Home Festa del Cinema di Roma Roma 2012: Mental di P. J. Hogan – Recensione in Anteprima

Roma 2012: Mental di P. J. Hogan – Recensione in Anteprima

20 anni dopo Le nozze di Muriel, torna l’australiano P.J. Hogan con Mental. La recensione

pubblicato 10 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:22

” width=”280″ height=”414″ class=”alignleft size-blogonormal wp-image-86179″ />Sono passati quasi 20 anni da quel gioiello che fu “Le nozze di Muriel“. Oggi, al Festival Internazionale del Film di Roma, l’australiano P. J. Hogan è tornato con gioia a quel tipo di cinematografia grazie a Mental, presentato in anteprima mondiale e fuori concorso nella Capitale. Dimenticato il brutto I Love Shopping, con Mental Hogan è riuscito a ‘scaldare’ i fino ad oggi freddini critici del Festival romano, raccogliendo un fiume di meritati applausi a fine proiezione.

Perché Mental è straordinariamente divertente, totalmente folle e fuori le righe, citazionista e irriverente, grazie ad uno script che trasuda pazzia e ad un cast quasi del tutto al femminile che vola sulle ali del delirio. A vestire i panni di un’inedita e moderna ‘Mary Poppins’ la straordinaria Toni Collette, scoperta proprio da Hogan con Le nozze di Muriel, e qui ‘tata’ a dir poco inusuale, pronta a scardinare il conformismo dilagante che ormai da tempo segna la nostra società.

Spaziando dal musical al grottesco duro e puro, Hogan ha dato vita alla commedia più divertente della stagione, 10 anni dopo il suo ultimo film realmente riuscito, ovvero Insieme per Caso. Bentornato P. J.


L’Australia è stata per anni il manicomio del mondo. Qui venivano inviati i folli ripudiati dal resto del Pianeta. Per questo gli australiani di oggi sono un branco di pazzi. Fa parte del loro DNA. Portando avanti questa curiosa e spassosa verità, Hogan prende a pugni ciò che viene solitamente considerato ‘convenzionale’, dando vita ad un gioiello di commedia.

Si ride tanto, e di cuore, con Mental, grazie a momenti così surreali da lasciare di sasso, e ad un cast che si è perfettamente prestato alla follia voluta dal regista. Toni Collette è una sublime ‘baby sitter’ un po’ yippie e apparentemente pericolosa, mentre Rebecca Gibney è una deliziosa mamma sull’orlo di una crisi di nervi, che stende i panni cantando The Sound of Music, sognando di vivere come i Von Trapp di Tutti insieme Appassionatamente. A completare il quadro 5 figlie fuori dal mondo. Una sente le voci, l’altra ha istinti suicidi, la terza crede di essere sociopatica, con le ultime due pronte a completare l’allegra e folle famiglia. Totalmente assente, ovviamente, il padre, Sindaco della città perennemente in fuga dalle proprie responsabilità, mentre ad unirsi al tutto è Liev Schreiber, ammazza squali che vede squali ovunque, tanto da immaginare una fine del mondo a causa loro.

Nell’esplicitare la pazzia delle sue protagoniste femminili, tra rapporti famigliari, sentimentail, d’amizia e gli immancabili squarci di razzismo, Hogan ribalta il concetto stesso di ‘sanità mentale’, pennellando un mondo di psicopatici apparentemente normali e un altro di inconsapevoli folli in realtà normali proprio perché dichiaratamente pazzi. Anormalità e diversità si alleano, smascherando così la follia di un conformismo che rischia sempre più di emarginare chi si oppone alle sue regole e alle sue leggi. Tutto questo costruendo personaggi ben definiti, con un senso compiuto all’interno della pellicola e un passato non detto che con il passare dei minuti si fa sempre più evidente, per poi concedersi un finale che dopo un inatteso shock torna a volare alto, nel suscitare clamorose, sincere e rumorose risate. Imperdibile.

Voto di Federico: 8

Mental (Australia, 2012, commedia) di P.J. Hogan; con Liev Schreiber, Toni Collette, Anthony LaPaglia, Caroline Goodall, Kerry Fox, Rebecca Gibney, Lily Sullivan, Deborah Mailman, Bethany Whitmore, Chelsea Bennett, Sam Clark, Nicole Freeman, Malorie O’Neill, Natasha Bassett, Hayley Magnus, Amanda Woodhams, Rob Carlton, Michael Thomson, Anthony Miller

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