After Earth floppa al box office Usa – resiste Fast & Furious 6
Primato confermato per Fast and Furious 6 al box office Usa, mentre delude, ancora una volta, M. Night Shyamalan
Un debutto a dir poco deludente. Costato 130 milioni di dollari e teoricamente già in odore di sequel, After Earth di M. Night Shyamalan ha fatto subito flop al box office Usa. Massacrato dalla critica americana (12% di recensioni positive su Rotten, mai un film di Will Smith era stato tanto stroncato), il titolo Sony / Columbia si è dovuto accontentare di appena 27 milioni di dollari in 72 ore. Il secondo peggior debutto di sempre per il regista indiano, 7 anni dopo i 18 milioni di Lady in the Water, che poi chiuse la corsa a quota 42,285,169 dollari. Ma in quel caso il budget era pari a 70 milioni. The Last Airbender, uscito nel 2010, esordì con 40,325,019 dollari, mentre persino il tanto chiacchierato E Venne il giorno fece di meglio, con 30,517,109 dollari. Per Will Smith una delle peggiori partenze al box office della propria carriera. Rimanendo in ambito ‘sci-fi’, Oblivion poche settimane fa aveva incassato 37 milioni, il disastroso John Carter toccò i 30 e Tron Legacy arrivò ai 44. Ad incidere sul futuro di After Earth, è evidente, i mercati esteri, chiamati a spingere la pellicola ‘almeno’ verso il pareggio dei costi. Per il mercato Usa, è facile prevedere un totale finale di 55/60 milioni. Un massacro.
Dopo il boom di 7 giorni fa, Fast & Furious 6 ha così confermato il primato. -65% sugli incassi per la pellicola Universal, già arrivata ai 170,379,525 dollari (480 worldwide, ma deve ancora uscire in Australia, Cina e Giappone). Il muro dei 200 crollerà entro pochi giorni. Fast Five, dopo 2 weekend di programmazione, aveva in cassa 139,779,285 dollari. Debutto in seconda posizione per Now You See Me. Costato 75 milioni, il thriller della Lionsgate/Summit ne ha incassati 28, scippando grazie ad una manciata di dollari la medaglia d’argento proprio a Shyamalan. Chi si è portato a casa quella di legno è stato Epic, quarto e arrivato ai 65,161,181 dollari (150 worldwide), mentre è davvero pesante il crollo di Una Notte da Leoni 3. -62% sugli incassi per la commedia Warner, arrivata agli 88,085,654 dollari dopo 2 fine settimana di programmazione. Il secondo capitolo aveva raggiunto i 185,808,194 dollari. Siamo a meno 100 milioni. Persino il primo episodio, nel 2009, dopo 10 giorni di programmazione si era ritrovato con più soldi in tasca, ovvero 104,768,489 dollari. Il film di Todd Phillips, come ampiamente previsto e prevedibile, non è semplicemente piaciuto, e si poteva/doveva evitare. Anche se gli incassi internazionali (200 worldwide) giustificano comunque il suo ‘perché’.
Sono invece diventati 181,156,486 i dollari in mano a Star Trek Into Darkness, leggermente in perdita rispetto al primo capitolo (328 in tutto il mondo, boom all’esordio in Cina con 25 milioni), arrivato ai 184,526,281 dollari dopo 3 weekend di programmazione, mentre Iron Man 3 arriva ai 384,751,285 dollari, tanto da rendere sempre più possibile l’abbattimento del muro dei 400 milioni casalinghi (1,179,951,000 worldwide). Chiusura di chart con Il Grande Gatsby, arrivato ai 128,255,892 dollari (231 worldwide), Mud, arrivato ai 17 milioni, e I Croods, arrivato ai 180 milioni (569 worldwide). Sono invece diventate 31 le copie in mano a Before Midnight, riuscito ad incassare 430,542 dollari ed arrivato ad un totale di 800,314 dollari, mentre con solo 4 sale ha fatto furore The East, in grado di raccogliere 75,555 dollari in 72 ore, così come è andato bene Hannah Arendt, 31,000 dollari d’incasso con una sola sala tra le mani.
Fine settimana di coppia il prossimo, grazie alla commedia Fox The Internship, che segnerà il ritorno in sala di Shawn Levy, e al thriller Universal The Purge, con Ethan Hawke mattatore. Che Fast & Furious 6 mantenga la vetta?