Fede Alvarez è pronto a girare un nuovo film di “Alien” a febbraio 2023
L’Alien Romulus di 20th Century Studios diretto da Fede Alvarez è ai nastri di partenza, via alle riprese in Ungheria a febbraio 2023 con Ridley Scott produttore.
10 mesi or sono 20th Century Studios annunciava un nuovo film di Alien con al timone Fede Alvarez, regista del remake horror La Casa e dei thriller Man in the Dark. Alvarez ha proposto a Scott un suo soggetto che aveva scritto diversi anni fa, e il regista dell’Alien originale e dei prequel Prometheus e Covenant, lo ha gradito a tal punto da volerlo produrre personalmente con la sua Scott Free.
Nessun dettaglio è stato rivelato della trama, ma il nuovo “Alien” dovrebbe essere ambientato nel medesimo universo dell’Alien originale e del sequel Aliens, ma la storia sarà una nuova interpretazione del franchise che si svolgerà un altro angolo dell’universo e sarà narrativamente disconnesso dai primi tre film di Alien.
Momentum e 20th Century Studios lo scorso novembre hanno annunciato trattative in corso per il casting dell’attrice e cantante Cailee Spaeny, vista nella serie tv Devs di Alex Garland e nei lungometraggi Pacific Rim – La rivolta, 7 sconosciuti a El Royale e nel reboot Il rito delle streghe. Nel frattempo vedremol’attrice in due pellicole attualmente in post-produzione: Spaeny sarà Priscilla Presley al fianco di Jacob Elordi, che interpreterà Elvis, nel biopic Priscilla di Sofia Coppola; e l’attrice tornerà a collaborare con Alex Garland nel misterioso Civil War, pellicola in cui reciterà con Kirsten Dunst.
Ora il sito ProductionList riporta che Alvarez a concluso la pre-produzione ed è pronto a dare il via alle riprese del film che inizieranno a Budapest, in Ungheria, il 6 febbraio 2023, con Alien: Romulus scelto come titolo di lavorazione.
“Alien: Covenant” di Ridley Scott è stata una delusione, ma la delusione più grande per i fan della saga degli Xenomorfi è stato l’accantonato “Alien” di Neill Blomkamp che avrebbe ignorato l’Alien 3 di David Fincher e l’Alien Resurrection di Jean-Pierre Jeunet e oltre a riavere la Ellen Ripley di Sigourney Weaver, avrebbe riportato anche il Caporale Hicks di Michael Biehn e la “Newt” di Carrie Henn. Il progetto di Blomkamp era un sequel diretto dello spettacolare action con digressione militare “Aliens” di James Cameron la cui tagline dell’epoca dichiarava senza mezzi termini: “Questa volta è guerra”.
L’Alien 5 cancellato di Neill Blomkamp
All’inizio del 2015 il regista Neill Blomkamp pubblica diverse foto sulla sua pagina Instagram che mostravano concept art per un film di Alien a cui avrebbe potuto lavorare. Inclusa nelle illustrazioni ci sono Ripley e Hicks, una nave che somiglia al The Derelict dell’Alien del 1979, e un concept di uno Xenomorfo. In un’intervista del febbraio 2015 il regista dichiara di aver pianificato il sequel di Aliens con Sigourney Weaver nel ruolo principale di Ellen Ripley. Il 18 febbraio 2015, lo stesso Blomkamp ha confermato che il sequel di Aliens sarà il suo prossimo progetto Nel marzo 2015 rivela di aver pianificato più di un sequel del franchise di Alien. Il progetto viene poi accantonato dalla Fox nell’ottobre 2015, in attesa dell’esito del secondo prequel di Ridley Scott, “Alien: Covenant”. Nel gennaio 2017 un fan su Twitter chiede a Blomkamp quante possibilità ci sono che il suo Alien entri in produzione, e il regista risponde laconico “scarse”. Dopo la conferma di Ridley Scott della cancellazione del film di Blomkamp, i fan del franchise hanno lanciato una petizione per aiutare a salvare il film cancellato di Blomkamp. Purtroppo da due anni a questa parte che non ci sono stati ulteriori aggiornamenti e ora l’annuncio del film di Alvarez mette l’ultimo chiodo sulla metaforica bara dell’Alien di Blomkamp.
L’Alien 5 di Walter Hill
A giugno 2020, Sigourney Weaver in un’intervista con Empire, rivela di aver letto un copione per un quinto Alien scritto nientemeno che da Walter Hill (I guerrieri della notte). Weaver nell’intervista ha rivelato che Hill, produttore dell’originale Alien, le ha inviato un trattamento di 50 pagine dopo che la cancellazione dell’Alien di Neill Blomkamp, ma l’attrice pur entusiasta del trattamento di Hill all’epoca era scettica che il progetto potesse avere una qualche speranza di entrare in sviluppo.
Non lo so. Ridley è andato in un’altra direzione. Forse Ripley ha fatto la sua parte. Merita un periodo di riposo.
Nel medesimo periodo lo stesso Hill confermava le parole si Weaver al sito AVPGalaxy.
Sigourney, come ha fatto fin dall’inizio, è troppo modesta per la sua comprovata capacità di realizzare l’idea – che è quella di raccontare una storia che fa una paura del diavolo, prende a calci in culo un nuovo Xenomorfo e conduce ad un meditazione sull’universo del franchise Alien e sul destino del personaggio del tenente Ellen Ripley.
Sulla prima pagina del trattamento si leggono la tagline iconica “Nello spazio nessuno può sentirti urlare” dell’Alien originale seguita dalla nuova: “Nello spazio nessuno può sentirti sognare”, forse un riferimento all’ipersonno. Poi seguono due citazioni, una di Edgar Allan Poe, “Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno” e una seconda del generale William Tecumseh Sherman, “La guerra è l’inferno”, che richiama un paio delle tagline dell’Aliens di Cameron: “Questa volta è guerra” e “Da qualche parte nello spazio più profondo, si sta scatenando l’inferno…”.