A Prato c’è il mare, le montagne scendono a valle; a Pordenone le viti salgono sui monti: 1200 km di pellicola… un film
Un week di “paura” come si dice non solo a Roma. Il 10 dicembre vado, col film di Istituto Luce Cinecittà, “1200 km di bellezza” al nuovo Centro d’arte contemporanea di Prato che si è dotato di un cinema; e il 12 dicembre vado a Pordenone, a Cinemazero, un multisale tra i migliori per scelte e amore per il cinema.
E’ un segno bello quello che si sta verificando: può accadere che lo sforzo per produrre e realizzare un film a basso costo su un tema di alto valore, e responsabilità, venga cercato e visto con successo, sia da una grande compagnia di distribuzione come The Space Cinema in multisale in 17 città italiane; sia da cinema di circuiti sostenuti da un lavoro molto professionale di nuove organizzazioni che hanno alla loro guida persone capaci, capaci anche di trovare equilibri sempre diversi per far circolare il cinema, anche straniero.
Ad esempio, tra questi, Cinemazero, sotto la guida di Riccardo Costantini and his friends, sta proseguendo con sensibilità, intelligenze, e concretezza, la linea di chi li ha preceduti in una fabbrica che cominciò col rilanciare il muto, capolavori e cose smarrite; e propone una attività incredibile in Friuli, Pordenone e Udine, raccogliendo gli interessi, i talenti, oggi tutti giovani o giovanissimi, che affrontano la sfida della conoscenze in un cinema che cerca, scappa da tutte le parti. E punta a una circolazione non solo italiana ma europea (contatti con il festival di Rotterdam) e internazionale; cercando di rendersi conto della liquidità della fantasia, della ricerca, nelle intuizioni artistiche ma proponendo ampi, diffusi successi.
A Pordenone accadrà che la serata di lunedì 12 dicembre riservata a “1200 KM DI BELLEZZA” sarà destinata “anche” a una raccolta di fondi per i terremoti delle Marche, Abruzzi, Umbria. Qualcosa che valuto fondamentale anche per un’altra ragione. Alla serata interverranno gli esponenti del Fai, e si parlerà di tutto, d’arte, paesaggi, ambiente, solidarietà doverosa (che spero si allarghi).
A Prato sabato 10 dicembre succede qualcosa di altrettanti bello e diverso. Devo fare una breve storia. Per circa quattro anni sono stato alla guida del più importante Centro d’arte contemporanea intitolato a Luigi Pecci, un giovane, figlio di una famiglia di industriali tessili, morto giovane. Sono stati anni di conquiste, battaglie col potere e con i poteri, scontri, litigate, e però straordinari risultati, con mostre piene, e con grandi o artisti come Richter, Klen, Kounellis, Araki e tanti altri, bravissimi italiani, anche fotografi importanti. Ne ho scritto le storie nel libro “Prato dell’arte”.
Nell’ottobre scorso, con un restauro rilevante, la struttura è cambiato e un altro rilancio è in corso. Il direttore si chiama Fabio Cavallucci che ha inaugurato un’esposizione “sul mondo” su cui tornerò, e sta realizzando un programma da seguire, Tra i nuovi spazi, c’è un cinema dove Luca Barni organizza quotidianamente proiezioni di cicli che saltano all’occhio.
Nel cinema, il 10 dicembre, sarà presentato “1200 KM DI BELLEZZA”, mio film, con la partecipazione di un famoso collezionista: Giuliano Gori, famoso nel mondo; Massimo Luconi, regista, ex assessore alla cultura, direttore del Teatro della città. Ci sarò; parleremo del tema fondamentale: la Bellezza, per difenderla e continuare a cercarla, a inventarla, amarla, è importante conoscerla, per poi amarla di più.
Non ho altro da dire. Il proiettore accenda le nostre fantasie, necessità, volontà di futuro.