Cineblog consiglia: Scusi, dov’è il west?
Scusi, dov’è il West? (The Frisco Kid) Regia di Robert Aldrich. Con: Gene Wilder, Harrison Ford, Ramon Bieri. Commedia, col. 122′. Usa 1979.Sinossi: un rabbino, fresco di nomina, deve attraversare il selvaggio west per prendere possesso di una missione. Purtroppo le severe leggi della sua religione non gli facilitano il compito… come si può scappare
Scusi, dov’è il West? (The Frisco Kid) Regia di Robert Aldrich. Con: Gene Wilder, Harrison Ford, Ramon Bieri. Commedia, col. 122′. Usa 1979.
Sinossi: un rabbino, fresco di nomina, deve attraversare il selvaggio west per prendere possesso di una missione. Purtroppo le severe leggi della sua religione non gli facilitano il compito… come si può scappare da dei banditi se si deve osservare il divieto di lavorare (e cavalcare) il sabato? Un aiuto inaspettato arriverà da un simpatico avanzo di galera…
Ci sono generi che è facile parodiare. Si pensi all’horror; proprio su queste “pagine” abbiamo parlato di “Per favore non mordermi sul collo” e “Frankenstein Junior“. Il western, evidentemente, non è fra questi. Anche il maestro (una volta) dell’irriverenza metacinematografica, Mel Brooks, riuscì a metà con il suo “Mezzogiorno e mezzo di fuoco”, che con il film di Aldrich ha in comune il protagonista Wilder; ed anche quel mezzo successo lo ottenne giocando sporco.
“Scusi, dov’è il West” è forse una delle poche eccezioni che saltano alla mente. Diciamolo subito; il film non è bellissimo. Gioca naturalmente tutte le sue carte sull’inserimento di un elemento estraneo al genere – il carattere ebraico, che pure ebbe un ruolo tanto importante nella formazione dell’America contemporanea – costruendo sopra a questo contrasto di temperamenti tutta una serie di gag, alcune superficiali, altre solo apparentemente (specie quelle derivata dalla difficile adattibilità dei precetti rabbinici alle dure regole della vita contemporanea), ma quasi sempre divertenti.
Non ci troviamo certo di fronte ad un capolavoro, e certo il nome di Aldrich, insieme all’etichetta di “primo western ebraico” hanno contribuito alla fama del film più che il complesso dei suoi meriti; eppure questa pellicola ha una suo fascino. Il merito è sicuramente gran parte di Wilder, capace di risollevare anche le commedie più modeste alle quali partecipa (ed è davvero un peccato non vederlo ormai da un po’ sul grande schermo), ma anche di una certa delicatezza della regia, che non prende niente – davvero niente – sul serio. Dall’autore di “Quella sporca dozzina” e del bellissimo “Che fine ha fatto Baby Jane?” non è poco. Il bandito che aiuta Wilder è un ancora giovane Harrison Ford, che dal primo episodio Guerre Stellari non sembra essere molto cresciuto – le faccine sono esattamente le stesse – ma avrà il tempo e gli anni per rifarsi.
Oggi sabato 1 settembre, ore 14 su La7.