E’ morto Antonio Sabato Sr., attore in Fuga dal Bronx e Grand Prix
Blogo ricorda l’attore Antonio Sabato Sr. scomparso a 77 anni, uno dei protagonisti del periodo d’oro dei western e polizieschi all’italiana.
E’ scomparso Antonio Sabáto Sr., l’attore apparso in diversi polizieschi, western e film d’azione italiani degli anni settanta e ottanta è morto per complicazioni da Covid-19 all’età di 77 anni. A dare la notizia il figlio, l’attore Antonio Sabato Jr., che in precedenza aveva rivelato che il padre era stato ricoverato in ospedale lo scorso 4 gennaio.
Antonio Sabato Sr. nasce in Italia, a Montelepre un comune del palermitano il 2 aprile del 1943. Dopo aver intrapreso lavori manuali che lo temprarono caratterialmente, Sabato Sr. si trasferisce a Palermo dove inizia a farsi conoscere distribuendo sue foto ad agenti dello spettacolo. L’esordio sul grande schermo arriva nel 1966 con un piccolo ruolo nel dramma italiano Lo scandalo con Philippe Leroy, ruolo descritto dallo stesso Sabato Sr. come un “battesimo”. Lo stesso anno appare nell’acclamato dramma sportivo Grand Prix di John Frankenheimer al fianco di James Garner e Yves Montand; nel film vincitore di 3 premi Oscar (Miglior montaggio, sonoro e montaggio sonoro) Sabato Sr. interpreta l’arrogante pilota italiano della scuderia Ferrari Nino Barlini, ruolo che gli varrà una nomination ai Golden Globes come miglior attore emergente.
Il nome di Sabato Sr. è associato spesso ai generi cinematografici del western e del poliziesco e in Italia partecipa a circa 40 pellicole di genere tra cui gli spaghetti-western Odio per odio (1967), I tre che sconvolsero il West (1968), I senza Dio (1972) e Tutti fratelli nel west… per parte di padre (1972) e diversi polizieschi all’italiana come Milano rovente (1973) di Umberto Lenzi, …a tutte le auto della polizia… (1975) dove recita al fianco di Enrico Maria Salerno, Poliziotti violenti (1976) con Henry Silva, I violenti di Roma bene (1976) e Ritornano quelli della calibro 38 (1977).
Antonio Sabato Sr. sui polizieschi all’italiana: Questi film hanno aumentato moltissimo la mia notorietà e rimangono delle colonne portanti del cinema degli anni ’70, tant’è che vengono considerati fonti d’ispirazione per autori internazionali; primo su tutti Quentin Tarantino. Anni fa ho avuto diversi contatti con Tarantino qui negli USA. Lui è molto generoso nelle valutazioni professionali che mi rivolge, e gliene sono grato. Quel tipo di cinema, anche se lontano dalle grandi produzioni e dal grande “impegno”, rifletteva l’Italia di quegli anni, che, guarda caso, è perfettamente sovrapponibile alla società americana, visti i consensi nelle riproposizioni tarantiniane, Fu un periodo d’oro, con un incanto che non credo tornerà mai.
Sabato Sr. tra la fine degli settanta e i primi anni ottanta reciterà anche in due film con protagonista il cantante napoletano Mario Merola, è il malavitoso Vito Santoro in Napoli… la camorra sfida, la città risponde (1979) e appare anche La tua vita per mio figlio (1980) nei panni di un amico di famiglia che s’immola per salvare il figlio di Merola.
Altri crediti di Sabato Sr. includono il dramma biografico La monaca di Monza (1969), la commedia Quando gli uomini armarono la clava e… con le donne fecero din-don (1971), il thriller Sette orchidee macchiate di rosso (1972), l’avventura fantascientifica La guerra dei robot (1978), l’action post-apocalittico Fuga dal Bronx (1983) di Enzo G. Castellari che trae ispirazione dai cult 1997: Fuga da New York e I guerrieri della notte e il film d’azione Thunder (1983) ispirato al Rambo con Stallone, ma con protagonista non un reduce del Vietnam, ma un agguerrito nativo americano.
Sabato Sr. risiedeva negli Stati Uniti, a Los Angeles, dal 1984 e gli ultimi ruoli interpretati dall’attore lo hanno visto al fianco del figlio Antonio Sabato Jr. nel thriller d’azione High Voltage del 1997 e nel ruolo di Don Damiano in sette episodi della soap Beautiful.