Speciale Roma: Chaotic Ana
Chaotic Ana di Julio Medem. Con Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Asier Newman,Incuriosita anche dal post di Carla, che aveva segnalato Caótica Ana nel nostro speciale dedicato alla Festa del Cinema, ieri sono andata a vedere questo film spagnolo e, devo dire, che mi ha molto intrigato…Ana è una ragazza che vive in una caverna insieme
Chaotic Ana
di Julio Medem.
Con Manuela Vellés, Charlotte Rampling, Asier Newman,
Incuriosita anche dal post di Carla, che aveva segnalato Caótica Ana nel nostro speciale dedicato alla Festa del Cinema, ieri sono andata a vedere questo film spagnolo e, devo dire, che mi ha molto intrigato…
Ana è una ragazza che vive in una caverna insieme al padre (siamo nella Spagna di oggi): vive seguendo i ritmi della natura e immersa nell’arte come esplorazione dell’inconscio.
Presto si trasferisce a Madrid per andare a vivere in una scuola per artisti.
Il film è diviso in 10 capitoli dal 10 allo 0 e, come in una seduta ipnotica, man mano che ci si avvicina allo 0 ci si avvicina sempre più al profondo dell’essere.
Parlo di ipnosi naturalmente non a caso: Ana, infatti, ha in sé moltissime vite, non si capisce se sue oppure se sono in lei perché riesce a sentire le esperienze di altre donne e riesce ad andare sempre più indietro nel tempo grazie all’ipnosi in cui la induce il suo giovane medico.
(piccola nota:la teoria che si possano percepire le vite di altri essere mani si ispira all’inconscio collettivo di Jung, e, stando a quello che dicono gli esperti di ipnosi regressiva, potrebbe essere una spiegazione per quei casi di persone che ricordano di avere vissuto vite passate).
Come nel film di Coppola c’è una regressione verso l’inizio della vite precedenti, la protagonista di Un’altra Giovinezza, però si avvicinava all’origine lentamente grazie al fulmine (simbolo della conoscenza) che l’aveva colpita.
In Un’altra Giovinezza i temi rilevanti sono il tempo e il suo rapporto con la consapevolezza interiore: ma mentre nel film di Coppola la consapevolezza si ottiene attraverso il linguaggio, in Chaotic Ana la consapevolezza si ottiene attraverso il riconoscimento del femminino, la Dea Madre, la Pace.
Chaotic Ana è un film sul femminino contrapposto al maschile.
Sono temi, questi molto dibattuti, per citare un autore molto popolare possiamo ricordare Paulo Coelho e soprattutto il suo “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”.
Come nel caso di Coelho, il film tratta di questi argomenti in modo semplice e attraverso la storia di una donna.
Il film non è privo di difetti, in primo luogo la superficiale caratterizzazione dei personaggi e poi, soprattutto nell’ultima scena, la mancata concatenazione degli eventi: ma credo che queste siano proprio scelte del regista, che è concentrato su Ana, mentre gli altri personaggi, persino il suo grande amore, sono solo elementi di contorno che servono per il suo viaggio verso la vera sé stessa.
Il film è chiaramente una dichiarazione contro la guerra, rappresentata metaforicamente dall’uomo, in nome della pace, rappresentata da Ana che è donna e madre.
A Toronto non è stato accolto bene, e anche qui…in alcune parti è stato addirittura definito ridicolo…
Secondo me è invece molto interessante, visivamente bello, bella la fotografia, ben strutturate le ambientazioni, simbolica l’evoluzione del contesto (dalla caverna alla metropoli per eccellenza, New York), buona la prova degli attori.
Io lo consiglio, così come consiglio il film di Coppola, perché sono entrambi film non banali e comunque accattivanti.
Probabilmente l’occidente sta cercando nuovi stimoli, probabilmente l’oriente, che ha sempre suscitato un enorme fascino sulla nostra cultura, si sta avvicinando all’occidente, probabilmente la cultura super tecnologica di oggi sta facendo nascere la necessità di un ritorno alle origini…certo non è un caso che in un Festival si ritrovino due autori, l’uno, Francis Ford Coppola, di quelli che “segnano la strada”, l’altro Julio Medem, controverso regista spagnolo, che suscita sempre profonde divisioni tra i cinefili, che trattato lo stesso tema, seppur in modo molto differente.