Espiazione: recensione in anteprima
Espiazione (Atonement, Gran Bretagna / USA, 2007) di Joe Wright; con Keira Knightley, James McAvoy, Saoirse Ronan, Romola Garai, Vanessa Redgrave.Un senso di colpa terribile, che ad anni e anni di distanza non si potrà mai esorcizzare. Nemmeno dichiarandolo, nemmeno urlandolo, nemmeno scrivendolo. Nell’estate del 1935, Briony Tallis, tredici anni, crede di aver visto qualcosa
Espiazione (Atonement, Gran Bretagna / USA, 2007) di Joe Wright; con Keira Knightley, James McAvoy, Saoirse Ronan, Romola Garai, Vanessa Redgrave.
Un senso di colpa terribile, che ad anni e anni di distanza non si potrà mai esorcizzare. Nemmeno dichiarandolo, nemmeno urlandolo, nemmeno scrivendolo. Nell’estate del 1935, Briony Tallis, tredici anni, crede di aver visto qualcosa che deve assolutamente denunciare: anzi, ne è sicura. Robbie, che sta diventando l’amante di sua sorella maggiore Cecilia, ha violentato una sua amichetta, e questo crimine dev’essere denunciato. Le conseguenze saranno più grandi di quanto potesse sospettare, e ad anni e anni di distanza si faranno sempre peggiori.
Dal best seller di Ian McEwan, il regista Joe Wright, qui alla sua seconda opera cinematografica, ha tratto il suo Espiazione che ha aperto la 64a Mostra di Venezia. Un film raffinato, doloroso e commovente, con qualche “però”. Non ho letto il libro di McEwan, ma credo lo farò presto: sono convinto che sia un libro bellissimo. Perchè la storia che il film di Wright ci racconta è cattivissima, crudele e terribilmente triste, e ti travolge soprattutto nell’ultima parte, dove per forza di cose bisogna ammettere che si esce quasi distrutti. Però appunto, calma coi sentimenti e attenzione ad un paio di cose: chi ne ha il merito? I pregi sono da attribuire soprattutto allo scrittore.
Dopo una versione noiosa e laccata di Orgoglio e Pregiudizio, Joe Wright tenta di lasciare sorrisi, gaffe e amorini dell’Ottocento per una visione dell’amore sofferta e tragica, ma non riesce ancora a fare quel salto di qualità che, a livello di regia e ritmo, lasci a bocca aperta o faccia respirare lungo tutta la durata della pellicola un’aria importante e dolorosa. Se nella prima parte, dopotutto forse la migliore, il regista riesce con qualche furbata (quel montaggio ad incastro…) a tenere bene la tensione e il ritmo, nella seconda si perde tra un racconto di guerra, con tra l’altro un piano sequenza enorme e visivamente molto bello ma forse fuori luogo ai fini della narrazione, e la storia iniziata all’inizio, con i tre protagonisti cresciuti e costretti a vivere con le conseguenze di quella denuncia. Attenzione poi alla scena dell’amplesso in biblioteca, che al Lido ha strappato qualche risata al pubblico.
Ma detto questo, Espiazione non può essere catalogato come un brutto film, anche perchè ha alcune carte da giocarsi decisamente non male. Gli attori sono in parte, ma a spiccare è certamente James McAvoy, una gran bella conferma dopo il suo interessante ruolo ne L’ultimo Re di Scozia: il suo Robbie Turner è un personaggio sofferto e tragico, e colpisce la capacità del giovane attore di entrare nel personaggio con momenti decisamente toccanti. La Knightley, per la seconda volta col regista, è bella e non è malvagia, ma il doppiaggio italiano potrebbe esserle fatale.
Curiosa, bella e azzeccata la colonna sonora, costruita addirittura sul pigiare dei tasti della macchina da scrivere e sui click degli accendini: entra così a far parte vivamente della storia e non resta solo musica d’accompagnamento. Se sarà un brutto film o un bel film lo sceglierete ovviamente voi, perchè c’è chi verrà travolto dalle emozioni e chi avrà più di qualcosa da ridire a livello di regia e scrittura: ma appunto vale comunque una visione, per giudicare coi propri occhi.
Voto Gabriele: 7