Babbo Natale non viene da Nord: Recensione in Anteprima
Maurizio Casagrande dirige Annalisa Scarrone in Babbo Natale non viene da Nord.
Babbo Natale non viene da Nord il titolo, impreziosito dai camei di Nino Frassica, Eva Grimaldi, della produttrice Maria Grazia Cucinotta, dei Ditelo voi e dei comici di Colorado Michele Caputo e Antonio Casagrande. Un film dal dna partenopeo girato nella splendida Salerno che prende finalmente consistenza con l’arrivo di Giampaolo Morelli, barcollando costantemente tra una schiacciante mediocrità registica e alcuni simpatici e divertenti siparietti comici.
Protagonista della pellicola Marcello, prestidigitatore un po’ demodé assai bravo con le carte da gioco, innamorato delle belle donne e soprattutto pessimo padre. Un uomo immaturo e superficiale, una sorta di Peter Pan che è a lungo fuggito dalle responsabilità, tanto da portate la 25enne India, figlia nonché cantante ‘identica’ alla famosa Annalisa Scarrone, ad avere conflittuali rapporti con gli uomini. Per questo motivo la ragazza decide di trascorrere le vacanze di Natale con colui che di fatto non l’ha cresciuta, se non fosse che Marcello, causa lavoro, debba scendere a Salerno per consegnare i doni ai bambini in un Mc Donald’s, vestito da Babbo Natale. Nulla di particolarmente complicato fino a quando un incidente farà perdere la memoria all’uomo, ritrovatosi per puro caso in un centro educativo per bimbi disagiati gestito da un giovane prete. Ed è qui, tra ricordi dimenticati, equivoci, partite a poker, alberi di Natale con addobbi ‘impiccati’, notti insonni e figlie alla disperata ricerca di un genitore, che Marcello darà vita al suo miracolo natalizio.
Da dove partire dinanzi ad un simile prodotto cinematografico? Ovviamente da Annalisa Scarrone, ‘calamita’ mediatica del film qui al suo esordio in qualità d’attrice. Un ruolo, quello dell’ex vincitrice di Amici di Maria che ‘finge’ di non essere se’ stessa, tanto da snobbarla, deriderla, odiarla e stroncarla in qualità di cantante, tutto giocato su questa ‘vaga’ somiglianza con la Scarrone originale, qui tendenzialmente aggressiva nei confronti delle figure maschili e dalla tonalità esageratamente alta. Perché la sua India urla, sbraita, si incazza, rimanendo particolarmente monotematica dal punto di vista espressivo. Solo nel finale, dinanzi all’immancabile lieto fine, finirà per sciogliersi, facendo automaticamente venire a galla quelle più che giustificabili carenze recitative. Senza infamia e senza lode, potremmo definire questa sua prima (e ultima?) volta, macchiata dall’evitabile e viscida corte che il personaggio di Angelo Orlando le farà per 3/4 di film, con occhiate da allupato che neanche Fantozzi ai tempi d’oro.
Una pellicola a due facce, quella diretta da Casagrande, a tratti qualitativamente scadente e in altri addirittura piacevole, grazie all’ingresso in scena di Morelli e dei suoi bimbetti campani, neanche a dirlo esplosivi e genuini. E’ qui, a Salerno e lontano dalla figlia, che Casagrande da’ il meglio di se’, perché meno ancorato allo smielato rapporto paterno da riconquistare e più libero nel costruire gag spesso giocate sull’esilarante incomprensione (la vestizione in auto su tutte).
Un mancato bilanciamento che frena maledettamente l’intero progetto, abbondantemente innocuo e pensato per ‘piacere’ ad un pubblico trasversale ma anche tecnicamente povero, tra primi piani televisivi, glassa emotiva e sketch reiterati (la zia rimbambita, il prete che russa). Un cinepanettone che cinepanettone non è, avendo vestito i festivi abiti di una favola campana, onestamente gradevole sotto certi aspetti ma complessivamente mediocre, perché incapace di affrontare i propri evidenti limiti strutturali.
[rating title=”Voto di Federico” value=”5″ layout=”left”]
Babbo Natale non viene da Nord (Ita, commedia, 2015) di Maurizio Casagrande; con Maurizio Casagrande, AnnaLisa, Giampaolo Morelli, Milena Miconi, Eva Grimaldi, Angelo Orlando, Maria Grazia Cucinotta, Antonio Casagrande, Nino Frassica, Massimiliano Gallo, Tiziana De Giacomo – uscita giovedì 26 novembre 2015.