Home Recensioni Da attore a regista con Argo: ecco i 5 peggiori film con Ben Affleck protagonista

Da attore a regista con Argo: ecco i 5 peggiori film con Ben Affleck protagonista

In sala da domani, Argo segna il ritorno in cabina di regia per Ben Affleck

pubblicato 7 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:29

Può un mediocre (eufemismo) attore diventare un ottimo regista? Assolutamente sì. Nel caso in cui non ci crediate, telefonare a Ben Affleck. Possibilmente ore pasti.

Premio Oscar a sorpresa nel lontano 1997 grazie allo script di Will Hunting – Genio ribelle, scritto insieme all’amico Matt Damon, Ben Affleck è uno di quei rari casi in cui una carriera apparentemente finita può letteralmente resuscitare, perché in grado di reinventarsi.

Dopo una serie di flop clamorosi, nei panni di attore, Affleck nel 2007 ha osato il ‘salto’ in cabina di regia con Gone Baby Gone. Critica immediatamente conquistata. Nel 2010 arriva il bis, inatteso, grazie a The Town. Stampa in piedi e box office sbancati. Passati due anni, Ben torna ora in sala con lo splendido Argo, da domani nei cinema nostrani e qui da noi già recensito, riuscito a trasformarlo in una realtà, lasciando così per strada i gradi di ‘promessa’. Pioveranno nomination agli Oscar per Affleck (questo è poco ma sicuro), da molti considerato il ‘nuovo’ Clint Eastwood e di fatto riuscito a resuscitare, artisticamente parlando.

Perché dal 2002 in poi il Ben ‘attore’ non ne aveva più indovinata una, tanto da vincere due Razzie Award e collezionare altre 5 nomination. Ma quali sono i cinque peggiori film di Ben Affleck visti in sala, a partire dal suo esordio (Scuola d’onore-1992) fino ad arrivare all’ultimo Argo? Scopriamoli insieme, dopo il saltino.

– Phantoms (1998): vinto l’Oscar con Will Hunting – Genio ribelle, Affleck torna al cinema grazie al thriller di Joe Chappelle. E’ il 1998, ed Hollywood spalanca le porte del Paradiso all’attore grazie al boom di Armageddon. Ma proprio in quei mesi, Ben diventa sceriffo con questo fanta-horror, sconosciuto ai più e presto dimenticato. Grazie anche alla prova recitativa di Affleck.

– Daredevil (2003): immaginatevi la scena. ‘Chi scritturiamo per il supereroe cieco?’. Ovvio. L’attore monoespressivo. Protagonista del più brutto cinecomic dell’ultimo decennio, Affleck affonda miseramente insieme all’orribile titolo firmato Mark Steven Johnson. Troppo evitabile per essere vero, tanto il film quanto la partecipazione di Ben, oggettivamente al limite tra il grottesco, il ridicolo e l’involontariamente comico. Razzie Award come peggior attore dell’anno.

– Amore estremo – Tough Love – Gigli (2003): l’anno horribilis di Affleck prosegue. La storia d’amore con Jennifer Lopez l’avrà pure trasformato in un fenomeno del gossip, ma la sua parabola recitativa raschia ormai il fondo del barile. Al fianco dell’amata J Lo, con Gigli l’attore supera se stesso. La pellicola di Martin Brest è talmente terribile da fare razzia di pernacchie d’oro. Ne vincerà 4: peggior film, peggiore attrice, peggior coppia, peggior regia. Tutte, e ribadiamo tutte, ampiamente meritate.

– Paycheck (2003): finirà mai questo maledetto 2003? Forse ci siamo. Perché se è vero che non c’è due senza tre, Ben scrive il suo epitaffio in sala con il film di John Woo. Scialbo, scontato, noioso, il film deraglia tanto al cinema quanto tra la critica. E lui, il povero Affleck, inizia ad annaspare, tra un flop e l’altro..

– Natale in affitto (2004): pronto ed impacchettato per uscire in sala nel 2003, anno disastroso per il suo protagonista, Natale in affitto venne fatto slittare al 2004. Ma i risultati non cambiarono. 3 le candidature ai Razzie Awards: Peggior film, Peggior attore per Ben e Peggior sceneggiatura. 3 anni dopo il boom di Pearl Harbor, la carriera di Affleck sembra già finita. Prematuramente, e assolutamente meritatamente. Colpa di un’unica espressione ripetuta all’infinito, e di un fiuto quasi comico nello scegliere gli script adatti. Paradossale, per uno esploso proprio grazie ad una sceneggiatura, scritta di suo pugno. Ma ad Hollywood tutto è possibile. Resurrezione compresa, grazie ad una nuova carriera, leggasi regia, che ci ha regalato un vero e proprio talento. Vedere Argo per credere.