Aurelio De Laurentiis conferma: Robert De Niro in Manuale d’Amore 3, è ufficiale
Dopo il rumor di Variety, ecco arrivare l’ufficialità. Robert De Niro sarà in Manuale d’Amore 3. A confermare il colpaccio al Corriere della Sera lo stesso Aurelio De Laurentiis, produttore del film e Presidente del Napoli Calcio.“Ci voleva un colpo grosso, anche perché oggi i sessantenni sono ringiovaniti, vanno al cinema e i nostri manuali
Dopo il rumor di Variety, ecco arrivare l’ufficialità. Robert De Niro sarà in Manuale d’Amore 3. A confermare il colpaccio al Corriere della Sera lo stesso Aurelio De Laurentiis, produttore del film e Presidente del Napoli Calcio.
“Ci voleva un colpo grosso, anche perché oggi i sessantenni sono ringiovaniti, vanno al cinema e i nostri manuali si rivolgono a tutte le età dall’adolescenza in poi perché le combinazioni degli affetti sono chiare in ogni stagione della vita”. “De Niro ha letto il copione, ha visto i film di Giovanni ed ha accettato”. No problem. A costo sindacale? “Non proprio. Costa come un giocatore di calcio?”. “Per noi direi fantacalcio, ma dobbiamo entrare in orbita internazionale, la prossima volta può essere Clooney, chissà. La situazione è pesante in Italia e gli aiuti non bastano più. In fondo questo manuale d’amore ha possibilità infinite e la saga continua”.
Quella che sembrava una semplice trovata pubblicitaria si conferma così veritiera. 36 anni dopo Novecento, De Niro tornerà a girare in Italia. Il suo ruolo nel film di Veronesi, diviso come sempre in tre episodi, sarà quello di un professore di storia dell’arte che finalmente arriva da Boston a Roma, la città che ha sempre amato, studiato e insegnato ai ragazzi. Qui rivive un pezzo di giovinezza naturalmente incontrando una donna ancora top secret (che NON sarà Laura Chiatti). Ma è imbarazzato, deve riacquistare i tempi e i ritmi giusti per l’amore, si deve rimettere in moto…
Queste le parole di Giovanni Veronesi una volta appresa la notizia:
“Ho lavorato con idoli come David Bowie e Carlo Verdone, che mi ha dato la sua fiducia e mi ha colpito al cuore. Ora De Niro: stavolta è un grande attore che viene a trovarci a casa, parlando la nostra lingua”. “Sono molto emozionato, ma la prova mi spinge in avanti senza bloccarmi, è propositiva: alla fine un regista deve andare a caccia proprio di queste emozioni e delle persone che stima per lavorare. Il sogno si è avverato. Vuol dire che quando un ciak va bene lo urlerò ma quando non va bene lo dirò sottovoce in toscano stretto”.