Home Curiosità Jennifer Lawrence: “Non mi piace quando la gente urla il mio nome”

Jennifer Lawrence: “Non mi piace quando la gente urla il mio nome”

“Qualche settimana fa ho incontrato John Travolta e c’è mancato poco che dall’emozione vomitassi”.

di carla
pubblicato 23 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:53


La giovane (ha 22 anni) Jennifer Lawrence torna al cinema con il film Silver Linings Playbook (L’orlo argenteo delle nuvole) diretta da David O. Russell (dal 24 Gennaio 2013 in Italia). Nel frattempo prepara il sequel di Hunger Games e X-Men: Days of Future Past. IoDonna (sabato 24 in edicola) la intervista, ecco qualche stralcio della chiacchierata.

Sono un problema così grande i fotografi?
Eh sì! Uno crede di tenere testa a tutto, invece non sono ancora molto brava a gestire né popolarità né paparazzi.

Perché non ingaggia due guardie del corpo, come fanno tante star?
Non mi va di viaggiare portandomi dietro i bodyguard, piuttosto mi nascondo… Quando sono a Los Angeles, me ne sto sempre rintanata nel mio appartamento.

Jennifer Lawrence
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Jennifer Lawrence
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Jennifer Lawrence
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Jennifer Lawrence: \
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Jennifer Lawrence
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Non va neppure a fare la spesa?
Quando è uscito Hunger Games, mesi fa, un giorno sono andata da Whole Foods (catena di supermercati biologici, ndr) per prendere il solito caffè e un frullato: mi sono trovata di fronte una quindicina di fotografi. È successo tutto così in fretta… Nel giro di una notte, mi sono sentita come non fossi più una persona libera.

Le capita mai di perdere le staffe?
No, sono bravina: so il fatto mio. Non è cambiato veramente nulla, in fondo, per quanto riguarda le mie scelte, i miei valori. La celebrità – e tutto quello che si porta dietro – non cambia la tua sostanza come essere umano. Qualche settimana fa ho incontrato John Travolta e c’è mancato poco che dall’emozione vomitassi (ride). Ma sa, sono giovane, vediamo che reazione avrò la prossima volta.

Cosa ne pensa di ciò che è successo alla sua coetanea Kristen Stewart, finita sulle copertine di ogni tabloid, per l’affair con un regista?
Mi dà grande amarezza vedere la vita privata data in pasto alla stampa. Questo sfruttamento dei media è terrificante: non che ci si debba sorprendere, ma sai che potrà capitare anche te e fa paura. Per ora incrocio le dita…

Dice di stare ancora crescendo. C’è qualcosa che vorrebbe cambiare di sé?
Nella mia lista dei proponimenti per l’anno nuovo ho deciso di inserire lo standing up for myself: voglio diventare più decisa, imparare a dire no. Sa, a volere essere sempre gentili ed educate per non ferire gli altri, si finisce per trovarsi in situazioni difficili, e per rimanere scontente e risentite. Ecco un punto su cui devo lavorare.

Come definirebbe il suo stile?
I red carpet non sono per niente divertenti, non so camminare coi tacchi e non mi piace quando la gente urla il mio nome. Per quanto riguarda il mio stile personale, direi che è in fase di evoluzione. Come definirlo? Un misto: vorrei essere più funky ma sono così banalmente classica che non ho mai il coraggio di osare. Comunque, mi sento mille volte meglio con le ballerine che coi tacchi a spillo.