Asia Argento davanti e dietro lo schermo: aspettando Dracula 3D
Aspettando il Dracula 3D di Dario Argento diamo uno sguardo a Lucy e Asia Argento, davanti e dietro lo schermo, anche nell’estratto dell’intervista di Vanity Fair
Con uno sguardo nostalgico al Profondo Rosso passato sul piccolo schermo, e uno inorridito al Dracula 3D già recensito (e stroncato) a Cannes, è inevitabile aspettare i commenti di chi lo vedrà nelle sale italiane solo dal 22 novembre, interrogandosi sulla parabolica spirale della paura cinematografica di Dario Argento, finita (sprofondata) in Transilvania con un rilettura del Dracula di Bram Stoker.
Stessa cosa per Asia Argento, figlia d’arte e orrori di papà, davanti e dietro la macchina da presa, anche nel Dracula 3D, dove ‘recita’ nelle vesti di una Lucy da paletto, che abbiamo già visto prendere fuoco davanti al Van Helsing, interpretato da un Rutger Hauer abituato a vedere cose che noi umani non potremmo mai immaginare, nella scena inedita (anche dopo il salto) e nel video musicale ‘Kiss Me Dracula‘ di Claudio Simonetti, che rischia di restarci nel cuore come Kiss mi Licia di Francesca Cristina D’Avena.
Un’attrice, regista, madre, moglie e donna appagata, che ha restaurato vita privata e sociale, cancellato tatuaggi, superando i tempi dell’amore tormentato con Morgan e della contesa legale per la figlia Anna Lou, anche se questo torna a galla in ogni occasione buona per sbirciare davanti e dietro lo schermo, come l’uscita di un film per lei e un secondo figlio aspettato da lui, dalla ex concorrente 21enne di X Factor, anche sulle pagine di Vanity Fair, che le dedica la copertina del numero in edicola da mercoledì 21 novembre, e l’intervista che potete sbirciare dopo il salto.
Tra poco Anna Lou avrà una sorellina. L’ha preparata a quest’idea?
«Ho lasciato che lo facesse suo padre. Ma mi sembra molto felice, tranquilla… Anna sta vivendo la stessa situazione che sto vivendo io, che ho avuto una sorella “extra” da parte di padre e una da parte di madre. Sorelle e non sorellastre, parola odiosa che non ho mai sopportato».
A volte, però, le famiglie allargate sono moltiplicatori di tensioni.
«Lo so. Ci sono matrigne e patrigni che non amano allo stesso modo i figli non loro, e in quei casi può essere difficilissimo andare avanti. Le tensioni ci sono se, di fronte a questi cambiamenti, ci si pone con pensieri negativi, gelosie, ripicche, prevaricazioni. Amo mio marito Michele anche perché ha saputo inserirsi nella mia vita con Anna in maniera delicata senza cercare di prendere il posto di Morgan».
Jessica ha solo 21 anni: crede che saprà cavarsela?
«Ne sono sicura. L’ho conosciuta e mi piace perché è dolce e carina. La giovane età non c’entra niente: si sente pronta a diventare madre e tutto andrà bene».
In passato, lei ha accusato Morgan di essere poco adatto alla paternità.
«Non lo nego, ma proprio per questo penso che per lui sia un’occasione meravigliosa. È una seconda chance che la vita gli sta dando per diventare un padre migliore. Lo scriva, mi raccomando, ci tengo e me lo auguro con tutto il cuore».
Non tutte le donne sarebbero così zen nel commentare la nuova paternità di un loro ex.
«Insomma, se una donna è ancora innamorata, certo che può essere una prova dolorosa da affrontare. Ma se, come nel nostro caso, è passato tempo e le rispettive vite hanno preso un altro corso, allora non si può far altro che accogliere e amare. I bambini portano nuova forza e nuovi progetti e, anche nella famiglia più strampalata, più ce ne sono meglio è».