Tutto Tutto Niente Niente: partono le primarie di Antonio Albanese
Primarie di ‘partito’ per Tutto Tutto Niente Niente, da dicembre in sala
Tutti pazzi per le primarie. Dopo quelle ai gazebo della Lega Nord, e in attesa che arrivino anche quelle firmate PD e PDL, il cinema dice sì alle primarie. Con Tutto Tutto Niente Niente. Curiosa e riuscita campagna di lancio per il film 01/Fandango, che vede Antonio Albanese mattatore assoluto.
Diretto da Giulio Manfredonia, sequel di Qualunquemente e in sala poco prima di Natale, Tutto Tutto Niente Niente toccherà le principali città italiane con una vera e propria campagna elettorale nazionale. Il via scoccherà sabato 3 novembre, al Lucca Comics, con l’arrivo del bus elettorale che proietterà in anteprima i messaggi dei tre candidati, Cetto, Frengo e Olfo, e dei loro programmi politici.
I tre, infatti, gireranno l’Italia su un autobus a due piani, fumatori e non fumatori. I messaggi elettorali troveranno spazio al cinema, in tv, e via web con tanto di affissioni straordinarie. Una vera e propria mobilitazione mediatica, per un lancio cinematografico che sposa finalmente l’originalità, dalle nostre parti troppo spesso ‘sconosciuta’.. Tra i punti cruciali dei programmi, Cetto propone “depenalizzazione dei reati, tutti i reati“, Frengo la “liberalizzazione e conseguente trionfo di tutte le sostanze leggere e di media corporatura, dal cioccolato fondente al kerosene“, oltre al “fumo libero anche in sala operatoria“, mentre il secessionista Olfo “l’abolizione di province, regioni e dell’Italia intera“.
“Per votare alle Vere primarie, contrariamente a banali imitazioni messe in piedi da altre forze politiche, basterà un semplice click. Potranno votare tutti: italiani residenti, italiani non residenti, stranieri regolari e irregolari. E’ il primo voto politico elettronico in Italia, alle vere primarie si vota online. Le votazioni si terranno dal 3 novembre alla mezzanotte del 21 e il 22 l’Italia avrà il suo candidato premier”.
Questo il messaggio finale di Antonio Albanese, che sbeffeggia nel migliore dei modi la politica tricolore, da mesi ‘implosa’ e pronta ad ‘esplodere’ sempre più ad aprile, quando il Paese sarà chiamato al voto. Nell’attesa, che Tutto Tutto Niente Niente sia.