Andy Vajna, è morto il produttore di Rambo, Evita e Terminator
Dopo una lunga malattia si è spento il 74enne Andy Vajna.
Si è spento all’età di 74 anni Andy Vajna, celebre produttore ungherese nonché padre di tanti titoli di punta anni ’80 e ’90. Fuggito dall’Ungheria all’età di appena 12 anni, Vajna ha spaziato tra Stati Uniti e Hong Kong, lavorando in uno studio fotografico, una catena di cinema e persino un negozio di parrucche, prima di fondare la Carolco Pictures con Mario Kassar nel 1976. Gli Esecutori di Maurizio Lucidi, con Roger Moore nel cast, il suo primo progetto, fino a quel 1980 che cambiò la vita di Vajna, quando spese 383.000 dollari per i diritti di opzione del romanzo First Blood, di David Morrell. Nacque Rambo con Sly Stallone, nel 1982 costato 14 milioni di dollari e in grado di incassarne 125 in tutto il mondo.
Successivamente arrivarono Rambo II (300 milioni di dollari incassati in tutto il mondo), Fuga per la vittoria, Le montagne della luna, Angel Heart con Bob De Niro, Danko, Atto di Forza, Rambo 3, Creatura degli abissi e Johnny il bello. Nel 1982 Vajna fu tra i fondatori, e poi presidente, dell’American Film Marketing Association, mentre nel 1989, dopo aver lasciato la Carolco, diede vita alla sua Cinergi Pictures. Il successo proseguì anche negli anni ’90, con titoli come Rischio totale, Air America, La lettera scarlatta, Tombstone, Mato Grosso, Die Hard – Duri a morire, Nixon – Gli intrighi del Potere e il musical Evita, ma anche alcune cocenti delusioni come Mezzo professore tra i marines, Dredd e Deep Rising, che lo costrinse a chiudere la società nel 1998. Anche la Carolco, che produsse Terminator 2 senza Vajna, fallì miseramente a causa dei flop di Showgirl e Corsari, chiudendo nel 1995. A quel punto Vajna e Kassar si ritrovarono nel 2003 per formare la C-2 Pictures, con cui produssero Terminator 3, seguito nel 2009 da Terminator Salvation. Tra le sue ultimissime produzioni, In fuga per la libertà, Le spie e il deludente Basic Instinct 2.
Nel 2011 nominato commissario governativo per l’industria cinematografica ungherese dal primo ministro ungherese Victor Orban, nazionalista di destra a lui molto vicino, Vajna ha supervisionato la ripresa del business cinematografico locale, raddoppiando la spesa governativa della produzione cinematografica nel Paese da $ 144 milioni a $ 260 milioni in 3 anni. Tra i risultati più eloquenti, l’Oscar a Il Figlio di Saul.
“Addio al più grande produttore cinematografico ungherese. Hasta la vista, Andy! Grazie per tutto, amico mio!“, ha scritto Orban sulla sua pagina Facebook. Arnold Schwarzenegger, spesso protagonista dei suoi film, l’ha invece così ricordato su Twitter: “Andy Vajna era un caro amico e una forza rivoluzionaria a Hollywood, ha dimostrato che non hai bisogno degli studios per realizzare film enormi come Terminator 2 o Total Recall. Ed era uno degli uomini più generosi in circolazione, mi mancherà, i miei pensieri sono con la sua famiglia“.
Andy Vajna was a dear friend and a revolutionary force in Hollywood. He proved that you don’t need studios to make huge movies like Terminator 2 or Total Recall. He had a huge heart, and he was one of the most generous guys around. I’ll miss him. My thoughts are with his family.
— Arnold (@Schwarzenegger) 20 gennaio 2019
Fonte: HollywoodReporter