Alba Rossa: graffiti dei Wolverines del film “Red Dawn” sui carri armati russi distrutti in Ucraina
In Ucraina un gruppo della resistenza contro gli invasori russi ha omaggiato il film “Alba rossa” con graffiti su carri armati russi.
In risposta alla “Z” della strage di civili perpetrata dall’esercito di Putin, in Ucraina sono stati fotografati alcuni carri armati russi distrutti dall’artiglieria Ucraina che riportano i graffiti “Wolverines”, scritti sui relitti con bombolette di vernice. Trattasi evidentemente di un omaggio alla resistenza americana del film Alba rossa di John Millius, un film d’azione deli anni ottanta in cui si ipotizzava un preambolo ad una Terza guerra mondiale. La trama seguiva l’invasione comunista guidata dal KGB di truppe cubane e nicaraguensi in territorio statunitense come alleate dell’Unione Sovietica, e il formarsi di un gruppo di ragazzi locali che utilizzando il nome Wolverines, la mascotte del loro liceo, danno il via ad una guerriglia, come veri e propri partigiani, contro il nemico invasore.
Il sito Daily Mail riporta che l’immagine del primo carro armato è stata condivisa dall’ucraino Oleg Tolmachev dopo il forzoso ritiro dei russi da Kiev. Pensando si trattasse di un singolo tributo al film “Alba Rossa” il tweet è stato condiviso come una curiosità sulla guerra in Ucraina, ma in realtà si è poi scoperto che gli “Wolverines” esistono e sono un gruppo della resistenza ucraina attivo dall’inizio della guerra. All’inizio di marzo Daniel Bilak, un avvocato canadese di origini ucraine che si è trasferito nel paese circa 30 anni fa, leader dei “Wolverines” ucraini ha parlato con la testata giornalistica online Gzero. Daniel Bilak rivelando di aver chiamato il gruppo in questo modo proprio in onore dei suoi eroi d’infanzia nel cult degli anni ’80 “Alba Rossa”.
Gzero ha riferito che nelle settimane precedenti all’ordine di Vladimir Putin che ordinava alle sue truppe di entrare in Ucraina il 24 febbraio, i Wolverines hanno tenuto sessioni di addestramento militare nel fine settimana nelle foreste e nei campi fuori Kiev. Parlando circa una settimana dopo lo scoppio dei combattimenti, Bilak ha detto che i Wolverines stavano conducendo pattuglie notturne per mantenere l’ordine e catturare il personale russo.
“Alba Rossa” aka “Red Dawn” (originariamente titolato Ten Soldiers) è uscito nel 1984 diretto da John Milius (Un mercoledì da leoni) con una sceneggiatura di Kevin Reynolds e dello stesso Milius, i due avevano già collaborato a Conan il barbaro. Nel cast una serie di giovani star degli anni ottanta tra cui Charlie Sheen, la Lea Thompson di Ritorno al futuro e Howard il papero, C. Thomas Howell che un paio d’anni dopo sarà braccato da Rutger Hauer in The Hitcher – La lunga strada della paura e sarò protagonista di Soul Man, e naturalmente Patrick Swayze e Jennifer Grey che nel 1987 faranno coppia in Dirty Dancing – Balli proibiti. Nonostante le recensioni contrastanti della critica e l’accusa di essere un film eccessivamente violento per un pubblico di adolescenti, “Alba Rossa” si è rivelato un un successo commerciale, incassando 38 milioni di dollari contro un budget di 17 milioni.
Dobbiamo citare per dovere anche il pessimo remake Red Dawn – Alba Rossa del 2012, tra i protagonisti Chris Hemsworth, il Thor dei film Marvel, Josh Hutcherson meglio noto come il Peeta Mellark di Hunger Games e Jeffrey Dean Morgan visto nel ruolo del famigerato Negan nella serie tv The Walking Dead. Il film aggiornato a tempi odierni nelle prime bozze della sceneggiatura vedeva i protagonisti combattere terroristi del Medio Oriente, poi cambiati in produzione con invasori cinesi che in post-produzione sono poi diventati nemici nordcoreani. Il rifacimento dell’allora esordiente Dan Bradley propone una brutta copia dell’originale che si guadagnerà una nomination ai Razzie Awards 2012 come Peggior prequel, remake, rip-off o sequel, ma quell’anno vinse un imbattibile The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
CURIOSITA’ SU “ALBA ROSSA”
- “Red Dawn” era il nome in codice dell’operazione militare in Iraq che ha catturato Saddam Hussein il 13 dicembre 2003. Lo scrittore e regista John Milius ne è stato onorato.
- Il film è entrato nel Guinness dei primati per aver avuto il maggior numero di atti di violenza di qualsiasi film fino a quel momento. Secondo i loro calcoli, si verificano centotrentaquattro atti di violenza all’ora, ovvero 2,23 al minuto.
- Due uomini della CIA sono arrivati sul set, dopo aver ricevuto segnalazioni di carri armati russi nell’area. Sono stati sollevati nel sentire che i carri armati erano solo per un film.
- Lo scrittore e regista John Milius portava con sé sul set una pistola carica.
- Il film è stato bandito dai cinema della Finlandia. Le ragioni del divieto erano l’eccessiva violenza, i disaccordi con la politica estera finlandese e il film considerato “troppo antisovietico”. Il film è stato successivamente distribuito in formato home video.
- La scena dei paracadutisti sovietici che arrivano a Calumet per combattere i Wolverines è un omaggio alla scena dei paracadutisti francesi che arrivano nel film del 1966 La battaglia di Algeri. In entrambi i film, i paracadutisti stanno arrivando per aiutare a reprimere le insurrezioni contro i combattenti per la libertà.
- Homefront, un videogioco scritto da John Milius su un’invasione nordcoreana dell’America, prende molto in prestito dal film Alba Rossa. Un notevole “easter egg” relativo al film è un grande cartellone pubblicitario in uno stadio sportivo scolastico che recita “Go Wolverines!!!”. A sua volta, la trama del remake Red Dawn del 2012 prende molto in prestito da Homefront, incluso l’uso di una minaccia coreana unita, l’uso di ambienti rurali e suburbani per l’azione primaria e la guerra partigiana.
- Nel videogioco Call of Duty: Modern Warfare 2, la campagna di gioco dove i russi invadono gli Stati Uniti è chiamata “Wolverines!”.
- Il cambio di antagonisti nel remake “Red Dawn” del 2012, da cinesi a nordcoreani, fu una scelta commerciale, così da poter contare anche su eventuali incassi dalla Cina. Secondo quanto riferito, cambiare gli antagonisti da cinesi a nordcoreani costò alla produzione meno di 1 milione di dollari. Venne cambiata una sequenza di apertura che riassumeva il retroscena (Il “riscatto” cinese dopo il default statunitense sui prestiti si è trasformato in un’invasione messa in atto dalla Corea del Nord), sono state rimontate due scene ed è stata utilizzata la tecnologia digitale per cambiare i simboli e dialoghi cinesi in coreano.