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Sesso, bugie e videotape: Steven Soderbergh ha scritto un sequel

Steven Soderbergh ha completato tre sceneggiature durante l’auto-quarantena causa coronavirus.

pubblicato 23 Maggio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 11:03

Steven Soderbergh è uno di quelli, vedi Kevin Smith, che hanno ben sfruttato l’auto-quarantena per portare avanti lo sviluppo di progetti. Il sito Deadline riporta che il regista in una recente intervista ha rivelato di aver lavorato in questo periodo su ben tre sceneggiature, e una di queste è un sequel di Sesso, bugie e videotape, pellicola di riferimento per le produzioni indipendenti degli anni novanta scritta da Soderbergh in appena otto giorni su un block notes durante un viaggio attraverso il paese.

[quote layout=”big”]Quando il blocco è avvenuto qui a New York, al fine di rimanere organizzato e sano di mente, ho deciso di scrivere…Quindi, entro le prime 6 o 7 settimane dal blocco, ho finito 3 sceneggiature. Uno di queste era una riscrittura, una era un originale e una era un adattamento di un romanzo che avrei voluto fare da tempo. L’originale era un sequel di Sesso, bugie e videotape. Era un’idea che circolava da un po’ di tempo, e mi sentivo come se avessi trovato il modo di tornarci sopra, quindi l’ho scritta e voglio farlo.[/quote]

“Sesso, bugie e videotape” uscito nel 1989 e interpretato da James Spader, Andie MacDowell, Peter Gallagher e Laura San Giacomo ha portato alla ribalta il regista Steven Soderbergh. La trama racconta la storia di un uomo travagliato che riprende video di donne che parlano della loro vita e della loro sessualità e del suo impatto sui rapporti di una coppia di coniugi in difficoltà e della sorella minore della moglie. Il film candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes. Nel 2006 “Sesso, bugie e videotape” è stato è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti poiché opera “culturalmente, storicamente o esteticamente significativa”.

 

Fonte: Flaviar’s NightCap Live