Attacco al Potere – Olympus has Fallen: Recensione in Anteprima
Dei terroristi della Corea del Nord assaltano la Casa Bianca, prendendo in ostaggio il Presidente degli Stati Uniti d’America. Solo un uomo potrà salvarlo…
Prendete John McClane, Rambo, Martin Riggs, Jack Bauer e una qualsiasi produzione Asylum, estraete da un bussolotto una serie di nomi di divi hollywoodiani pronti a recitare qualsiasi cosa se ben remunerati, abbindolate un regista che ha indovinato un solo film in vita sua, trovate 80 milioni di dollari, e avrete il vostro action movie pronto a far esplodere la Casa Bianca.
Se la Fox avesse letto lo script di Olympus has Fallen, banalmente diventato Attacco al Potere per i cinema nostrani, avrebbe probabilmente abbandonato l’idea russa per il quinto Die Hard della sua Storia, spedendo Bruce Willis a Washington D.C. Peccato che tutto ciò non sia avvenuto, lasciando l’arduo compito alla Millennium Films, ovvero colei che ha reso possibile il clamoroso ed amato omaggio agli anni 80 duri e puri de I Mercenari. Proprio di 80’s, anche in questo caso, è obbligatorio parlare, visto e considerato che sia il regista Antoine Fuqua che gli sceneggiatori Katrin Benedikt e Creighton Rothenberger si sono palesemente affidati a quel tipo di action, spaccone, eccessivo, totalmente insensato, condito da battute fulminanti, mitragliate, esplosioni, complotti e smorfie del suo leader un tempo indiscusso, Sylvester Stallone. Senza però riuscire a replicarne l’essenza.
Qui, anche a causa dell’età, non abbiamo super Sly bensì un attore che dai tempi di 300 cerca disperatamente una collocazione precisa in quel di Hollywood, senza riuscire a trovarla. Parliamo di Gerard Butler, nei doppi panni di produttore-protagonista e quasi parodistico nell’imitare le celebri e leggendarie ‘smorfie’ dell’indimenticato Rocky, per poi scimmiottare il più classico dei Bruce Willis in salsa ‘Yippie ki-yay’. Un ibrido di muscoli ed ormoni, in sostanza, da dover sbattere in faccia ai cattivissimi di turno. Ovvero i coreani. La Corea del Nord è infatti la ‘nuova Russia’. Sono loro il male, rappresentando il pericolo nucleare e la stabilità della pace nel mondo, tanto da permettersi di assaltare la Casa Bianca, prendere in ostaggio il Presidente degli Stati Uniti d’America e minacciare l’intero Paese con le ‘proprie’ testate. Solo un uomo, ovviamente, potrà salvare l’Universo a noi conosciuto dall’esplosione. Gerard Butler, per l’appunto. Uno contro tutti.
Spesi non si sa quanti soldi per poter ingaggiare tanti attori di grido, ad Antoine Fuqua deve essere rimasto decisamente poco in tasca, a giudicare dalla scena clou dell’intera pellicola, che vede arrivare via aerea il mastodontico attacco al potere del titolo. Tra esplosioni comiche e crolli d’obelisco da mani nei capelli, Olympus has Fallen oscilla pericolosamente per 13 minuti circa sul crinale del più banale dei Cicli Alta Tensione estivi targati Mediaset, per poi parodizzare l’action propagandistico di Michael Bay, tra bandiere a stelle e strisce trivellate di colpi ed altre gettate tra le fiamme dell’inferno da parte dei maligni e pericolosi terroristi.
Trascinandosi anche con divertimento lungo le stanze distrutte del Palazzo del potere più sicuro al mondo, Olympus has Fallen ha sicuramente il pregio di omaggiare quel tipo di cinema tutto muscoli da tempo archiviato, ma anche se non soprattutto il difetto di aver confezionato un prodotto indifendibile sotto tanti, troppi punti di vista. Di scrittura, con un ‘fuck’ da sbandierare ad ogni occasione buona in cui agli sceneggiatori non veniva in mente la battuta giusta; di regia, con scene d’azione troppo caotiche ed altre ‘esplosive’ quasi ridicole nel poter anche solo lontanamente sembrare credibili; di recitazione, con un Butler mono espressivo affiancato da un Aaron Eckhart eccessivamente grintoso per fare il Presidente degli Stati Uniti d’America e da un Morgan Freeman a due marce rispetto alla media della sua filmografia; di coerenza, con l’intero ‘assalto’ alla Casa Bianca un po’ troppo semplicistico e soprattutto comico nel suo proseguo lungo il corso della pellicola (bunker segreto dalle mura facilmente abbattibili).
Se fosse un mediocre prodotto low budget in salsa Asylum da far vedere in pieno luglio su Canale 5 alle ore 15 di una domenica afosa e soleggiata, Attacco al Potere – Olympus has Fallen sarebbe innegabilmente un’ottima scelta per strappare quattro risate in compagnia, perché automatiche e impossibili da frenare. Ma essendo un blockbuster da quasi 100 milioni di dollari, con un Premio Oscar nel cast e una serie di attori di contorno di primissima fascia, non può che finire sotto il fuoco incrociato della critica. Scontato, meritato e sinceramente dovuto. Nell’attesa che White House Down di Roland Emmerich diventi realtà…
Voto di Federico: 5
Attacco al Potere – Olympus has Fallen (Usa, action, 2013) di Antoine Fuqua. Con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Dylan McDermott, Radha Mitchell, Angela Bassett, Cole Hauser, Robert Forster, Ashley Judd, Melissa Leo, Rick Yune, Tory Kittles – uscita giovedì 18 aprile 2013