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Maial Zombie: anche i morti lo fanno, purtroppo…

Maial Zombie – Anche i morti lo fanno (Die Nacht der lebenden Loser, Germania, 2004) di Mathias Dinter; con Tino Mewes, Manuel Cortez, Collien Fernandes,Thomas Schmieder, Nadine Germann.Ridateci Giovani Diavoli, e se lo si chiede è davvero gravissimo! Perchè questo Night of the Living Dorks, ribattezzato teneramente dai nostri distributori-macellai Maial Zombie, per la serie

5 Agosto 2007 00:00

Maial Zombie – Anche i morti lo fanno (Die Nacht der lebenden Loser, Germania, 2004) di Mathias Dinter; con Tino Mewes, Manuel Cortez, Collien Fernandes,Thomas Schmieder, Nadine Germann.

Ridateci Giovani Diavoli, e se lo si chiede è davvero gravissimo! Perchè questo Night of the Living Dorks, ribattezzato teneramente dai nostri distributori-macellai Maial Zombie, per la serie “tanto gli adolescenti lo nolegeranno perchè hanno visto anche Maial College“, con tanto di sottotitolo da suicidio immediato, è tutto da piangere. Anzi, non spariamo sulla croce rossa, non ce n’è bisogno: ma che questo film arrivi in sala dopo tre anni e non direttamente in dvd è assolutamente inspiegabile. Come questo di prodotti (americani, ma in questo caso il prodotto è tedesco) ce ne sono a decine, ma appunto stanno lì, negli scaffali delle videoteche.

Non tiriamo in ballo Shaun of the Dead, davvero, perchè Edgar Wright è un regista e Mathias Dinter una parodia del regista. Come tanti altri, certo, ma tant’è. Non bisogna neanche dire troppo: il primo fa ridere (e non solo), il secondo no. Mai. E ruba a piene mani, in modo indecente: da Porky’s (la scena dell’erezione dopo il titolo) ad American Pie (alcuni personaggi, senza contare la gag nell’idromassaggio). E cita ovviamente Romero (ci mancherebbe… non manca neanche Day of the Dead in televisione), ma anche Le Iene, Fight Club e Star Wars (i poster nella camera del protagonista). Ma non riesce ad essere neanche per un attimo cinefilo ed appassionante.

Non diverte ed imbarazza in più sequenze, come quella iniziale, e non manca il finale stupido con la vittoria dello sfigato. Come volevasi dimostrare. Niente anarchia, niente follia, mai un momento di risate sincere: solo tristezza.

Voto Gabriele: 1