Alvin Superstar: Recensione in Anteprima
Alvin Superstar (Alvin and the Chipmunks, Usa, 2007) di Tim Hill; con Jason Lee, David Cross, Cameron Richardson, Jane Lynch.Dave Seville scrive musica, o almeno ci prova… Si ostina a voler fare l’autore, a comporre canzoni, che però mai nessuno per sua sfortuna accetterà di cantare. Neanche una casa di produzione approva i suoi lavori,
Alvin Superstar (Alvin and the Chipmunks, Usa, 2007) di Tim Hill; con Jason Lee, David Cross, Cameron Richardson, Jane Lynch.
Dave Seville scrive musica, o almeno ci prova…
Si ostina a voler fare l’autore, a comporre canzoni, che però mai nessuno per sua sfortuna accetterà di cantare.
Neanche una casa di produzione approva i suoi lavori, chiudendogli sempre la porta in faccia, buttandolo così sul lastrico e convincendolo indirettamente ad abbandonare il sogno di raggiungere il successo professionale.
Fino a quando non si ritrova in casa tre scoiattoli del tutto particolari…
Alvin, Theodore e Simon non solo sono tre scoiattoli parlanti, ma cantano anche, e addirittura in maniera sublime, con una serie di irresistibili falsetti.
Dave intuisce le loro potenzialità e li lancia nel mondo della musica, sbancando in tutto il mondo.
Peccato che un avido produttore cerchi di mettergli il bastone tra le ruote, mettendo a serio rischio l’amiciza nata tra lui e i tre chipmunks che, guai combinati a parte, sono riusciti a far breccia nel suo duro e testardo cuore…
Nato da un capolavoro animato che ha letteralmente cresciuto intere generazioni, tra le quali la mia, questa trasposizione cinematografica supera totalmente ogni più rosea aspettativa, giustificando in parte il clamorso successo americano, dove il film si appresta a superare i 200 milioni di dollari.
Tim Hill costruisce una perfetta pellicola per famiglie, adatta ai piccoli ma anche a tutti quei grandi che conoscono Alvin, Simon e Theodore dall’infanzia, quando riuscivano a cantare e a ballare davanti la tv grazie a quei tre matti scoiattolini.
Le voci in falsetto dei tre piccoli protagonisti riportano alla memoria lontani ricordi, infarciti da canzoni pop rielaborate in maniera a dir poco spassosa, e da una serie di gag infantili ma convincenti.
I tre scoiattolini, Simon su tutti, sono praticamente adorabili, e molto meno irritanti del cartone, grazie ad un’animazione computerizzata che mette in risalto gli occhioni sognanti e dolci e le guanciotte paffute, aiutate da battute caramellose che poi dette con quella vocina irresistibile finiscono per dar vita ad un cocktail perfetto.
L’animazione dei tre scoiattolini segue quella del gatto Garfield, facilitata dal non dover essere credibile per forza, diventando assolutamente compatibile con la recitazione degli attori in carne ed ossa.
L’inizio, e tutta la prima parte, è scoppiettante e divertente, per un proseguimento centrale che invece stanca, ripetendosi in maniera eccessiva, per quella che resta comunque una sceneggiatura discreta, senza tante aspettative, capace alla fine di piacere, e non poco, ai più piccoli.
Già cult la scena di Alvin che si lava dentro la lavastoviglie cantando Dont’ Cha, oltre a quella dove i tre cantano Only you, il film è con mia incredibile sorpresa assolutamente promosso, per 90 minuti di spensieratezza e d’infanzia ritrovata.
L’importanza data all’amicizia e al concetto di famiglia, infarcite di gag più o meno divertenti, rendono il film assolutamente indicato per i più piccoli, mio nipote di 7 anni ha riso tutto il tempo, ma anche per tutti quei genitori non troppo cresciuti che hanno intenzione di staccare la spina per una serata, tornando ai tempi in cui da bimbi cantavano in falsetto e ballavano con tre matti scoiattolini, richiamati dal loro ‘duro’ padroncino, al grido di “Alviiiiiiiiiiiin“…
Voto Federico:6,5