Annabelle 2: Creation – Recensione in Anteprima
Annabelle 2 è il miglior capitolo dell’Universo The Conjuring dopo il primo l’Evocazione diretto da James Wan.
Neanche James Wan, probabilmente, avrebbe mai potuto immaginare nel lontano 2013 di aver dato vita ad un redditizio ‘Universo’ horror attraverso un semplice titolo. The Conjuring – l’Evocazione incassò inaspettatamente talmente tanti dollari (318 milioni worldwide) dall’andare immediatamente incontro ad un sequel e ad uno spin-off, Annabelle, così mediocre eppure così clamorosamente ricco. Costato 6.5 milioni di dollari, l’horror diretto da John R. Leonetti ne ha incassati nel 2014 ben 256,873,813, garantendosi un prequel ed un ulteriore spin-off, The Nun, in uscita in sala nel 2018, oltre al 3° episodio dell’Evocazione.
Per arrivare fino alle origini della celebre bambola posseduta dal demonio con questo Annabelle 2, Peter Safran e James Wan si sono sapientemente affidati ad un regista lo scorso anno più che apprezzato all’esordio con Lights Out – Terrore nel buio: David F. Sandberg, non a caso anche all’epoca prodotto da Wan ed ora nuovamente affiancato da alcuni professionisti (la scenografa Jennifer Spence ed il montatore Michel Aller) con cui aveva già lavorato al debutto. Sandberg, svedese di 36 anni, era chiamato a ridare vita ad un’iconica bambola nel 2014 malamente sfruttata, box office escluso, e a ribadire tutte quelle potenzialità horror esplicitate con il ben accolto Lights Out. Missione compiuta.
Annabelle 2 è un prequel a tutti gli effetti, raccontando la nascita della bambola e la genesi della sua possessione. Sconvolti dalla tragica morte della loro amata figlia, un produttore di bambole e la sua malata moglie accolgono nella loro splendida dimora una giovane suora e alcune ragazze in arrivo da un orfanotrofio distrutto. Tutto procede inizialmente per il meglio, fino a quando strane apparizioni e inspiegabili situazioni non sconvolgono l’apparente quiete casalinga. Perché Annabelle è in cerca di un’anima da possedere.
Non ha timore di farsi attendere, Sandberg, qui alla regia di un horror che si prende tutto il suo tempo per maturare ed evolvere, seminando ansia e terrore con sapiente capacità. Annabelle, cosa ormai risaputa, non si muove mai di fronte a chi la osserva (a differenza della celebre bambola assassina). Inanimata eppure diabolica, perché puro e semplice corpo, strumento di perfidia posseduto da un diavolo a cui il regista da’ risalto, lasciando la bambola dagli occhioni azzurri e le trecce rosse quasi ai margini. Ed è qui che Creation si fa vincente, perché Sandberg spazia con la fantasia inventando gustosi stratagemmi che giustifichino e dimostrino gli spostamenti ‘fisici’ della bambola, letteralmente manovrata da un demone. Il genere spiritico, così esageratamente abusato negli ultimi anni, viene rianimato da una mano che distribuisce spaventi tra angusti stanzini e bui corridoi, all’interno di una casa che cela segreti anfratti, croci capovolte e terribili verità passate. Il buio, come in Lights Out, la fa da padrone, mentre il male prende forza alimentando apprizioni e terrore, ma limitando il numero dei morti.
Trovato un degno aggancio finale con il primo Annabelle, Sandberg riesce a fare altrettanto persino con l’annunciato The Nun, 2° spin-off interamente dedicato alla suora posseduta de l’Evocazione 2, abbracciando completamente l’intero e attuale Universo The Conjuring. Che siano semplici lenzuola, un pozzo o inquietanti spaventapasseri, il regista svedese sfrutta abilmente quel che ha tra le mani, evitando facili soluzioni orrorifiche e inutili bagni di sangue. Probabilmente esageratamente lungo, e con la classica sfilza di personaggi vuoti come la ceramica e al loro solito riempitivi, Annabelle 2 replica quanto fatto lo scorso anno da Ouija 2, altro prequel nettamente superiore allo spento capitolo originale.
[rating title=”Voto di Federico” value=”7″ layout=”left”]
Annabelle 2: Creation (horror, 2017, Usa) di David F. Sandberg; con Alicia Vela-Bailey, Miranda Otto, Stephanie Sigman, Anthony LaPaglia, Talitha Bateman, Lotta Losten, Lulu Wilson, Adam Bartley, Philippa Coulthard, Grace Fulton, Samara Lee – uscita giovedì 3 agosto 2017.