Total Recall – Atto di Forza: la Recensione di Cineblog
Nei cinema è arrivato Total Recall – Atto di Forza, nuova trasposizione cinematografica del racconto di Dick.
Total Recall, versione 2012, è appena uscito nei cinema (dall’11 ottobre). L’avete visto questo week-end? Ecco che vi riproponiamo la nostra recensione pubblicata la settimana scorsa. Vi è piaciuto? Siete rimasti delusi? Meglio l’Atto di Forza del 1990 di Paul Verhoeven con Arnold Schwarzenegger? Fateci sapere nei commenti, siamo proprio curiosi!
In un’epoca di remake più o meno forzati, molti hanno storto il naso all’idea che un film cult come Atto di Forza potesse ricevere il medesimo trattamento. L’originale di Paul Verhoeven è sin troppo originale anche solo per ipotizzare un figlio indesiderato; da qui le perplessità, se non le recriminazioni, di chi a questo rifacimento non ci ha pressoché mai voluto credere.
Primo errore. Non è certo colpa di Wiseman e soci se ad oggi il concetto di remake evochi pensieri negativi; tanto più quando si tende a confondere l’opera di riferimento. Perché nel caso di Total Recall – Atto di Forza, la base speculativa va rintracciata non nella forse impareggiabile opera di Verhoeven, bensì nel racconto di Philip K. Dick, che prende il titolo di We Can Remember It for You Wholesale. E non si tratta mica di un’annotazione banale, questa, dato che le analogie con il film del 1990 (quando esistono) provengono proprio da quest’unica, grossa analogia, che è la fonte da cui le due pellicole sono tratte.
Proviamo quindi ad approcciarci alla più recente trasposizione del romanzo senza farci fuorviare da paragoni che non c’entrano, o che quantomeno hanno a nostro parere poca rilevanza. Strada facendo, lungo la nostra breve disamina, ci renderemo conto che si tratta di film diversi e che un’errata percezione tende a viziare inutilmente il nostro giudizio.
La storia grossomodo la conosciamo. Douglas Quai (Colin Farrell) conduce una vita tutt’altro che stimolante. E’ sposato con una donna meravigliosa (Kate Beckinsale), certo, ma il massimo dell’avventura che riesce a concedersi è la lettura di Ian Fleming durante il tragitto che lo porta a lavoro. Quale migliore soluzione se non quella di farsi innestare dei ricordi artificiali, dunque? Per questo esiste una compagnia, ossia la Rekall, specializzata in questo genere di operazioni. La procedura è semplice: ci presentiamo presso uno dei centri autorizzati, descriviamo il tipo di ricordo che vorremmo inficcato in testa et voilà… nel giro di pochi minuti siamo tutto ciò che avremmo sempre voluto essere ma che non siamo mai stati.
Peccato che nel caso di Douglas le cose non vadano esattamente così spedite. Le conseguenze di questo suo gesto, per certi aspetti estremo, lo scaraventeranno all’interno di un contesto assurdo, a cavallo tra realtà e fantasia (o sogno, difficile a dirsi). Ciò che resta da stabilire è quanto ci sia di vero in ognuna delle due dimensioni.
Fin qui l’incipit. Attacco narrativo che riflette inequivocabilmente la potenza del racconto di Dick, che in questo genere di produzioni ci sguazza. Peccato che tale tenore venga pressoché disatteso lungo il dipanarsi del film diretto da Len Wiseman. A dire il vero lo stesso Atto di Forza di Verhoeven tendeva ad isolare questa affascinante tematica per concentrarsi sostanzialmente su altro. Qui accade la stessa cosa.
Total Recall – Atto di Forza si uniforma alla categoria di produzioni tendenti all’impatto visuale, dove a farla da padrone è la spettacolarità artatamente costruita. Un tipo di artificialità che la tecnologia odierna non solo permette tranquillamente, ma per giunta incoraggia in taluni casi. Ne viene fuori una caramella per gli occhi, ben confezionata all’indirizzo di coloro i quali in un’ambientazione futuristica, tra il cyberpunk e il distopico, trovano pane per i propri denti.
Ma non lasciatevi ingannare. La matrice di questo nuovo Atto di Forza tende se non ad una sorta di iperrealismo, quantomeno ad una verosimiglianza che nella prima trasposizione del libro manca quasi del tutto. Tanto per cominciare gli eventi si svolgono per intero sul nostro pianeta, senza scomodare Marte o chi per lui. Seguendo uno schema tipico di certe opere a sfondo distopico, vi è un sopra (rappresentato da chi se la passa bene) e un sotto (popolato dagli schiavi del “nuovo mondo”).
Nel cuore di una Terra devastata da una non meglio precisata sciagura, presumibilmente nucleare, vivono e lavorano coloro che, in qualche modo, non sono desiderati “ai piani alti”. Alti in tutti i sensi, e capirete il perché assistendo al film. Ma di nuovo, gli autori si servono di tali spunti quale collante di tutta una serie di scene al limite.
Inseguimenti, scontri, sparatorie, tutte girate servendosi di alcune delle tecniche più avanzate in ambito di computer grafica e affini. Wiseman dimostra di trovarsi a proprio agio con un ritmo così incalzante e rumoroso, dove l’azione gioca un ruolo primario. Ci lascia un po’ perplessi il ricorso a tratti smodato dell’anamorfico, quasi come il regista fosse in competizione con J.J. Abrams.
Buona la prova delle due figure femminili portanti, ossia Kate Beckinsale e Jessica Biel. Tolta qualche uscita comprensibilmente stereotipata, entrambe danno l’idea di essere piuttosto integrate al contesto; spalle credibili di un Colin Farrell che in pellicole di questo tipo difficilmente sbaglia.
Total Recall – Atto di Forza, in sostanza, è una rivisitazione figlia del proprio tempo. Laddove nel 1990 a farla da padrone, in barba alla tecnologia, era la verve spiccatamente artigianale degli effetti speciali, qui si punta più sul pompaggio molesto di calcolo computazionale. Quel che ne deriva è un tenore decisamente più grottesco nel film di Verhoeven, opposto ad uno ampiamente più verosimile in quello di Wiseman. In quest’ultimo, dove si fa sfoggio di gadget che oramai sembrano lontani appena qualche anno ed in cui probabilmente nemmeno una donna con tre tette pare essere una stranezza.
Si tratta, dunque, di due visioni totalmente opposte. Volendo sbilanciarci, il remake del 2012 risulta più fedele al racconto, laddove il primo (quello del ’90) si mise in mostra e viene tutt’oggi ricordato per la sua stravaganza. Infine si tratta di scegliere quale dei due accostamenti si predilige di più. Perché in fondo Total Recall, alienandosi da qualsivoglia speculazione filosofica-esistenziale inerente al concetto di ricordo, elargisce comunque quasi due ore di buon intrattenimento. Pur restando in superficie riguardo a certe fascinose tematiche, appare un prodotto abbastanza bilanciato, lungi dall’ergersi a chissà quale punto di riferimento ma nondimeno fornendo un valido esempio di come e quanto il cinema possa beneficiare della tecnologia oggigiorno. Se questa sia la strada da seguire o meno, è un altro discorso.
Voto di Antonio: 6,5
Voto di Federico: 5 (questo NON è Atto di Forza)
Total Recall – Atto di Forza (Total Recall, USA, 2012). Di Len Wiseman, con Colin Farrell, Kate Beckinsale, Jessica Biel, Bryan Cranston, John Cho, Bill Nighy, Bokeem Woodbine, Will Yun Lee, Currie Graham, Steve Byers, Denise Vasquez, Stephon Fuller, Warren Belle e Sarah Marshall. Qui trovate il trailer italiano. In uscita nelle nostre sale giovedì 11 Ottobre.