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Phantom Boy: trailer italiano, foto e poster del film d’animazione

Phantom Boy: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film d’animazione nei cinema italiani dal 9 marzo 2017.

pubblicato 7 Marzo 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 01:11

 

PFA Films il 9 marzo porterà nelle sale cinematografiche italiane Phantom Boy, il film d’animazione diretto in tandem da Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, registi del film d’animazione candidato all’Oscar Un gatto a Parigi.

 

New York. Un misterioso malvivente sfigurato ferisce gravemente Alex, l’ispettore di polizia che era sulle sue tracce. Immobilizzato in ospedale, Alex incontra Leo, un ragazzo di undici anni che ha la capacità di uscire dal suo corpo. Come un fantasma, invisibile a tutti, Leo vola e passa attraverso i muri. Grazie ai poteri straordinari del ragazzo, l’ispettore Alex può riprendere la sua inchiesta, provando così a fermare il gangster sfigurato che minaccia di distruggere New York con un terribile virus informatico. Al loro fianco ci sarà Mary, volenterosa e testarda giornalista.

 

Il cast di doppiatori originali include Edouard Baer, Jean-Pierre Marielle e la Audrey Tautou protagonista de Il favoloso mondo di Amélie.

Il film vincitore del Future Film Festival 2016 è ambientato in una New York visivamente reinventata con gli scenari del film disegnati a partire da fotografie, per poi essere ricomposti spostando a volte un palazzo, oppure cambiando angolazione. Realizzate con pastelli a cera su carta, le scenografie del film sono state poi rielaborate al computer. I tratti di matita e il passaggio dei pastelli restano così visibili sullo schermo. Tutto questo contribuisce perciò a dare una visione personale di una città tanto cinematografica.

 

 

Il film trae ispirazione dal mondo dei fumetti, ma non europei bensì americani come spiegano i registi.

[quote layout=”big”]I comics hanno numerosi punti in comune con il polar. Tutti e due sono prevalentemente dei generi urbani. Le ombre dei grattacieli, infatti, sono adatte a dare rifugio ai truffatori in giacca e cravatta così come ai supercattivi in calzamaglia. E, a conti fatti, tutto ruota sempre attorno alla contrapposizione tra il Bene e il Male, con le mille sfumature, ambiguità e paradossi che è possibile immaginare. Così, per Phantom Boy, non è esatto parlare di un supereroe alla francese perché sorvola Manhattan e non gli Champs-Élysées. Dunque il film si ispira nella sua ideazione ai personaggi creati da Stan Lee negli anni Sessanta e tradotti poi in immagine da molti talentuosi disegnatori. La grande trovata della Marvel infatti è stata quella di aver inventato degli eroi imperfetti, simili a noi e sempre sul punto di fallire. Questo perché, anche quando si parla di poteri fantastici, l’aspetto umano del personaggio rimane sempre il suo nucleo più affascinante.[/quote]

 

NOTE DI REGIA

Un gatto a Parigi era immerso in un’atmosfera noir, dove le note jazz risuonavano sui tetti della Ville Lumière. In Phantom Boy, invece, Parigi lascia spazio a New York e ai grattacieli di Manhattan. Phantom Boy è un poliziesco-fantasy indirizzato a un pubblico di ragazzi, ma non solo. Per la prima volta infatti il polar francese si trasferisce in America sotto forma di film d’animazione. Pertanto l’incontro tra i generi è molto ricco e imprevedibile sia dal punto di vista della sceneggiatura che della regia. Si aggiungono inoltre a questa miscela esplosiva gli ingredienti classici del cinema dei supereroi, a cui il titolo del film strizza l’occhio. Leo, il protagonista, ha undici anni e si trova ad affrontare una doppia sfida, interiore ed esteriore: contro la sua malattia e contro un pericoloso gangster. Anche se il computer è oramai uno strumento indispensabile, l’animazione di Phantom Boy è disegnata a mano su carta. In questo modo la linea del disegno conserva tutta la sua fragilità e sensibilità. Il lavoro fatto a mano dai disegnatori è dunque ben visibile sullo schermo e questo ci ricorda che i film non sono soltanto dei prodotti commerciali, ma il risultato del meticoloso lavoro di un gruppo di artisti e tecnici. [Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol]