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10 incubi da film horror

In occasione dell’uscita dell’horror “Somnia” ecco 10 sequenze con incubi tratte da film horror e non solo.

pubblicato 24 Maggio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 11:07

Cinematic Rude Awakenings from Roman Holiday on Vimeo.

 

Sogni, incubi e allucinazioni sono parte integrante della narrazione cinematografica e spesso diventano mezzi per regalare ai film una dimensione surreale o anche solo per scatenare ansia e attesa; una sorta di sbirciatina nel subconscio del protagonista per creare un legame con lo spettatore e sciorinare criptici indizi.

Il 25 maggio debutta nei cinema Somnia, il nuovo horror di Mike Flanagan che racconta di un bambino che ha la capacità inconscia di materializzare i suoi sogni mentre dorme. Purtroppo i sogni non sono sempre belli o tranquillizzanti e quando entreranno inevitabilente in gioco gli incubi, per la coppia di coniugi che lo ha accolto in casa sarà un’escalation di terrore e oscurità.

L’uscita del film di Mike Flanagan ha ispirato una nuova classifica in cui abbiamo selezionato 10 sequenze di sogno o meglio da incubo prese da alcuni classici che in qualche caso spaziano tra i generi, ma in cui l’horror è sempre punto di riferimento e fonte d’ispirazione.

 

1. Nightmare – Dal profondo della notte (1984)

 

La serie horror Nightmare rappresenta un intrigante e inquietante mix di paure ataviche e personificazione della figura dell’Uomo nero / Boogeyman come parto del nostro subconscio. I film che compongono questo franchise horror sono una sequela di incubi in cui un demoniaco serial-killer, l’iconico Freddy Krueger, sfrutta la dimensione onirica per perpetrare i suoi omicidi. Di film in film una certa ironia e coreografica messinscena hanno segnato il passo rispetto al film originale di Wes Craven, per questo abbiamo scelto una sequenza del primo film che possiede ancora una genuina brutalità. Nella scena Tina (Amanda Wyss) viene letteralmente massacrata nel sonno davanti al suo ragazzo Rod (Jsu Garcia aka Nick Corri) incapace di comprendere ciò che realmente sta accadendo.

 

2. Rosemary’s Baby (1968)

 

Rosemary’s Baby di Roman Polanski è uno degli horror più riusciti di sempre, in cui il regista costruisce pezzo dopo pezzo, con l’aiuto di una intensa Mia Farrow, un incubo a sfondo satanista. Uno dei momenti topici del film è la scena in cui la protagonista Rosemary concepisce il suo bambino e futuro anticristo attraverso una violenza sessuale perpetrata da Satana. La scena è costruita come una sequenza onirica anche se in realtà la povera Rosemary drogata e inerme di fronte al male incarnato non sta affatto sognando.

 

3. Aliens – Scontro finale (1986)

 

Nella scena di apertura del sequel Aliens – Scontro finale vi è una scena in cui seguiamo il recupero nello spazio di Ellen Ripley (Sigourney Weaver). unica sopravvissuta al massacro dell’equipaggio della Nostromo perpetrato da una letale creatura aliena. La sequenza in principio è inserita nel contesto non come un sogno e quindi risulta spiazzante vedere la protagonista infettata dal parassita alieno noto come “chestburster” pronto a farsi largo scavando a morsi attraverso il suo corpo. La sequenza è un chiaro omaggio ad una delle scene più iconiche dell’Alien originale e ha il duplice compito di ricordare allo spettatore l’incubo in cui è passata la protagonista e delinearne il trauma da sopravvissuta.

 

4. Venerdì 13 (1980)

 

 

Quello del Venerdì 13 originale è uno dei finali horror entrati ormai nell’immaginario di ogni fan del genere. Nel primo capitolo di una serie di culto che ad oggi conta 12 film tra sequel, crossover e remake seguiamo la “Final girl” Alice Hardy (Adrienne King) che dopo aver decapitato la folle signora Voorhees fugge nottetempo allontanandosi sul lago a bordo di una barca. La mattina seguente Alice si risveglia in mezzo al lago e mentre osserva una pattuglia della polizia arrivare nei pressi della riva viene afferrata di colpo e trascinata in acqua da un ragazzo deforme. La scena accompagnata da una surreale musica tranquillizzante è in realtà un sogno che però preluderà ad un altro incubo stavolta ad occhi aperti, Jason in realtà non è morto come tutti pensavano, ma è là fuori pronto a proseguire l’opera della madre.

 

5. Hellraiser (1987)

 

 

Hellraiser è uno degli horror più disturbanti di sempre, la pellicola dello scrittore e regista Clive Barker trasuda sangue, trasmette un senso di disagio permanente che resta addosso ad ogni visione e cattura un profondo senso di orrore con il suo sbirciare in infernali dimensioni parallele di puro dolore e tormento. La scena che abbiamo scelto è l’incubo di Kirsty (Ashley Laurence), un oscuro sogno premonitore accompagnato dal pianto disperato di un bambino, in cui la ragazza si trova di fronte ad un sudario imbevuto di sangue che una volta tirato via rivelerà un corpo deturpato.

 

6. Il giorno degli zombi (1985)

 

Il giorno degli zombi nonostante il finale è in realtà il film più nichilista e splatter della saga dei morti viventi di George A. Romero. La scena che abbiamo scelto è la nostra preferita insieme a quella del “pasto” con il generale Rhodes smembrato e divorato da un’orda di famelici zombie (mangiate!!!). Nella sequenza che apre il film la Sarah di Lori Cardille si sveglia in una stanza spoglia e grigia della base e nota su una parete di fronte a lei un calendario aperto sul mese di ottobre con una foto che ritrae un campo di zucche; la donna si avvicina e quando tocca il calendario dal muro fuoriescono improvvisamente una moltitudine di braccia di zombie che tentano di ghermirla. In realtà è solo un sogno e Sarah si risveglia a bordo di un elicottero in volo che sta cercando sopravvissuti al mortifero olocausto. In un film in cui lo splatter anni ’80 regna sovrano e le interiora abbondano, il maestro Romero si concede questo tocco onirico con una ossessiva ed ipnotica musica di sottofondo ad opera di John Harrison che ci cala perfettamente in uno scioccante incubo post-apocalittico.

 

7. La mosca (1986)

 

 

ATTENZIONE: il video contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità

David Cronenberg con La mosca rifà il classico anni ’50 L’esperimento del dottor K e naturalmente la parte della mutazione diventa il centro di un racconto che svela il lato mostruoso e deforme della scienza laddove l’uomo, in questo caso lo scienziato Seth Brundle (Jeff Goldblum), cerca di superare in astuzia Madre natura e finisce per pagarne le conseguenze in maniera atroce. La scena che abbiamo scelto è un’altra di quelle che non si dimenticano e vede la Veronica Quaife di Geena Davis avere un incubo di quelli traumatizzanti causato dalla notizia di aspettare un figlio da Brundle e dalla successiva decisione di abortire. La sequenza ci porta in una sala parto dove un ostetrico (interpretato dallo stesso Cronenberg) è intento ad estrarre il nascituro, ma ciò che verrà alla luce non sarà un neonato, ma una mostruosa larva gigante con Veronica che si risveglierà da quello che si rivelerà solo un incubo nell’incubo.

 

8. Donnie Darko (2001)

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Donnie Darko si è conquistato il titolo di film di culto grazie ad una trama che può essere letta a più livelli (vedi viaggi nel tempo e teoria del multiverso) e un’intrigante e inquietante atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Il film racconta la storia di Donnie (Jake Gyllenhaal), un ragazzo problematico che dopo essere scampato alla morte comincia una lenta discesa nell’impoderabile accompagnato da Frank, un amico immaginario alquanto inquietante che ha le fattezze di un grottesco coniglio nero antropomorfo e dall’aspetto demoniaco. Naturalmente per la nostra classifica non potevamo che scegliere le sequenze in cui Donnie interagisce con Frank che sono quelle senza dubbio più stranianti e inquietanti.

 

9. Un lupo mannaro americano a Londra (1981)

 

Il capolavoro Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis, premiato con un Oscar al miglior trucco, vede un ragazzo americano finire nella brughiera inglese e tra le fauci di un licantropo che ucciderà il suo amico e compagno di viaggio e trasmetterà a lui una maledizione che si manifesterà in tutto il suo orrore con la prima luna piena. La sequenza dell’incubo che il protagonista David (David Naughton) ha in ospedale lo vede in principio al sicuro a casa con la sua famiglia in un quadretto idilliaco, ma qualcuno bussa e quando il padre apre la porta, in casa irrompe un gruppo di grotteschi mostri abbigliati come nazisti che massacrano la famiglia di David, danno fuoco alla casa e tagliano la gola al ragazzo. La sequenza è chiaramente il trauma dell’aggressione che emerge e viene materializzato attraverso il terrore portato dal nazismo, la famiglia di David è ebrea, e naturalmente un riflesso dell’aspetto mostruoso dell’essere che ha aggredito David che il subconscio trasforma nelle grottesche maschere horror indossate dagli aggressori.

 

10. L’esorcista (1973)

 

L’esorcista ad oggi rappresenta una delle vette del cinema horror e per la nostra classifica abbiamo scelto una sequenza di sogno del film in cui a Padre Karras (Jason Miller) appare per la prima volta il demone Pazuzu. La scena mostra come Padre Karras manifesti incosciamente il dolore per la perdita della madre e il senso di colpa per non esserle stato vicino. Nella scena l’anziana madre di Padre Karras esce da un ingresso della metropolitana, lui prova a chiamarla, lei si allontana e torna giù mentre lui corre a perdifiato senza riuscire a raggiungerla. Il montaggio inserisce nel mix immagini enigmatiche di un cane nero, il pendolo di un orologio, una collana che cade e naturalmente l’immagine subliminale di Pazuzu.

 

Bonus video – Videodrome (1983)

 

 

ATTENZIONE: il video contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità

Videodrome è un titolo che non potevamo non inserire, ma al contempo non ha una dimensione onirica ben definita, ma resta sospeso in una sorta di allucinazione costante che somiglia ad un trip allucinogeno di proporzioni epiche. Videodrome travalica ogni esperienza orrorifica ed entra in un territorio di confine. A mostrarci la tana del bianconiglio è il regista David Cronenberg che ci invita a seguirlo sfidando la nostra percezione e quella dei suoi protagonisti, mostrandoci una sorta di realta alternativa in cui il corpo umano e la tecnologia si fondono in maniera disturbante creando quella che viene definita “Nuova carne”. Sono molte le sequenze nel film che lasciano il segno, ma ne abbiamo scelta una che mette in mostra anche l’efficacia degli effetti speciali della vecchia scuola, altro che la tanto decantata e abusata CG.

[quote layout=”big” cite=”Brian O’Blivion]La lotta per il possesso delle menti, in America, dovrà essere combattuta in una videoarena, col videodrome. Lo schermo televisivo, ormai, è il vero unico occhio dell’uomo. Ne consegue che lo schermo televisivo fa ormai parte della struttura fisica del cervello umano. Ne consegue che quello che appare sul nostro schermo televisivo emerge come una cruda esperienza per noi che guardiamo. Ne consegue che la televisione è la realtà e che la realtà è meno della televisione.[/quote]