Stasera in tv: “American Sniper” su Rete 4
Rete 4 stasera propone “American Sniper”, biopic del 2014 di Clint Eastwood con Bradley Cooper, Sienna Miller, Luke Grimes, Kyle Gallner e Sam Jaeger.
Cast e personaggi
Bradley Cooper: Chris Kyle
Sienna Miller: Taya Renae Kyle
Luke Grimes: Marc Alan Lee
Jake McDorman: “Bombarda”
Kyle Gallner: Winston
Sam Jaeger: capitano Martens
Cory Hardrict: “D” Dandridge
Navid Negahban: sceicco Al-Obeidi
Brian Hallisay: capitano Gillespie
Eric Close: agente DIA Snead
Eric Ladin: Squirrel
Keir O’Donnell: Jeff Kyle
Jonathan Groff: reduce Mads
Luis Jose Lopez: Sanchez
Max Charles: Colton Kyle
Doppiatori italiani
Christian Iansante: Chris Kyle
Selvaggia Quattrini: Taya Renae Kyle
Edoardo Stoppacciaro: Marc Alan Lee
Nanni Baldini: “D” Dandridge
Raffaele Carpentieri: Sanchez
Andrea Mete: “Bombarda”
Stefano Broccoletti: reduce Mads
La trama
Chris Kyle, U.S. Navy SEAL, viene inviato in Iraq con una missione precisa: proteggere i suoi commilitoni. La sua massima precisione salva innumerevoli vite sul campo di battaglie e mentre i racconti del suo grande coraggio si diffondono, viene soprannominato “Leggenda”. Nel frattempo cresce la sua reputazione anche dietro le file nemiche, e viene messa una taglia sulla sua testa diventando il bersaglio primario per gli insorti. Allo stesso tempo, combatte un’altra battaglia in casa propria nel tentativo di essere sia un buon marito che un buon padre, pur trovandosi dall’altra parte del mondo. Nonostante il pericolo e l’altissimo prezzo che dovrà pagare la sua famiglia, la rischiosa missione in Iraq di Chris dura quattro anni, incarnando il motto dei SEAL, “che nessun uomo venga lasciato indietro”. Una volta tornato a casa dalla moglie, Taya Renae Kyle (Sienna Miller), e dai figli, Chris scopre che ciò che non riesce proprio a lasciarsi alle spalle è la guerra.
Il nostro commento
L’errore più grande che si potrebbe fare con American Sniper sarebbe approcciarlo con una qualsivoglia visione politicizzata, quindi se ciò non fosse possibile se ne sconsiglia la visione. Per chi invece riuscisse a mantenere una certa distanza, il dramma biografico di Clint Eastwood si rivelerà un film asciutto, mai enfatico e dalla regia impeccabile, nobilitato da un protagonista talentuoso, un Bradley Cooper calato perfettamente nel ruolo che ci regala una performance contenuta e credibile, capace di regalare alla messinscena un surplus di realismo.
Curiosità
- “American Sniper” è stato candidato a 6 Premi Oscar vincendo una statuetta per il Miglior montaggio sonoro.
- Al fine di irrobustirsi e acquisire oltre 18 kg. Bradley Cooper ha consumato circa 8.000 calorie al giorno raggiungendo quasi il doppio del suo normale peso corporeo.
- Bradley Cooper si è addestrato con il cecchino dei Navy SEAL Kevin lacZ, che ha servito con Kyle. è stato consulente per il film e nel film interpreta se stesso.
- Il vero Chris Kyle ha detto una volta che se c’era un regista che avrebbe fatto un film su di lui, poteva solo essere Clint Eastwood e nessun altro.
- Bradley Cooper aveva inizialmente acquisito i diritti con l’idea di produrre il film lasciando che fosse Chris Pratt ad interpretarlo, ma cambiò idea.
- Con l’eccezione di due settimane di riprese in Marocco per scene in esterni in Iraq, il film è stato girato interamente in California.
- Mentre il vero Chris Kyle poteva colpire un bersaglio a 1920 metri, Bradley Cooper non ha superato i 600 metri.
- Il vero Chris Kyle in realtà aveva tutte le intenzioni di arruolarsi nei Marines. Tuttavia quando si è recato all’ufficio di reclutamento militare, dove i reclutatori provenienti da tutti i rami militari avevano uffici, il reclutatore dei Marine era fuori a pranzo e al reclutatore della Marina è capitato di vedere Kyle, così lo ha invitato a parlare della Marina e di quello che aveva da offrire.
- Bradley Cooper ha sostenuto che la sua unica esperienza con le armi da fuoco prima di prepararsi per questo film è stata da bambino in un campo estivo. Per i film precedenti aveva ricevuto solo istruzioni su come tenere e scaricare un fucile caricato con munizioni a salve. Tutte le sue lezioni di tiro per questo film sono state con proiettili veri.
- Durante il tempo in cui Steven Spielberg era designato a dirigere questo film, il regista ha contribuito con una serie di idee per aiutare la narrazione, in particolare l’aggiunta di un cecchino nemico rivale. A causa di questi cambiamenti, lo script di Spielberg raggiunse quasi 160 pagine, a quel punto Spielberg ha ritenuto che non poteva più portare la sua visione del film sul grande schermo, così ha abbandonato il 5 agosto 2013 e meno di tre settimane più tardi, il 21 agosto, Clint Eastwood è stato annunciato come nuovo regista
- L’arma principale di Kyle è il formidabile McMillan TAC-338A con proiettili calibro 338.
- Il logo del fumetto “The Punisher” viene visto a più riprese durante tutto il film.
- Clint Eastwood appare come comparsa all’inizio del film, lo si può vedere entrare nella chiesa dove Chris ruba la sua Bibbia
- Bradley Cooper ha parlato un sola volta con Chris Kyle al telefono, solo un paio di settimane prima della sua tragica morte. Dopo la morte di Kyle, Cooper ha dedicato otto mesi per portare Chris di nuovo in vita e per onorare la famiglia Kyle. Cooper deve aver fatto un ottimo lavoro poiché i Navy SEALs che avevano conosciuto Kyle e si sono addestrati con lui hanno detto che sentivano la presenza di Chris quando interagivano con Cooper.
- Il vero Chris Kyle è stato ucciso il 2 febbraio 2013 in un poligono di tiro durante il tentativo di aiutare un veterano afflitto da problemi psichiatrici tra cui “Disturbo post traumatico da stress”.
- Durante i titoli di coda in cui viene mostrato il vero funerale di Chris Kyle, si può vedere la bara di Kyle coperta con numerosi Tridenti SEAL (soprannominati ‘The Budweiser’). E’ tradizione SEAL lasciare il proprio distintivo nella bara di un compagno caduto.
- Il padre di Chris Kyle ha personalmente detto a Clint Eastwood e Bradley Cooper che avrebbe “scatenato l’inferno” se avessero mancato di rispetto alla memoria di suo figlio. Ha anche detto che Eastwood e Cooper erano “uomini di cui potersi fidare”.
- Nella scena durante l’ultima missione di Kyle, un elicottero d’attacco Cobra spara un missile contro gli insorti che avevano invaso l’edificio in cui erano asserragliati soldati americani. Secondo l’autobiografia di Kyle, il pilota dell’elicottero non ha mai saputo che c’erano SEALs su quel tetto dell’edificio e ha cominciato a sparare sul tetto su quelli che il pilota pensava fossero insorti. Kyle vide l’elicottero puntare per fare fuoco sulla loro posizione e tempestivamente lui e i suoi compagni utilizzarono dei pannelli per segnalare la loro posizione. I pannelli sono sezioni di tessuto riflettenti per avvertire forze amiche onde evitare fuoco amico accidentale. Il pilota vide il segnale all’ultimo secondo e non sparò. L’unità di Kyle sarebbe stato uccisa se Kyle non avesse visto l’elicottero in procinto di attaccare.
- Nonostante ciò che si vede nel film Chris Kyle in realtà non ha mai ucciso un bambino. Nella sua autobiografia Chris Kyle racconta di un bambino che i combattenti avevano mandato in fondo ad una strada a recuperare un RPG. “Avevo la visuale pulita”, scrive Kyle, “ma non ho fatto fuoco. Non avevo intenzione di uccidere un bambino, innocente o no”.
- La vera Taya Kyle, la vedova di Chris, non crede che il marine Eddie Ray Routh abbia ucciso Chris Kyle a causa di problemi psichiatrici. Lei pensa che è ciò che “gli altri vogliono credere” e respinge in toto questa ipotesi come movente dell’omicidio del marito.
- E’ stato rivelato nel processo per omicidio di Eddie Ray Routh che Chris Kyle è stato colpito alla schiena da sei colpi di pistola che hanno inflitto ferite mortali colpendo l’aorta e la colonna vertebrale. Dopo l’omicidio Routh ha abbandonato la scena a bordo del camioncino di Kyle.
- Il primo bersaglio a lungo raggio colpito e ucciso da Chris Kyle era una donna che era in procinto di lanciare una granata. Non era, come rappresentato nel film, un bambino e poi sua madre. Quando gli è stato chiesto di questo episodio, Kyle ha risposto: “La donna era già morta. Stavo solo facendo in modo che lei non si portasse dietro nessun Marine”.
- “American Sniper” è uscito un mese prima del processo di Eddie Ray Routh per l’omicidio di Chris Kyle. Routh si è dichiarato non colpevole per infermità mentale. Il 24 febbraio 2015 Routh è stato riconosciuto colpevole di omicidio con la giuria del Texas che ha respinto la sua difesa basata sull’infermità mentale. Routh è stato condannato all’ergastolo senza condizionale con l’accusa che ha scelto di non perseguire la pena di morte.
- Anche se la sceneggiatura è accreditata come un adattamento dal libro di Kyle, lo sceneggiatore Jason Hall sostiene che ha cominciato a fare ricerche per la sceneggiatura e incontrare Chris Kyle prima che il libro venisse completato e pubblicato, ed ha continuato a intervistare la vedova di Kyle su ulteriori dettagli dopo la sua morte.
- “American Sniper” costato 58 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 547.
La colonna sonora
- Non esiste un vero e proprio credito per le musiche di “American Sniper”. Clint Eastwood che ha composto le partiture per la maggior parte dei suoi film a partire da Mystic River è accreditato come compositore di “Taya’s Theme”. Joseph DeBeasi è accreditato come montatore delle musiche e compositore di musica addizionale.
- Il film include il brano “Someone Like You” di Van Morrison che si può ascoltare durante la scena del matrimonio
- Al funerale di Chris Kyle sembra che il musicista country Randy Travis abbia eseguito “Amazing Grace”. Bozze precedenti della sceneggiatura includevano questo particolare durante il funerale, ma nel copione finale il brano è stato sostituito con “The Funeral” di Ennio Morricone, pezzo originariamente composto per lo spaghetti western Il ritorno di Ringo (1965).
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