Il condominio dei cuori infranti: il surreale incontro di solitudini urbane al cinema
Le solitudini urbane si incontrano nel condominio dei cuori infranti di Samuel Benchetrit, tra astronauti fuori rotta e infermiere lunari
Anche nel mio condominio l’ascensore è sempre guasto, ma in quello popolare ispirato alla banlieue parigine e due della sue “Cronache dall’asfalto” (“Chroniques de l’asphalte”, edito in Italia da Neri Pozza), Samuel Benchetrit lascia confluire le solitudini urbane che si incontrano ogni volta che qualcosa fa cambiare rotta alle loro esistenze.
[quote layout=”big” cite=”Samuel Benchetrit]«Avevo voglia di raccontare la periferia in modo diverso attraverso personaggi insoliti […] Se dovessi riassumere il film direi che si tratta di storie di cadute. Come si può cadere – dal cielo, da una sedia a rotelle o da un piedistallo – e riuscire a risollevarsi? Ecco la questione che attraversa ogni istante del film. Perché gli abitanti delle periferie hanno grandi capacità di recupero. So, perché ci ho vissuto, che in nessun altro luogo esiste una solidarietà così forte come nella banlieue».
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Le solitudini di diversi condomini che abitano il primo piano con l’aspirante fotografo Sternkowitz (Gustave Kervern), passato da una riunione condominiale e tre cadute all’amore dell’infermiera notturna (Valeria Bruni Tedeschi).
Qualche piano sopra lasciano incontrare l’adolescente Charly (Jules Benchetrit) che vive con una madre assente, con la sua nuova vicina Jeanne Meyer (Isabelle Huppert), chiusa fuori dalla porta, con una carriera di attrice in crisi che ritrova la bellezza negli occhi di Charly.
L’astronauta americano John Mckenzie (Michael Pitt), finito fuori rotta e sul tetto del palazzo, viene raccolto dalle attenzioni materne della marocchina madame Hamida (Tassadit Mandi), aspettando che la NASA lo riconduca a casa.
Con loro nel condominio, anche Mickaël Graehling (Dédé), Larouci Didi (Mouloud), Abdelmadjid Barja (figlio di Madame Hamida), Thierry Gimenez (Monsieur Gilosa).
Il condominio dei cuori infranti (Macadam Stories – Asphalte, Francia 2015) diretto da Samuel Benchetrit e sceneggiato con Gabor Rassov, è un ritratto sociale prodotto da Marie Savare de Laitre, Julien Madon, Ivan Taïeb, per Maje Productions, La Camera Deluxe e Single Man, in coproduzione con Jack Stern Productions, Emotions Film UK e Film Factory, realizzato con la partecipazione di OCS e il sostegno di: La Region Alsace, CNC (Nouvelles Technologies en Production) Fonds Images de ala diversité, CGET/ACSÉ.
Dopo la presentazione Fuori Concorso al 68 Festival del Cinema di Cannes, la commedia surreale arriva nelle nostre sale dal prossimo 24 marzo, distribuito da Cinema di Valerio de Paolis.