Hairspray: recensione in anteprima
Hairspray (Hairspray, USA / Gran Bretagna, 2007) di Adam Shankman; con John Travolta, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Nikki Blonsky, Zac Efron, Amanda Bynes.Quasi vent’anni dopo ritornano sul grande schermo le avventure sixties inventate dal mitico John Waters. Nell’88 il folle regista iniziava il periodo della sua filmografia più edulcorato proprio con Hairspray (da noi Grasso
Hairspray (Hairspray, USA / Gran Bretagna, 2007) di Adam Shankman; con John Travolta, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Nikki Blonsky, Zac Efron, Amanda Bynes.
Quasi vent’anni dopo ritornano sul grande schermo le avventure sixties inventate dal mitico John Waters. Nell’88 il folle regista iniziava il periodo della sua filmografia più edulcorato proprio con Hairspray (da noi Grasso è bello), ambientato a Baltimora: protagonisti una tv locale, il ballo, il razzismo e il perbenismo di quegli anni, e una mamma e una figlia dalle taglie davvero forti. Un film delizioso, solo in apparenza educato e poco incisivo, ma che mandava avanti le sue battaglie in modo comunque graffiante. Da quel film, nel 2002 è stato tratto un musical teatrale di successo che ha ispirato questo Hairspray diretto da Adam Shankman, che ha delle potenti basi su cui costruire un musical divertente.
E infatti questo Grasso è bello versione 2007 rispetta abbastanza le promesse, anche perchè, appunto, con delle fondamenta potenti era quasi impossibile non riuscire a centrare l’obiettivo. Innanzitutto la storia di Waters (che si ritaglia un gustosissimo cameo ad inizio film) ancora oggi riesce ad entusiasmare e si presta benissimo a farsi trasformare in un musical in cui per la maggior parte del tempo ci siano musica e ballo. E poi ci sono delle facce da musical non indifferenti: da John Travolta nella parte che fu di Divine a Queen Latifah, portentosa, burrosa e coinvolgente come al solito, e poi anche il neo-divetto (che ha la faccia giusta per il genere e canta e balla dignitosamente) Zac Efron. E se nel cast ci mettiamo dentro anche certi Pfeiffer, Walken e il sottovalutato ma brillante Marsden il gioco è fatto.
Le battaglie anti-razzismo, la voglia di libertà, che furono il senso principale del film originale, sono pompate, esagerate (si veda la scena della marcia notturna), e qualcosa nella parte centrale non sempre funziona, rallentando un po’ il ritmo esagerato e divertente del film. Ma sono difetti su cui si può passare sopra senza problemi, perchè Hairspray alla fine fa discretamente il suo dovere: coinvolge.
Essendo un musical, bisogna guardare l’apparato tecnico, giustamente, e la sensazione che si ha è comunque positiva. Funzionano le canzoni, energiche e ben scritte, il ritmo è trascinante e i balli divertenti, e gli attori se la cavano molto bene. Ma attenzione soprattutto ad una carta a favore in più: Nikki Blonsky ha il musical nel sangue ed è un ciclone a cui non si può resistere. Educato, pulitino e convenzionale in campo registico, ma comunque godibilissimo: evviva.
Voto Gabriele: 7
Voto Federico: 7,5