Alemanno e Squitieri bocciano la Festa del Cinema di Roma?
Rivoluzionata Roma al voto con l’entrata in carica del neo sindaco Gianni Alemanno, si rivoluziona anche la Festa del Cinema di Roma. E c’è anche chi la boccia per come si è presentata nei suoi primi due anni di vita, quando a guidarla era Walter Veltroni. Per Alemanno la Festa dev’essere riservata “ai film italiani,
Rivoluzionata Roma al voto con l’entrata in carica del neo sindaco Gianni Alemanno, si rivoluziona anche la Festa del Cinema di Roma. E c’è anche chi la boccia per come si è presentata nei suoi primi due anni di vita, quando a guidarla era Walter Veltroni. Per Alemanno la Festa dev’essere riservata “ai film italiani, prodotti in Italia, per promuovere la nostra cinematografia, non le star di Hollywood”.
Il regista Pasquale Squitieri intanto ha ricevuto dal sindaco il mandato a rappresentare il comune nella Fondazione Cinema per Roma, e non si risparmia nell’esprimere aspri giudizi sulla mostra. La motivazione è innanzitutto una: l’Italia cinematograficamente produttiva di ieri e la crisi di oggi, per cui non ci sarebbe nulla da “festeggiare”.
“Oggi il cinema italiano neanche esiste più. E dunque cosa festeggiamo? Nicole Kidman o Leonardo Di Caprio?” ha dichiarato il regista. “Quella della Festa di Roma è una brutta storia: Roma è sempre stata la città del cinema e non aveva certo alcun bisogno di Walter Veltroni per ricevere questa investitura. Quando si gira per il mondo, cinema in Italia significa Cinecittà e, quando si parla di mostre del cinema, subito si pensa a Venezia. La Festa di Roma non ha senso perché non viene neanche invitato il meglio del cinema italiano. E restano fuori dalla porta, per esempio, personaggi del calibro di Milena Canonero, tre volte premio Oscar per i costumi.”
Investire sulla produzione, quindi. Si tratta della fine della giovane Festa o di una “rivoluzione”? A voi la parola…
Fonte: Il messaggero