Auguri a Geena Davis, 58 anni in 10 film
Dall’esordio in Tootsie, fino al successo internazionale con Thelma & Luise, ai flop degli anni ’90: gli auguri di Cineblog a Geena Davis, una delle “ragazze vincenti” del cinema made in USA.
L’eroina Thelma, che insieme all’amica Louise, ribaltò la concezione della casalinga americana, decisa a ribellarsi da una vita scialba per seguire un destino incerto ma ricco di avventure, è sembrata per un attimo rimanere bloccata nello stereotipo della sex symbol anni ’80, incarnandone tipicamente la bellezza e la filosofia moderna ed emancipata, ma non riuscendo a rappresentare pienamente anche il decennio successivo. Invece Geena Davis, nata il 21 gennaio 1956, ha proseguito con un ricco, sebbene scivoloso, percorso tra attrice e produttrice di cinema, conduttrice tv e sportiva, il cui impegno agonistico nel tiro con l’arco l’ha portata ad affrontare qualifiche olimpioniche e con il quale ha fondato l’Associazione umanitaria Women’s Sports Foundation contro le discriminazioni sessuali.
Originaria di una famiglia borghese del Massachusetts, Geena fin da piccola si interessa alla musica e conclude a pieni voti il college specializzandosi in arte drammatica. Grazie a un fisico mozzafiato, a fine anni ‘70, lavora come modella nella Grande Mela, comparendo anche nel celeberrimo calendario di Victoria’s Secrets.
Notata da Sidney Pollack, nell’82 inizia la sua carriera nel cinema grazie al cult Tootsie, trovandosi al fianco di un incredibile Dustin Hoffman e una grandissima Jessica Lange, nel frizzante ruolo di April, un’attricetta di soap-opera.
Tre anni più tardi gira Fletch – Un colpo da prima pagina insieme a Chevy Chase, un fiacco giallo goffamente costruito sull’attore comico americano, ma nell’86 la Davies è nuovamente nel cast di in un cult assoluto, La Mosca, il remake metamorfico diretto da David Cronenberg de L’esperimento del dottor K (The Fly, 1958) di K. Neumann, insieme a un impareggiabile Jeff Goldblum che diventerà poi suo marito. Il ruolo di Veronica Quaife le frutterà una nomination ai Saturn Award come migliore attrice.
Ancora con Jeff Goldblum gira nell’88 anche il sottovalutato Le ragazze della Terra sono facili di Julien Temple (Absolute Beginners, 1986) misurandosi nuovamente in un ruolo spiritoso che ne mette in luce un innato sense of humor.
Nello stesso anno Geena interpreta Barbara, la moglie di Adam Maitland (Alec Baldwin) nello strepitoso Beetlejuice – Spiritello porcello diretto da Tim Burton che, dopo essersi lasciato sfuggire la direzione de La Mosca affidata proprio a Cronenberg, trova la celebrità con questa visionaria ghost-story. Oltre che con Baldwin, la Davis divide il set con Michael Keaton e Winona Ryder in un film irresistibile premiato dal pubblico con incassi a dir poco eccellenti oltre a un Academy Award e tre Saturn Award.
L’88 è l’anno della consacrazione per l’artista del New England, che viene premiata con l’Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Muriel Pritchett in Turista per caso diretto da Lawrence Kasdan (Il grande freddo, Wyatt Earp) che le varrà anche il primo Academy Award.
Il grande successo di pubblico arriva nel ’91 con una pellicola icona del femminismo: Thelma & Louise, un intenso road-movie, con un finale tragico e liberatorio, per cui Geena Davis ha ricevuto un David di Donatello come miglior attrice straniera.
Diretta da Ridley Scott, nella parte di una casalinga frustrata e maltrattata dal marito, la Davis impersona la rivincita femminile sugli angusti spazi di una vita famigliare priva di stimoli e di soddisfazioni. Fragile ed emotiva, ma al tempo stesso determinata a mettere più strada possibile tra lei e le logiche perverse di un menage violento, Thelma organizza la fuga insieme all’amica Louise, un’indimenticabile e dolente Susan Sarandon.
Oltre ai personaggi intimamente costruiti dalla Davis e dalla Sarandon, va ricordato che in questo film apparve per il suo primo ruolo importante Brad Pitt, la cui scena di sesso insieme a Thelma lo ha consacrato a sex symbol internazionale.
Contesa dai migliori refisti di Hollywood, nel ’92 è la protagonista femminile di Ragazze vincenti, diretto da Penny Marshall, con Madonna e Tom Hanks. La storia si sviluppa in piena seconda guerra mondiale, nel 1943, quando per carenza di uomini mandati al fronte le squadre di baseball vengono formate anche da ragazze. Dottie (la Davis) e Kit (Lory Petty) sono due sorelle dell’Oregon selezionate per la squadra che sotto la direzione di Jimmy Dugan (Tom Hanks), ex campione decaduto e alcolista, arriverà tra diffidenza e molte difficoltà alle World Series per conquistare la gloria.
Ancora nel ’92 Geena Davis è coprotagonista insieme a Dustin Hoffman e Andy Garcia nel film di Stephen Frears, Eroe per caso, in cui un ladruncolo privo di qualità (Dustin Hoffman), si ritrova a salvare 54 persone precipitate con un incidente aereo. La gloria del suo eroismo gli viene sfilata da John Bubber (Andy Garcia) un barbone aiutato dalla rampante giornalista d’assalto Gale (la Davis) alla ricerca dello scoop che darà una spinta alla sua carriera. L’eclettico regista di Le relazioni pericolose porta sullo schermo una storia che solo superficialmente può essere definita come commedia ma che invece riflette sulla moderna costruzione di falsi miti mediatici.
Terminato il lungo decennio degli ’80 l’attrice inanella una lunga serie di flop, cui corrisponde anche un travagliato periodo nella vita privata: dopo il divorzio da Goldblum, nel ’93 sposa il suo terzo marito, il regista Renny Harlin con il quale fonda la società di produzione “The Forge”. Il loro primo impegno è dell’anno successivo con Ciao Giulia, sono Kevin, diretto da Ron Underwood, una commedia un pò spenta che risulta un vero insuccesso. Con un budget invece decisamente hollywoodiano la coppia torna sul set nel ’95 per girare Corsari, produzione pretenziosa densa di effetti speciali, ricca in scenografie e costumi, ma che risulta un polpettone picaresco, nonostante la presenza di Matthew Modine (Full Metal Jacket) e le ben manifeste doti della piratessa Geena. Un flop assoluto.
Sul finire di un decennio non proprio brillante, Geena torna in produzioni di successo nei panni di Eleanor Little in Stuart Little – Un topolino in gamba diretto nel ’99 da Rob Minkoff e interpretato inoltre da Hugh Laurie e Michael J. Fox (che presta la voce al celebre topolino), ruolo poi ripreso in Stuart Little 2 e nel terzo episodio nel 2006.
Giunta alla soglia dei 50 anni riceve importanti riconoscimenti, tra cui un Golden Globe, per il ruolo della prima donna presidente degli Stati Uniti nella serie tv Una donna alla Casa Bianca. L’ultimo film nel quale ha partecipato come protagonista è del 2010 con la regia di Andrew Lancaster, Accidents Happen, una graffiante commedia indipendente che ha raccolto il favore della critica in molti dei più famosi festival del mondo. Cine blog augura buon compleanno a Geena, una delle migliori “ragazze vincenti” di Hollywood.