Antonella Clerici diventa principessa per Come D’Incanto della Disney
Chi meglio di Antonella Clerici poteva rappresentare la principessa di un film Disney? E’ stata scelta proprio lei per rappresentare la principessa dei cartoni animati per l’Italia in occasione dell’uscita italiana del film Come D’incanto (Enchanted). La Walt Disney Studios Motion Pictures Italia ha voluto così giocosamente realizzare un disegno della Clerici rifacendosi ai modelli
Chi meglio di Antonella Clerici poteva rappresentare la principessa di un film Disney? E’ stata scelta proprio lei per rappresentare la principessa dei cartoni animati per l’Italia in occasione dell’uscita italiana del film Come D’incanto (Enchanted).
La Walt Disney Studios Motion Pictures Italia ha voluto così giocosamente realizzare un disegno della Clerici rifacendosi ai modelli classici del genere d’animazione. Grazie a un divertente gioco di rimandi tra realtà e finzione, i disegnatori della Disney hanno preso il volto della nota presentatrice e ne hanno fatto la principessa delle fiabe, come hanno fatto per l’attrice Amy Adams, protagonista di Come D’incanto (trovate il disegno dopo il salto).
“E’ la prima volta che in Italia facciamo un’operazione del genere,” fanno sapere dagli uffici italiani della Disney. “Abbiamo scelto Antonella Clerici perché ci sembra che lei creda nei sogni e cerchi concretamente di realizzare quelli degli italiani. Antonella è portatrice dei valori della famiglia e dell’amicizia, che sono sempre stati a cuore alla Disney, oltre a essere una donna solare e spumeggiante, capace di portare una nota di allegria a tutta la famiglia, grandi e piccini”.
“Grazie alla Disney sono entrata da protagonista nelle favole dei bambini”, dichiara divertita Antonella Clerici. “Ho sempre sognato, quando era piccola, di essere una principessa e ora, quindi, ho realizzato il mio sogno. Quando si ha un cuore romantico, indipendentemente dall’età, ci sente sempre una principessa.”
Il film Come D’Incanto è uscito nelle nostre sale venerdì 7 dicembre. Cineblog l’aveva visto al Festival di Roma e l’ha recensito così.