E’ morto Alan Arkin attore premio Oscar per “Little Miss Sunshine”
Blogo ripercorre la carriera dell’attore di Hollywood Alan Arkin scomparso a 89 anni, premio Oscar come miglior attore non protagonista in Little Miss Sunshine.
Alan Arkin, amato attore di Hollywood, interprete tv e star di Broadway che ha recitato in oltre sessanta film è scomparso a 89 anni. Protagonista di film come Comma 22, Una strana coppia di suoceri e Little Miss Sunshine, Arkin ha approcciato il cinema nella sua interezza, da quello d’autore a quello più commerciale, passando per il teatro dove ha vinto un Tony e per gli Oscar dove ha collezionato quattro candidature e una statuetta conquistata nel 2007 come Miglior attore non protagonista per “Little Miss Sunshine”, ruolo che gli è valso anche un BAFTA e insieme al cast del film uno Screen Actors Guild Award.
“Nostro padre era una forza della natura di talento unico, sia come artista che come uomo”, hanno detto i suoi figli Adam, Matthew e Anthony alla rivista People in una dichiarazione. “Un amorevole marito, padre, nonno e bisnonno, era adorato e ci mancherà profondamente”.
Alan Arkin nasce Brooklyn, New York, il 26 marzo 1934, figlio di David I. Arkin, pittore e scrittore, e di sua moglie, Beatrice (nata Wortis), insegnante. Famiglia ebrea con “nessuna enfasi sulla religione”. I suoi nonni erano immigrati ebrei provenienti da Ucraina, Russia e Germania. I suoi genitori si trasferirono a Los Angeles quando Alan aveva 11 anni, ma uno sciopero di 8 mesi a Hollywood costò a suo padre il lavoro come scenografo. Durante il Maccartismo degli anni ’50, i genitori di Arkin furono accusati di essere comunisti e suo padre fu licenziato quando si rifiutò di rispondere a domande sulla sua ideologia politica. David Arkin ha contestato il licenziamento, ma gli sono state riconosciute le sue ragioni solo dopo la sua morte. Arkin, che prendeva lezioni di recitazione dall’età di 10 anni, divenne uno studente con borsa di studio in varie accademie di recitazione, inclusa una gestita dallo studente Stanislavsky Benjamin Zemach, che insegnò ad Arkin un approccio psicologico alla recitazione.
Alan Arkin ha iniziato la sua carriera sul palcoscenico di Broadway, recitando in Enter Laughing nel 1963, spettacolo per il quale ha vinto il Tony Award come miglior attore protagonista in una commedia, e nella commedia Luv (1964) ma il suo primo ruolo sul grande schermo è nella commedia musicale Cuban Calypso del 1957. Per il suo lavoro come regista di The Sunshine Boys, è stato nominato per il Tony Award per la migliore regia di un’opera teatrale nel 1973. Arkin ha guadagnato la celebrità in un crescendo di pellicole variegate che ne hanno mostrato l’ampia capacità di passare dal dramma alla commedia.
Nel 1966 Arkin recita nella commedia Arrivano i russi, arrivano i russi (1966) che gli vale la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore protagonista; il film segna l’esordio cinematografico di Johnny Whitaker che con Brian Keith sarà da lì a poco protagonista della fortunata serie televisiva Tre nipoti e un maggiordomo. L’anno successivo Arkin recita con Audrey Hepburn nel thriller-horror Gli occhi della notte e nello stesso anno viene diretto da Vittorio De Sica nel film a episodi Sette volte donna dove affianca Shirley MacLaine. Nel 1968 arriva la sua seconda nomination all’oscar come miglior attore non protagonista del dramma L’urlo del silenzio ispirato al romanzo “Il cuore è un cacciatore solitario” di Carson McCullers. Nel 1969 è un povero immigrato portoricano a New York in Papà… abbaia piano! (1969) di Arthur Hiller che poi lo dirigerà anche Una strana coppia di suoceri (1979) in cui Arkin affiancherà Peter Falk.
Nel 1969 Arkin interpreta Jacques Closeau in L’infallibile ispettore Clouseau?, sfortunato capitolo apocrifo della serie dei film della Pantera Rosa; nel 1970 Arkin affianca Martin Balsam nella commedia di guerra Comma 22, l’anno successivo debutta alla regia dirigendo Piccoli omicidi, adattamento di una commedia teatrale del 1967, in cui interpreta anche un piccolo ruolo. Nel 1974 interpreta un poliziotto al fianco di James Caan nella commedia d’azione Una strana coppia di sbirri, poi esplora il genere western nella commedia Pazzo pazzo West! (1975), successivamente interpreta Sigmund Freud nella commedia Sherlock Holmes: soluzione settepercento (1976) ed esattamente dieci anni dopo, nel 1986, Arkin rifà coppia con Peter Falk nella commedia Il grande imbroglio di John Cassavetes.
Gli anni 90 vedranno Alan Arkin diretto da Tim Burton in Edward mani di forbice (1990), da Sidney Pollack in Havana (1990), da Rob Reiner in Genitori cercasi (1994) e da Andrew Niccol in Gattaca – La porta dell’universo (1997). Arkin reciterà anche nel fantascientifico Le avventure di Rocketeer (1991) tratto dall’omonimo fumetto, farà parte del cast del corale Americani (1992) diretto da James Foley, al fianco di due mostri sacri del calibro di Jack Lemmon e Al Pacino, e reciterà con il compianto Robin Williams nel dramma di guerra Jakob il bugiardo (1999).
Gli anni 2000 lvedono Arkin nei panni di un guru nella commedia I perfetti innamorati (2001) con Julia Roberts e qualche anno dopo nel cast della fortunata commedia indipendente Little Miss Sunshine (2006) in cui recita con Greg Kinnear, Toni Collette, Steve Carell, Alan Arkin e una giovanissima Abigail Breslin. Il film incassa oltre 100 milioni di dollari, strappa uno storico accordo per i diritti al Sundance e colleziona quattro nomination agli Oscar, vincendo due statuette: migliore sceneggiatura originale (Michael Arndt) e miglior attore non protagonista per l’interpretazione di Arkin. Sempre nel 2006 Arkin recita con Harrison Ford nel thriller Firewall – Accesso negato e affianca Tim Allen per la terza volta e ultima volta nei panni di Babbo Natale in Santa Clause è nei guai. Nel 2007 Arkin veste i panni di un senatore degli Stati Uniti nel dramma Rendition – Detenzione illegale di Gavin Hood, recita in Agente Smart – Casino totale, remake della omonima serie tv anni 60/70, ccome capo di Steve Carell, Anne Hathaway e Dwayne Johnson e appare con Owen Wilson e Jennifer Aniston nella commedia Io & Marley (2008).
Nel 2012 Arkin è apparso in un ruolo secondario, nei panni dell’agente di Hollywood Lester Siegel, nel dramma di Ben Affleck Argo con Affleck, John Goodman e Bryan Cranston. Per la sua interpretazione ha ricevuto la sua quarta nomination all’Oscar, la seconda come miglior attore non protagonista, perdendo contro Christoph Waltz in Django Unchained. Ha anche ricevuto nomination per il Golden Globe, il BAFTA Award e ha vinto con il cast del film uno Screen Actors Guild Award. Nello stesso anno è apparso nella commedia crime Uomini di parola, al fianco di Al Pacino e Christopher Walken, l’anno successivo nella commedia L’incredibile Burt Wonderstone con Steve Carell, Steve Buscemi, Olivia Wilde e Jim Carrey e nella commedia sportiva Il grande match con Robert De Niro, Sylvester Stallone e Kim Basinger. Successivamente ha continuato a recitare in ruoli secondari in film come il dramma sportivo Million Dollar Arm (2014) con Jon Hamm, la commedia natalizia Natale all’improvviso (2015) con John Goodman e Diane Keaton, la commedia Insospettabili sospetti (2017) con Morgan Freeman e Michael Caine, e il remake live-action Dumbo di Tim Burton (2019).
Dal 2015 al 2016 Arkin ha doppiato J. D. Salinger nella serie animata Netflix BoJack Horseman. Dal 2018 al 2019 ha recitato al fianco di Michael Douglas nella serie Netflix Il metodo Kominsky per la quale ha ricevuto due nomination ai Primetime Emmy Award come miglior attore non protagonista in una serie comica, due Golden Globe come miglior attore non protagonista e quattro candidature agli Screen Actors Guild Awards. Arkin ha interpretato i suoi ultimi due ruoli cinematografici nel 2020 al fianco di Mark Wahlberg e Winston Duke nel film Netflix Spenser Confidential e la sua performance finale è stata la voce del personaggio Willy Krudo nel film d’animazione del 2022 Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, un successo di critica e commerciale.
FILMOGRAFIA
Cuban Calypso (Calypso Heat Wave), regia di Fred F. Sears (1957)
Arrivano i russi, arrivano i russi (The Russians Are Coming the Russians Are Coming), regia di Norman Jewison (1966)
Sette volte donna (Woman Times Seven), regia di Vittorio De Sica (1967)
Gli occhi della notte (Wait Until Dark), regia di Terence Young (1967)
L’infallibile ispettore Clouseau? (Inspector Clouseau), regia di Bud Yorkin (1968)
L’urlo del silenzio (The Heart Is a Lonely Hunter), regia di Robert Ellis Miller (1968)
Papà… abbaia piano! (Popi), regia di Arthur Hiller (1969)
Comma 22 (Catch-22), regia di Mike Nichols (1970)
Piccoli omicidi (Little Murders), regia di Alan Arkin (1971)
Amiamoci così, belle signore (Last of the Red Hot Lovers), regia di Gene Saks (1972)
Una strana coppia di sbirri (Freebie and the Bean), regia di Richard Rush (1974)
Pazzo pazzo West! (Hearts of the West), regia di Howard Zieff (1975)
Sherlock Holmes: soluzione settepercento (The Seven-Per-Cent Solution), regia di Herbert Ross (1976)
Quella pazza famiglia Fikus (Fire Sale), regia di Alan Arkin (1977)
Una strana coppia di suoceri (The In-Laws), regia di Arthur Hiller (1979)
Il mago di Lublino (The Magician of Lublin), regia di Menahem Golan (1979)
Simon, regia di Marshall Brickman (1980)
Cara mamma, caro papà (Improper Channels), regia di Eric Till (1981)
Che fatica essere lupi, regia di Larry Cohen (1981)
Facoltà di medicina (Bad Medicine), regia di Harvey Miller (1985)
Il grande imbroglio (Big Trouble), regia di John Cassavetes (1986)
Coupé de ville, regia di Joe Roth (1990)
Edward mani di forbice (Edward Scissorhands), regia di Tim Burton (1990)
Havana, regia di Sydney Pollack (1990)
Le avventure di Rocketeer (The Rocketeer), regia di Joe Johnston (1991)
Americani (Glengarry Glen Ross), regia di James Foley (1992)
Ritorno a Tamakwa – Un’estate indiana (Indian Summer), regia di Mike Binder (1993)
Mia moglie è una pazza assassina? (So I Married an Axe Murderer), regia di Thomas Schlamme (1993)
Genitori cercasi (North), regia di Rob Reiner (1994)
Gangster per gioco (The Jerky Boys), regia di James Melkonian (1995)
Il gemello scomodo (Steal Big Steal Little), regia di Andrew Davis (1995)
Confessione finale (Mother Night), regia di Keith Gordon (1996)
L’ultimo contratto (Grosse Pointe Blank), regia di George Armitage (1997)
4 giorni a settembre (O Que É Isso, Companheiro?), regia di Bruno Barreto (1997)
Gattaca – La porta dell’universo (Gattaca), regia di Andrew Niccol (1997)
L’altra faccia di Beverly Hills (Slums of Beverly Hills), regia di Tamara Jenkins (1998)
Jakob il bugiardo (Jakob the Liar), regia di Peter Kassovitz (1999)
Magicians, regia di James Merendino (2000)
I perfetti innamorati (America’s Sweethearts), regia di Joe Roth (2001)
Tredici variazioni sul tema (Thirteen Conversations About One Thing), regia di Jill Sprecher (2001)
Eros, episodio Equilibrium, regia di Steven Soderbergh (2004)
Un amore sotto l’albero (Noel), regia di Chazz Palminteri (2004)
Little Miss Sunshine, regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris (2006)
Firewall – Accesso negato (Firewall), regia di Richard Loncraine (2006)
Santa Clause è nei guai (The Santa Clause 3: The Escape Clause), regia di Michael Lembeck (2006)
Rendition – Detenzione illegale (Rendition), regia di Gavin Hood (2007)
Sunshine Cleaning, regia di Christine Jeffs (2008)
Agente Smart – Casino totale (Get Smart), regia di Peter Segal (2008)
Io & Marley (Marley & Me), regia di David Frankel (2008)
La vita segreta della signora Lee (The Private Lives of Pippa Lee), regia di Rebecca Miller (2009)
City Island, regia di Raymond De Felitta (2009)
Thin Ice – Tre uomini e una truffa (Thin Ice), regia di Jill Sprecher (2011)
Cambio vita (The Change-Up), regia di David Dobkin (2011)
I Muppet (The Muppets), regia di James Bobin (2011)
Argo, regia di Ben Affleck (2012)
Uomini di parola (Stand Up Guys), regia di Fisher Stevens (2012)
L’incredibile Burt Wonderstone (The Incredible Burt Wonderstone), regia di Don Scardino (2013)
In Security, regia di Adam e Evan Beamer (2013)
Il grande match (Grudge Match), regia di Peter Segal (2013)
Million Dollar Arm, regia di Craig Gillespie (2014)
Natale all’improvviso (Love the Coopers), regia di Jessie Nelson (2015)
Insospettabili sospetti (Going in Style), regia di Zach Braff (2017)
Dumbo, regia di Tim Burton (2019)
Spenser Confidential, regia di Peter Berg (2020)
Fonte: Deadline