Alice attraverso lo specchio: le recensioni Straniere e Italiane
Le recensioni al film sequel diretto da James Bobin
Ieri sera ho visto Alice attraverso lo specchio e devo dire che mi ha annoiato parecchio. A voi è piaciuto? Oggi leggiamo insieme le recensioni Straniere e Italiane. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 30% di voti positivi. Alice in Wonderland è sul 52%.Alice Through the Looking Glass è diretto da James Bobin e interpretato da Johnny Depp, Mia Wasikowska, Sacha Baron Cohen, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Andrew Scott, Rhys Ifans, Ed Speleers, Frances de la Tour.
Bruce Kirkland – Toronto Sun: Alice, di Alice nel paese delle meraviglie, per me è morta. Alice attraverso lo specchio l’ha uccisa come personaggio valido per un film. Voto: 2/5
Andrew Lapin – NPR: Un business senza un tocco di stravaganza.
James Berardinelli – ReelViews: Visivamente ha i suoi momenti, ma gli sfondi e gli effetti speciali non possono oscurare la delusione derivante da uno script cotto a metà. Voto: 1.5 / 4
Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Il cappellaio matto ha problemi con il papà. Alice ha problemi con la mamma. La Regina Rossa ha problemi con sorella. Ugh. Voto: 1.5 / 4
Maricar Estrella – Fort Worth Star-Telegram / DFW.com: Il regista James Bobin duplica l’impatto visivo ereditato da Tim Burton ma il ritmo sinuoso e la narrazione contorta creano un tea party poco brillante. Voto: 2/5
Stephen Whitty – New York Daily News: Estremamente costoso e stupido, è solo un altro stupido mashup di Hollywood, una fantasia innocente trasformata in un rumoroso aspirante blockbuster. Voto: 1/5
Lindsey Bahr – Associated Press: Le storie di Alice potrebbero essere meravigliose sul grande schermo. Forse è il momento per la Disney di demolire tutto questo e ricominciare. Voto: 1.5 / 4
Dave Calhoun – Time Out: A malapena ti lascia il tempo di pensare. Voto: 3/5
Andrew Barker – Variety: Il problema è la sua mancanza di immaginazione narrativa.
Alonso Duralde – TheWrap: Le immagini sembrano meno confuse, e la trama non è solo una scusa per dare una spada in mano ad un altro personaggio da fiaba, ma è ancora un miscuglio di effetti che tentano di coprire la totale mancanza di personaggi interessanti.
Fulvia Caprara – La Stampa: Fin dagli inizi Depp ha preferito mettere il suo fascino singolare, frutto anche delle origini familiari cherokee, al servizio di storie estreme e di personaggi insoliti, malinconici, emarginati. (…) Ma la domanda resta aperta: quale è il vero Johnny Depp?
Maurizio Porro – Il corriere della sera: La trovata del Tempo star, quindi il possesso della magica Cronosfera che decide il passato, permette al kolossal digitale una fascinazione aggiunta di raffinato design.
Francesco Alò – Il Messaggero: L’animazione al computer da meno fastidio mentre il nuovo personaggio de Il Tempo di Sasha Baron Cohen è geniale nel suo severissimo approccio nonsense alla vita. Johnny Depp torna a recitare senza manierismi insopportabili. Ci mancava. Il suo Cappellaio è il cuore matto di un film gradevolissimo.
Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) l’impressione è quella di una trama non propriamente curata, imbastita per dare sostanza più agli effetti visivi e alle colorazioni dell’ambiente (notevoli) che allo sviluppo di personaggi il più delle volte approssimativi (anche come recitazione). (…) Un discreto film per famiglie, ma nulla di clamoroso.
Paolo D’Agostini – la Repubblica: Spettacolo fastoso per acrobazie tecnologiche. E impronta “burtoniana”, dunque dark, confermata; tanto che non lo si può definire un film per bambini.