Manuel: nuove clip del film di Dario Albertini
Manuel: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di di Dario Albertini nei cinema italiani dal 3 maggio 2018.
Ha debuttato nei cinema Manuel, il film di di Dario Albertini che racconta le vicissitudini di un diciottenne appena uscito da un istituto per minori per giovani privi di sostegno famigliare.
Tucker film ha reso disponibili quattro clip con scene tratte dal film interpretato da Andrea Lattanzi, al suo esordio da protagonista, Francesca Antonelli, Renato Scarpa, Giulia Elettra Gorietti, Raffaella Rea e Giulio Beranek.
Dario Albertini nasce dalla fotografia per poi dedicarsi a tempo pieno al documentario curandone tutte le fasi dalle riprese al suono, musiche e fotografia. Slot – Le intermittenti luci di Franco, suo primo documentario, racconta le vicende di un giocatore d’azzardo compulsivo. La Repubblica dei Ragazzi, prodotto insieme a Rai Cinema, è un documentario sulla nascita dell’autogoverno all’interno di una comunità per giovani privi di sostegno famigliare. Incontri al mercato racconta invece la semplice quotidianità di tre persone, tre esistenze incontrate appunto nel mercato di una città di provincia. Manuel è il suo primo lungometraggio di finzione.
Manuel: trailer, foto e poster del film di Dario Albertini
Dopo la presentazione all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (sezione Cinema nel Giardino), Tucker Film il 3 maggio porta nei cinema d’Italia Manuel, primo lungometraggio di fiction di Dario Albertini. Il cast include il giovanissimo Andrea Lattanzi, al suo esordio da protagonista, Francesca Antonelli, Renato Scarpa, Giulia Elettra Gorietti, Raffaella Rea e Giulio Beranek.
Sequel ideale della Repubblica dei Ragazzi, il documentario con cui Albertini ha descritto le fasi di autogoverno in una comunità, Manuel è un racconto di formazione asciutto e pudico, attentissimo a scansare le trappole dell’emotività e dedicato a tutti i Manuel di tutte le periferie: quelli che, nella vita, «devono fa’ er doppio della fatica», se non «er triplo».
Manuel, diciott’anni, esce da un istituto per minori privi di sostegno famigliare e, per la prima volta, assapora il gusto dolceamaro della libertà. Sua madre Veronica, chiusa in carcere, vorrebbe tanto tornare indietro e ricominciare. Questi i personaggi strappati dalla realtà e trasportati dentro un film che è prima di tutto un pedinamento sull’uomo, sulle sue speranze e le sue piccole viltà. Ma è anche la storia di un’attesa, un giro a vuoto dell’anima in un contesto periferico che diventa esso stesso personaggio.
NOTE DI REGIA
[quote layout=”big”]Una frase, in apparenza una frase come tante, fotografa nitidamente il senso del film: «Che c’entra la speranza con i fatti?». È proprio lì, nel cortocircuito tra fatti e speranza, che abita il diciottenne Manuel.[/quote]
Il film nasce dopo aver girato La Repubblica dei Ragazzi. Nel documentario raccontavo la nascita di questa struttura nata nell’immediato dopoguerra con l’intento di aiutare giovani privi di sostegno famigliare. Negli anni la struttura si è evoluta, al passo con i tempi oggi è una grande casa famiglia. Le riprese sono durate più di un anno e mezzo, tempo che mi ha permesso di vivere e osservare le varie fasi che questi ragazzi devono affrontare. L’uscita dalla struttura al compimento di 18 anni è una di queste e ho deciso di raccontarla in Manuel. La storia, una storia semplice. Manuel è una specie di gigante buono che si trova improvvisamente catapultato in una realtà sconosciuta chiamato a fare delle scelte più grandi di lui senza neanche avere il tempo di realizzare che non è più protetto in una bolla ma “fuori” in mezzo al mondo vero. Ho lasciato molto spazio all’improvvisazione durante le riprese cercando il momento unico, ciò che accade magicamente in quel preciso istante tra finzione e realtà.