la sconosciuta madrina ha annunciato il premio a Jonathan DemmY. Senza E ma con la I lunga. Gelo in sala stampa.
Ore 19:06 – è partito lo spot ufficiale di Venezia 72. E’ il momento della cerimonia. Presenta Elisa Sednaoui, sconosciuta madrina di questo Festival. Una donna da googlare. Tappeto musicale e discorso d’apertura alquanto banale. Applausi per Paolo Baratta, presidente della Biennale ovviamente in prima fila, e Alberto Barbera, direttore della Mostra.
Ore 19:03 – sforo di pochi minuti. Vogliamo iniziare? Red carpet ricchissimo, visti anche i protagonisti del turco Abluka e del venezuelano Desde allá.
Ore 18:54 – tappeto rosso anche per i protagonisti dello splendido Wednesday, May 9, film iraniano di Vahid Jalilvandd inspiegabilmente piazzato in Orizzonti. Presenti anche i protagonisti di The Childhood of a Leader, titolo di Brady Corbet da molti stroncato (è stato lui a vincere il premio ‘Palle e Martello’ indetto da Stefano Disegni di Ciak). Sezione, l’Orizzonti di quest’anno, straordinariamente ricca.
Ore 18:52 Si riempie la Sala Grande, cerimonia a pochi minuti dal via. In sala stampa si ammira il tutto dagli immancabili schermi. Tra tifo, timore e risate. Poi c’è anche chi butta un occhio su Frosinone-Roma grazie a SkyGo. Non si fanno nomi, ovviamente.
Ore 18: 45 -Red carpet partito dal Lido, con l’intero cast di Per amor Vostro sul tappeto rosso del Lido. Presente anche Charlie Kaufman insieme al cast di Anomalisa. Premi in arrivo per entrambi i titoli?
[accordion content=” i premi collaterali” title=”Venezia 2015, la diretta della cerimonia di chiusura “]
Nell’attesa della cerimonia di chiusura, in arrivo tra pochi minuti, ecco tutti i premi collaterali di Venezia 2015.
Premio FIPRESCI
a Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio
Premio SIGNIS
a Beixi moshuo (Behemoth) di Liang Zhao
Menzione speciale a L’attesa di Piero Messina
Leoncino d’Oro Agiscuola per il Cinema
a L’attesa di Piero Messina
Premio Francesco Pasinetti
a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Premio Pasinetti al migliore attore a Luca Marinelli per Non essere cattivo di Claudio Caligari
Premio Pasinetti alla migliore attrice a Valeria Golino per Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino
Premio speciale a La prima luce di Vincenzo Marra
Premio Brian
a Spotlight di Thomas McCarthy
Premio Queer Lion
a The Danish Girl di Tom Hooper
Menzione speciale della giuria a Baby Bump di Kuba Czekaj
Premio Arca CinemaGiovani
Miglior film in concorso: Abluka (Frenzy) di Emin Alper
Miglior film italiano a Venezia: Pecore in erba di Alberto Caviglia
Premio FEDIC
a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Menzione Fedic – Il Giornale del Cibo all’opera che propone la scena più significativa legata al cibo e all’alimentazione: L’attesa di Piero Messina
Premio Fondazione Mimmo Rotella
a Alexander Sokurov per Francofonia
Premio Speciale a Johnny Depp e al regista Terry Gilliam
Future Film Festival Digital Award
a Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
Premio P. Nazareno Taddei
a Marguerite di Xavier Giannoli
Premio Lanterna Magica (CGS)
a Blanka di Kohki Hasei
Premio Open
alla regista Carlotta Cerquetti per Harry’s Bar
Premio Lina Mangiacapre
a Laurie Anderson per Heart of a Dog
Mouse d’oro a Rabin, the last day di Amos Gitai
Mouse d’argento a Spotlight di Tom McCarthy
Premio Gillo Pontecorvo – Arcobaleno Latino
a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Premio INTERFILM
a Wednesday, May 9 di Vahid Jalilvand
Premio Giovani Giurati del Vittorio Veneto Film Festival
a Remember di Atom Egoyam
Menzione speciale per 11 minut (11 Minutes) di Jerzy Skolimowski
Premio Cinematografico “Civitas Vitae prossima”
a Alberto Caviglia per Pecore in erba
Premio Green Drop
a Beixi moshuo (Behemoth) di Liang Zhao
Premio Soundtrack Stars
a A Bigger Splash di Luca Guadagnino
a Equals di Drake Doremus
Premio alla carriera a Nicola Piovani
Premio Schermi di Qualità – Carlo Mazzacurati
a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Premio Europa Cinemas Label
Miglior film europeo della sezione Giornate degli Autori: À peine j’ouvre les yeux (As I Open my Eyes) di Leyla Bouzid
Premi Fedeora
Giornate Degli Autori
Miglior Film: Underground Fragrance di Pengfei
Miglior regista esordiente: Ruchika Oberoi per Island City
Miglior attrice esordiente: Ondina Quadri per Arianna
Settimana Internazionale della Critica
Miglior Film: Kalo Pothi di Bahadur Bham Min
Miglior fotografia: Benthey Dean per Tanna
Miglior Film europeo del concorso Venezia 72
a Francofonia di Alexander Sokurov
Premio Human Rights Nights
a Rabin, the last day di Amos Gitai
Premio AssoMusica “Ho visto una Canzone” al brano A cuor leggero di Riccardo Sinigallia, tratto dal film Non Essere Cattivo di Claudio Caligari.
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2015”
Miglior film italiano a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Miglior film straniero a Blanka di Kohki Hasei
Premio Amnesty International Italia “ Il cinema per i diritti umani”
a Visaaranai (Interrogation) di Vetri Maaran
Premio CITC – UNESCO 2015
a Beasts of No Nation di Cary Fukunaga
Premio NuovoImaie Talent Award
Miglior attrice italiana esordiente: Ondina Quadri in Arianna di Carlo Lavagna
Miglior attore italiano esordiente: Alessandro Borghi in Non essere cattivo di Claudio Caligari
Premio Best Innovative Budget
a A Bigger Splash di Luca Guadagnino
[accordion content=”Prime indiscrezioni” title=”Venezia 2015, la diretta della cerimonia di chiusura “]
Un’ora e mezza al via. Ci siamo quasi. I giochi sono chiusi, la giuria capitanata da Alfonso Cuaron ha preso posizione e la 72. Mostra del Cinema di Venezia si prepara all’annuncio ufficiale dei suoi vincitori. Immancabili.
Valeria Golino, rumor alla mano, avrebbe la Coppa Volpi femminile tra le mani, così come Fabrice Luchini starebbe stringendo la sua fotocopia maschile. Gole profonde non confermate narrano, poi, di un Gitai partito ieri e di fatto fuori dal palmares, con Pablo Trapero, regista dello splendido El Clan, richiamato in fretta e furia al Lido. Quale dei premi finirà eventualmente in Argentina? Zhao Liang, regista di Behemoth, sarebbe stato infine ‘pizziato’ in zona Excelsior. A tra poco per la diretta definitiva.
[accordion content=” su Cineblog ore 18:30 diretta cerimonia di chiusura” title=”Venezia 2015, i pronostici”]
E’ tempo di pronostici, immancabili pronostici. A poche ore dalla cerimonia di chiusura della 72. Mostra del Cinema di Venezia, da seguire in diretta su Cineblog a partire dalle ore 18:30, non potevamo esimerci dal provare ad ‘anticipare’ la giuria guidata da Alfonso Cuaron. Essendo mancato il film ‘ammazza-festival’ è oggettivamente complicato prevedere i titoli che andranno a completare il palmares di Venezia 2015, ma rischiare è il nostro pane. Neanche fossimo James Bond.
Ecco allora arrivare il doppio immancabile listone legato ai film che vorremmo vincessero qualcosa, da affiancare ai film che ‘crediamo’ finiranno per portarsi a casa un premio.
Pronostici di Federico
Chi vorrei che vincesse
Leone d’oro al miglior film: Anomalisa di Charlie Kaufman
Leone d’argento per la miglior regia: Abluka di Emin Alper
Gran premio della giuria: Behemot di Zhao Liang
Premio Speciale della Giuria: Marguerite di Xavier Giannoli
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’Hermine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per Amor Vostro
Premio per la migliore sceneggiatura: El Clan di Pablo Trapero
Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation
Chi credo vincerà
Leone d’oro al miglior film: Rabin, the Last Day di Amos Gitai
Leone d’argento per la miglior regia: Behemot di Zhao Liang
Gran premio della giuria: Abluka di Emin Alper
Premio Speciale della Giuria: Francofonia di Aleksandr Sokurov
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’Hermine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per Amor Vostro
Premio Osella per la migliore sceneggiatura: El Clan di Pablo Trapero
Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation
Immancabile, per chiudere, anche il pagellone finale della stampa nazionale e internazionale pubblicato dal daily di Ciak.
Pronostici di Antonio
Chi vorrei che vincesse
Leone d’oro al miglior film: Anomalisa di Charlie Kaufman
Leone d’argento per la miglior regia: Amos Gitai per Rabin, The Last Day
Gran premio della giuria: Behemot di Zhao Liang
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’Hermine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per Amor Vostro
Premio per la migliore sceneggiatura: Abluka di Emin Alper oppure El Clan di Pablo Trapero
Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation
Premio speciale della Giuria: Marguerite di Xavier Giannoli
Chi credo vincerà
Leone d’oro al miglior film: Rabin, the Last Day di Amos Gitai
Leone d’argento per la miglior regia: Desde Allá di Lorenzo Vigas
Gran premio della giuria: Behemot di Zhao Liang
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’Hermine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per Amor Vostro
Premio Osella per la migliore sceneggiatura: Marguerite di Xavier Giannoli
Premio Marcello Mastroianni, ad un attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation
Premio speciale della Giuria: Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio
[accordion content=” Mouse d’Oro a Rabin, the Last Day di Amos Gitai – Queer Lion a The Danish Girl” title=”Venezia 2015, i vincitori “]
E’ ormai davvero tutto pronto per il gran finale di Venezia 2015. Dopo 11 giorni di proiezioni il Concorso ha ufficialmente chiuso i battenti con Per amor Vostro del nostro Gaudino, per una cerimonia di premiazione che domani sera, ore 19, seguiremo in diretta. Nella mattinata, invece, occhio ai nostri ‘video-pronostici’ in cui ci metteremo letteralmente la faccia, per un palmarès veneziano che ha iniziato a prendere forma con i primi premi collaterali.Il settimo Mouse d’Oro, riconoscimento assegnato dei siti di cinema come Cineblog, è stato vinto da Rabin, the Last Day di Amos Gitai, votato miglior film del Concorso dai collaboratori dei siti di cinema che compongono la giuria. Il Mouse d’Argento al miglior film fuori competizione, invece, è andato all’applauditissimo Spotlight di Tom McCarthy che in molti, sottoscritto in primis, avrebbero voluto vedere in Concorso. Solo nel 2012, anno del trionfo di Kim Ki-duk con Pietà, Mouse d’Oro e Leone d’Oro sono andati a braccetto. Vedremo se Gitai romperà questa ‘tradizione’.
Altro premio collaterale e altro vincitore con il Queer Lion 2015, riconoscimento che dal 2007 viene assegnato al “Miglior Film con Tematiche Omosessuali & Queer Culture” tra quelli presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. In trionfo quest’anno The Danish Girl di Tom Hooper, ‘per la rappresentazione semplice ed onesta dell’identità gender all’interno di un matrimonio, che grazie anche ad una confezione di prim’ordine porterà il proprio importante messaggio ad un pubblico vasto‘.
La giuria del Queer Lion, presieduta dal critico americano Alonso Duralde e composta da Daniel N. Casagrande, creatore del leoncino queer, e da Marco Busato, delegato generale dell’associazione culturale CinemArte, ha poi eccezionalmente assegnato una Menzione Speciale a Baby Bump di Kuba Czekaj, titolo della Biennale College. Questa la motivazione ufficiale:
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“Per aver trattato le difficoltà di un giovanissimo adolescente ad accettare e comprendere i cambiamenti del proprio corpo, e la complicata ricerca della propria identità sessuale, attraverso lo sguardo libero ed innocente di un bambino, grazie ad uno stile che richiama ed omaggia le onde innovatrici del cinema Polacco e Cecoslovacco degli anni ’60”.
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I Giornalisti Cinematografici Sngci hanno poi assegnato i premi Francesco Pasinetti 2015 tra tutti i film selezionati e presentati a Venezia. Con sorpresa. Il SNGCI ha infatti eletto Non essere cattivo di Claudio Caligari miglior film, con Luca Marinelli Premio Pasinetti maschile 2015 e Alessandro Borghi NuovoImaie rivelazione. Valeria Golino ha fatto suo il premio di Miglior Attrice con Per amor vostro di Giuseppe Gaudino. Premi Pasinetti speciali 2015 per il miglior film delle Giornate degli Autori a Vincenzo Marra e Riccardo Scamarcio, regista e protagonista del film La prima luce.
Anche la Settimana della Critica ha annunciato il proprio vincitore, ovvero lo splendido Tanna di Bentley Dean e Martin Butler. Un’opera tratta da una storia vera e ambientata tra le foreste incontaminate dell’arcipelago di Vanuatu, con al centro del racconto l’amore impossibile tra Wawa e Dain, inconsapevoi “Romeo e Giulietta” dell’isola di Tanna decisi a tutto pur di stare insieme.