8 oggetti infestati che si meritano un film horror
Un viaggio nel mondo del mistero su 8 oggetti spaventosi: e se realizzassero dei film?
Le storie vere ispirano spaventosi film horror. Oggi parliamo di alcuni oggetti infestati (reali) che si meriterebbero una storia raccontata al cinema. Ad esempio, l’ultima volta abbiamo visto la malefica bambola Annabelle del film L’evocazione – The Conjuring e poco prima la misteriosa scatola dibbuk della pellicola The Possession. E visto che spesso si portano al cinema storie già viste e riviste, con sequel, remake e reboot… perché non raccontare altri oggetti spaventosi? Tipo:
The Anguished Man
Questo dipinto spaventoso è stato tenuto in soffitta della nonna di Sean Robinson per 25 anni. Aveva sempre detto che l’artista l’aveva creato usando il suo sangue mescolato con la pittura, e che si era ucciso poco dopo averlo completato. Quando la donna ha esposto il quadro in casa ha affermato di sentire voci e pianti e alla fine ha deciso di chiudere il dipinto in soffitta. Il nipote Sean Robinson, alla fine, ha deciso di realizzare un video. Robinson ha pubblicato il video su YouTube (lo potete vedere qui sopra) e poi ha messo il dipinto nello scantinato.
“Ho spostato il quadro in camera da letto. Ho impostato la videocamera e ho registrato per circa otto ore per tre notti consecutive. Dopo aver trascorso diverse ore a guardare il filmato questo è quello che ho trovato. Poco dopo lo spostamento del dipinto mia moglie sentì qualcuno accarezzarle i capelli ed ho visto una strana nebbia in cima alle scale che è svanita rapidamente come è arrivata”.
Il quadro maledetto di eBay
Si intitola The Hands Resist Him ed è considerata una delle opere più infestate del mondo dell’arte. Il quadro, dipinto dall’artista Bill Stoneham nel 1972, rappresenta un bambino ed una bambola davanti ad una porta a vetri. Il dipinto fu acquistato dall’attore John Marley e poi, alla sua morte, finì ad una coppia californiana e in seguito in vendita su eBay con un terribile avvertimento. Secondo la coppia, infatti, le figure sul quadro si spostavano durante la notte, e a volte scomparivano del tutto. A volte le persone che guardavano il quadro sentivano invisibili mani che li afferravano, e altri hanno parlato di un soffio di aria calda, come se avessero aperto un forno. Anche coloro che hanno visto il dipinto hanno affermato di sentire un senso di disagio, timore o terrore. L’opera alla fine è stata acquistata dalla Perception Gallery in Grand Rapids, Michigan, che contattò l’artista. Bill Stoneham rimase sorpreso nel sentire che il suo lavoro era stato al centro di una indagine paranormale ma due persone morirono entro un anno dall’aver visto il quadro.
Lo specchio di Myrtles plantation
Myrtles plantation non è un semplice bed & breakfast ma è ampiamente considerato come la casa più infestata negli Stati Uniti, se non una delle case più infestate del mondo. Risale al 1796, ed è stato costruito su un terreno di sepoltura dei nativi americani. Si dice che ci siano 12 fantasmi ma forse l’elemento più infestato è uno specchio, che è stato aggiunto alla casa del 1980. La leggenda sostiene che lo specchio contenga gli spiriti di Sara Woodruff e dei suoi figli.
L’abito da sposa di Anna Baker
Nel 1849, una ragazza di nome Anna Baker si innamorò di un operaio. Il padre di Anna, il ricco Ellis Baker, si rifiutò di darla in sposa a quel giovane e lo fece allontanare, condannando la figlia ad una vita di nubilato. Anna infatti era così arrabbiata con il padre che non si innamorò mai più e non si sposò. Ma prima che il suo amore venisse allontanato, Anna aveva scelto un bellissimo abito da sposa, che ovviamente non fu usato. Anni dopo, l’abito da sposa è stato dato ad una società storica, e, infine, il palazzo Baker è stato trasformato in un museo. Il vestito è stato posto in una teca di vetro nell’ex camera da letto di Anna ed i visitatori affermano di vedere l’abito muoversi da solo, specialmente durante le notti di luna piena. L’abito ondeggia da un lato all’altro, come se una sposa invisibile fosse in piedi davanti allo specchio, ammirando sé stessa con il vestito addosso.
La bambola di Robert Eugene
Nel 1896 questa bambola apparteneva ad un bambino di nome Robert Eugene Otto, che abitava a Key West, in Florida. La bambola gli era stata regalata da un servo che praticava la magia nera, e che non amava la famiglia del ragazzo. Il bambino adorava la sua bambola, e spesso ci parlava. I servi della casa giurarono di aver visto la bambola muoversi da una finestra all’altra anche quando non c’era nessuno in casa. Dopo la morte di Robert la bambola venne esposta nel museo storico di Key West. Ma attenzione! I visitatori del museo devono chiedere il permesso di scattare una fotografia della bambola. Se non lo fanno, la leggenda vuole che la bambola ti maledirà. Il museo espone lettere di cosiddetti individui “maledetti”, che hanno scritto alla bambola, scusandosi per non aver chiesto il permesso, e chiedendole di essere liberati dal suo incantesimo.
La Dea della Morte
Soprannominata “La Dea della Morte,” The Women from Lemb è una statua scolpita in pietra calcarea, scoperta nel 1878. L’opera risale al 3500 a.C., e rappresenta una dea, probabilmente della fertilità. La statua era di proprietà di Lord Elphont, ed entro sei anni tutti e sette i membri della famiglia Elphont morirono per cause misteriose. I due successivi proprietari, Ivor Manucci e Lord Thompson-Noel, morirono insieme alle loro intere famiglie solo pochi anni dopo il possesso della statua. Il quarto proprietario, Sir Alan Biverbrook, morì insieme con la moglie e due delle loro figlie. Due dei figli di Biverbrook erano così spaventati dalla situazione che decisero di donare la statua alla Royal Scottish Museum di Edimburgo. Poco dopo che l’articolo è stato collocato nel museo, il capo della sezione dove si trovava morì improvvisamente e, anche se nessun curatore ammette le sue proprietà soprannaturali, la statua è al sicuro sotto vetro.
La sedia della morte
Nel 1702, un assassino di nome Thomas Busby stava per essere impiccato per i suoi crimini. La sua ultima richiesta fu di mangiare il suo ultimo pasto al suo pub preferito a Thirsk, in Inghilterra. Appena finì di mangiare, si alzò e disse: “Possa la morte improvvisa colpire tutti coloro che osano sedersi sulla mia sedia.” La sedia è rimasta nel pub per secoli e molte persone si sono sfidate nel sedersi. Durante la seconda guerra mondiale, gli aviatori di una base vicina frequentavano il pub, e gli abitanti hanno notato che i soldati che si era seduti sulla sedia non tornavano dalla guerra. Nel 1967, due piloti della Royal Air Force si sedettero e si schiantarono con il loro camion contro un albero, poco dopo aver lasciato il locale. Nel 1970, un muratore provò la sedia e morì quello stesso pomeriggio cadendo in un buco sul luogo di lavoro. Un anno dopo un uomo morì sul tetto che stava riparando. Una donna delle pulizie del pub inciampò e cadde sulla sedia, e morì poco dopo di tumore al cervello. L’elenco potrebbe continuare, e, alla fine, il proprietario del pub spostò la sedia in cantina. Purtroppo, anche lì fece un’altra vittima. Dopo una consegna un uomo si sedette dopo una breve pausa, e morì in un incidente d’auto lo stesso giorno. Alla fine, nel 1972, il proprietario del pub donò la sedia al museo locale. Il museo ha esposto la sedia ad un metro e mezzo da terra, in modo che nessuno possa sedersi, neanche per sbaglio.
Le sedie del Castello di Belcourt
Newport, Rhode Island, è una delle città più antiche degli Stati Uniti. I palazzi di Newport sono leggendari, come lo sono le tante storie di fantasmi che accompagnano gli edifici. Nel Castello di Belcourt ci sono molti fantasmi ma forse i più famosi oggetti infestati sono due sedie. I visitatori che si siedono dicono di avvertire subito freddo e nausea. Molte persone hanno affermato anche di avere la sensazione di sedersi su qualcuno già seduto. Molti visitatori sono stati effettivamente allontanati dalle sedie da una forza invisibile.
E ora che avete letto: quale storia vorreste veder trasformata in film?
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Fonte: Oddee