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Babylon Sisters: trailer, foto e locandina del film di Gigi Roccati

Babylon Sisters: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Gigi Roccati nei cinema italiani dal 28 settembre 2017.

pubblicato 25 Settembre 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 01:46

 

Il prossimo 28 settembre Lo Scrittoio porta nei cinema Babylon Sisters di Gigi Roccati, una storia di danza, donne e migrazione. Il film racconta la storia di Kamla una bambina che da poco si è trasferita con i genitori in un palazzo alla periferia di Trieste abitato da altre famiglie di immigrati e da un vecchio professore burbero. Quando arriva la lettera di sfratto, tutta la famiglia cerca in ogni modo di non lasciare la propria casa, ma le reazioni sono diverse tra uomini e donne. Il caso di Shanti che non si infuria e dispera come il marito, ma pensa invece solo a come risolvere il problema. Lei dalla sua ha un dono, quello di saper ballare, proprio come una star di Bollywood, e con l’aiuto di un’amica italiana, progetta una scuola di danza. Questa sarà l’occasione di riscatto personale, familiare e collettivo, mentre la piccola Kamla riuscirà a sciogliere il cuore del professor Leone (Renato Carpentieri) che gli immigrati proprio non li vuole vedere. E, nel frattempo, in città già si parla delle “Babylon Sisters”!

[quote layout=”big” cite=”Gigi Roccati – Regista]Il film è liberamente ispirato al romanzo “Amiche per la pelle” della scrittrice indiana Laila Wadia, una donna che da trent’anni vive a Trieste. Il titolo del film è ispirato proprio alla sorellanza di un gruppo di donne che si uniscono nella lotta per la casa e finiscono poi per aprire una scuola di ballo in una periferia degradata, diventando una rock band di quartiere. Mi affascinava esplorare un’idea di bellezza senza stereotipi.[/quote]

 

 

Il film è interpretato da Amber Dutta, finalista di Italian’s Got Talent, che interpreta la piccola Kamla. Insieme al padre (nella vita e nel film) Rahul Dutta e Nav Ghotra, che interpreta Shanti, compongono la famiglia Kumar protagonista del film. Nel cast anche Renato Carpentieri, nella parte del professore Leone, Yasemin Sannino nel ruolo della turca Lule, Nives Ivanković che interpreta la croata Marinka, il ‘padrone fuorilegge’ Lorenzo Acquaviva e Lucia Mascino, il cui personaggio è ispirato a Monica Ghiretti, responsabile del centro di supporto sociale Microarea del quartiere di Ponziana. Il regista ha inoltre deciso di portare in scena, accanto ad attori professionisti, persone prese dalla strada che interpretano loro stessi: dalle donne del quartiere di Ponziana, agli anziani dell’associazione “Rena Trieste Vecia”, fino ai ragazzi e ragazze del centro sociale “Casa delle Culture”.

 

 

NOTE DI REGIA

Babylon Sisters è una storia migrante e quotidiana, raccontata con sguardo che dal realismo muove al pop, per restituire con anima musicale, i drammi e le gioie di un’umanità colorata che coesiste in precaria armonia. Il film prende il titolo dalla sorellanza di un gruppo di donne che si uniscono nella lotta per la casa e finiscono per aprire una scuola di ballo, diventando una rock band di quartiere. Girato nella periferia di Trieste, a Ponziana, dove abbiamo incontrato i personaggi che popolano il racconto diventandone artefici già in scrittura, proprio come il paesaggio suburbano e portuale, contenitore di destini e desideri delle persone che lo abitano. Viaggiando per documentari dalla Cina all’Afghanistan, dalla Nigeria al Libano, mi sono sempre sentito a casa, incontrando l’accoglienza, la dignità e l’ospitalità, anche degli ultimi, condivisa in cambio di niente. Quasi come se portarsi via il ricordo di un caffè con della frutta, potesse contribuire ad abbattere un altro stereotipo. In questo tempo di migrazioni drammatiche, quando interessi geopolitici fanno economia delle tragedie umane, abbiamo voluto raccontare una storia diversa, che parla di nuove cittadinanze, e di persone che si uniscono per difendere i propri diritti e riscoprono la solidarietà e l’amicizia, proprio nella condivisione della sorte, con l’ironia e la gioia del vivere. Anche il cast è stato un territorio di scoperta, portando in scena attori e persone della strada che, interpretando loro stesse, tentano di rimediare a una ingiustizia. Lavorando insieme a loro ho adattato la sceneggiatura e, con Peppe Voltarelli, abbiamo immaginato una colonna sonora ricca di collaborazioni. Emblematica per una storia in cui tutti cambiano nell’affrontare un futuro incerto, che vuole essere un “sanacore”, dal ritmo incalzante grazie alla determinazione dei protagonisti ed alle risorse vitali cui sanno attingere. Così la finzione è diventata realtà e l’esperienza del film uno stile di vita, che ci ricorda quanto abbiamo in comune e trasforma le nostre differenze nella ricchezza del mondo in un’avventura urgente nelpresente. [Gigi Roccati]