8 Marzo: di donne diventate uomini al cinema
Donne diventate uomini al cinema. Scopriamo alcuni volti noti che hanno contrassegnato il passaggio da un sesso all’altro nel grande schermo
8 Marzo, festa delle donne. Tra mito e storia riguardo a quale sia la vera genesi di questa consolidata ricorrenza, l’unica certezza di quest’anno è che ci saranno meno mimose. Colpa della crisi? No, colpa del clima funesto che ne ha ritardato la fioritura, a quanto pare. Tra chi tenta di aggiustare il tiro circa l’origine di questa festa, e chi invece dichiara di non avvertirne affatto la necessità, altrove di carne al fuoco su cui accalcarsi se ne trova nella giornata odierna.
Tra queste mura, invece, parliamo di cinema. Quel cinema che come e più di altri ha risposto a certe istanze, anche in maniera meno chiassosa, più sottile. Anziché dunque proporre la solita classifica/lista di film in cui l’altra metà del cielo (come poeticamente Mao Tse-tung definì la donna) si distingue per le solite, trionfanti qualità, preferiamo concentrarci su un altro filone.
Quello di film in cui, per un motivo o per un altro, alle donne tocca vestire i panni di uomini; per necessità, per deliberata scelta propria o del regista che ha assegnato la parte, per gioco, per amore. Insomma, film in cui almeno una donna ha dovuto indossare i pantaloni, sostituendosi o accavallandosi non tanto all’uomo, forse, quanto alla figura maschile – che è ben diverso. A voi i titoli, dopo il salto.