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Bad Boys: Ride or Die, recensione – al cinema e in arrivo su Prime Video il sequel che segna il miglior capitolo del franchise

Leggi la recensione di Bad Boys 4 con Will Smith e Martin Lawrence e ripercorri i capitoli della saga action creata da Michael Bay nel 1995.

1 Luglio 2024 13:26

Nei cinema italiani con Sony Pictures e prossimamente disponibile su Prime Video,  Bad Boys: Ride or Die, il quarto capitolo del franchise d’azione con protagonisti Will Smith e Martin Lawrence. Lanciato da Michael Bay negli anni ’90 spacca e si conferma formula vincente, nel momento in cui stiliamo questo articolo il film registra 332 milioni do dollari d’incasso nel mondo da un budget di 100 milioni.

Disponibili in digitale la colonna sonora.di Bad Boys: Ride or Die aka Bad Boys 4,con le musiche di Lorne Balfe e le canzoni del film.
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Leggi la recensione di Bad Boys: Ride Or Die aka Bad Boys 4 con Will Smith e Martin Lawrence e ripercorri i capitoli della saga action creata da Michael Bay nel 1995.

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Michael Bay a quasi trent’anni dal suo Bad Boys originale dimostra di averci visto lungo, quando nel lontano 1995, ancora esordiente, rilanciava il cosiddetto filone “buddy cop”, inaugurato negli anni ottanta da classici come Arma Letale e 48 Ore. In realtà furono i produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer, reduci dal successo di Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Beverly Hills concepito in origine come un action più serioso con Sylvester Stallone al posto di Eddie Murphy, a voler mettere mano al progetto e ad una sceneggiatura che a Bay non è mai piaciuta, tanto da rimaneggiarla sul set con il supporto Will Smith e Martin Lawrence. E’ noto che i due attori ebbero ampia libertà di manovra sul set e che gli fu permesso di improvvisare molto, grazie anche ad una grande chimica tra i due ben percettibile sin da subito.

L’originale “Bad Boys” nasce con il titolo Bulletproof Hearts, una commedia d’azione prodotta da Disney e scritta appositamente per Dana Carvey & Jon Lovitz, i due all’epoca erano molto popolari per il loro lavoro al Saturday Night Live. Quando però Carvey si ritira, Lovitz lascia e il progetto passa alla Columbia Pictures, con Simpson e Bruckheimer che puntano in prima battuta su Eddie Murphy e Wesley Snipes, una strana coppia alla “Danko”, ma la cosa non va in porto.

Dopo che Arsenio Hall (Il principe cerca moglie) rifiuta il ruolo di Mike Lowrey, scelta di cui l’attore continua a pentirsi ancora oggi, Michael Bay ci mette lo zampino e grazie ad un episodio della serie tv Il principe di Bel Air trova il suo perfetto Mike Lowrey in Will Smith. Simpson e Bruckheimer hanno poi fatto in modo che lo studio approvasse il casting di Martin Lawrence, protagonista all’epoca della serie tv Martin! e visto con Eddie Murphy nella commedia Il principe delle donne. “Bad Boys”  incassa 141 milioni nel mondo, debutta con due settimane al primo posto degli incassi e al contempo lancia la carriera cinematografica di Will Smith e apre a Michael Bay, uno dei registi più invisi alla critica, le porte di Hollywood.

Bad Boys II – Un “buddy cop” sotto steroidi

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Nell’agosto 1995 Jerry Bruckheimer e Don Simpson stavano pianificando di realizzare un sequel di “Bad Boys”, con l’inizio delle riprese fissato al 1996. All’epoca lo sceneggiatore/regista Tom Dey (Pallottole cinesi) aveva riscritto una bozza precedente ed era pronto a farne il suo debutto alla regia. Nel 1997 i piani furono abbandonati dopo che i dirigenti della Sony si dissero insoddisfatti della sceneggiatura. Un dirigente della Jerry Bruckheimer Films chiese così Cormac e Marianne Wibberley (Le spie, Charlie’s Angels – Più che mai,Il mistero dei templari) di presentare un’idea per il sequel, il duo scrive una prima bozza, la presenta a Bruckheimer che l’approva.

A partire da marzo 2002 c’è stata una massiccia riscrittura di quella prima bozza dei Wibberleys, prima per mano di Ron Shelton (Bull Durham – Un gioco a tre mani), poi di Jerry Stahl (Alf, Twin peaks) e successivamente di John Lee Hancock (Un sogno, una vittoria), quest’ultimo coinvolto per dare più spessore alla storia. Gli ultimi ritocchi prima della riprese li ha fatti Judd Apatow (40 anni vergine, Il re di Staten Island) con l’assistenza degli amici Seth Rogen e Evan Goldberg che hanno contribuito con alcune gag. In ultima battuta Brian Koppelman e David Levien sono intervenuti verso la fine delle riprese per lavorare sui personaggi. Altri scrittori come Ron Bass, Dick Clement & Ian La Frenais, Larry Ferguson, George Gallo, Tony Gilroy, Dan Gordon, Brian Helgeland, Gregory Allen Howard, Todd Robinson e Marshall Todd sono stati coinvolti in vari punti dello sviluppo. La sceneggiatura finale è stata infine attribuita a Ron Shelton & Jerry Stahl, mentre il credito della storia è andato a Shelton e ai Wibberleys.

Tutto questo lavoro sulla sceneggiatura non ha però fruttato molto, il film viene stroncato senza riserve dalla critica, ma per fortuna l’intonsa chimica tra Smith e Lawrence e il pieno di scene d’azione fanno la gioia degli amanti del genere, rendendo il sequel un successo finanziario e un vero e proprio “buddy cop sotto steroidi”. “Bad Boys II” alla sua uscita registra il quarto weekend di apertura più alto per un film vietato ai minori di 17 anni, dietro Matrix Reloaded, Hannibal e 8 Mile. Inoltre il sequel è riuscito a battere Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna e a raggiungere il primo posto in classifica, totalizzando 273 milioni di dollari in tutto il mondo contro un budget di 130 milioni, quasi il doppio dell’incasso del film originale, diventando il decimo film con il maggior incasso del 2003.

Bad Boys For Life – Un ritorno in grande spolvero

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Michael Bay a giugno 2008 parlò di un suo potenziale ritorno da regista per Bad Boys 3, ma aggiunse che l’ostacolo più grande sarebbe stato il costo considerando che sia lui che Will Smith percepivano compensi tra i più alti nell’industria cinematografica. Nell’agosto 2009, la Columbia Pictures assume Peter Craig (12 Soldiers, The Batman) per scrivere la sceneggiatura del sequel. Nel febbraio 2011 Martin Lawrence dichiara che il film è ufficialmente in fase di sviluppo.

Trascorrono tre anni e Jerry Bruckheimer nel giugno 2014 annuncia che lo sceneggiatore David Guggenheim stava lavorando alla trama del sequel. Due mesi dopo, Lawrence conferma un a prima bozza della sceneggiatura completata. L’anno successivo, nel giugno 2015, il regista Joe Carnahan (The Grey) entra in trattative per scrivere e dirigere il film. Sony Pictures Entertainment poco tempo dopo, nell’agosto 2015, annuncia che ci sono piani per due sequel.

L’uscita del film di Wonder Woman spinge lo studio a posticipare l’uscita di “Bad Boys 3” al 12 gennaio 2018. A febbraio 2017 Sony posticipa per la terza volta l’uscita del film fissandola al 9 novembre 2018. Il mese successivo Carnahan abbandona a causa di conflitti di programmazione e nell’agosto 2017 Sony rimuove il terzo film dal programma di uscite, e più tardi lo stesso mese Lawrence dichiara che il film non sarebbe stato realizzato.

La pianificazione è ripresa nel febbraio 2018 con a bordo Smith e Lawrence e il duo di registi belgi Adil El Arbi e Bilall Fallah che danno il via alle riprese il 14 gennaio 2019 ad Atlanta, con successive tappe a Mexico City e Miami e un fine riprese che arriva il 7 giugno 2019. Bad Boys for Life, questo il titolo ufficiale, è ben accolto dalla critica e con un incasso globale di 426 milioni di dollari contro un budget di 90 milioni, diventa il film di maggior incasso della serie “Bad Boys”.

Bad Boys Ride Or Die – Il miglior “Bad Boys” di sempre

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Dopo l’ottimo esordio al box office di “Bad Boys 3”, Sony non perde tempo e annuncia i piani per un quarto capitolo. Lo studio per la scwneggiatura punta ancora su Chris Bremner. Nell’aprile 2022 circola la notizia di uno stop allo sviluppo del quarto film a seguito dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock agli Oscar. Il mese successivo il presidente della Sony Tom Rothman smentisce e a febbraio 2023 viene annunciata la pre-produzione con Adil & Bilall alla regia.

Una coppia in sintonia anche dietro la macchina da presa

Con alle spalle il miglior incasso del franchise registrato dal terzo film, “Ride or Die” riprende le fila dopo l’omicidio del capitano Howard (Joe Pantoliano). Il film mette in scena un complotto ordito ai piani alti della polizia che porterà Lowrey e Burnett ad operare al di fuori della legge. La missione è ripulire il nome del loro defunto capitano, accusato di aver collaborato con alcuni narcotrafficanti.

Adil & Bilall tornano al timone dopo aver “tastato” il terreno con un terzo film campione d’incassi. Il duo ha anche avuto la benedizione di Michael Bay, che torna in un cameo anche in questo nuovo film. Il dinamico duo può così  allentare le briglie e fare il verso al cinema muscolare e adrenalinico che ha contraddistinto i primi due “Bad Boys”. In particolare i due registi infondono alla storia corpose dosi di humour. Con battute e gag a profusione, spesso generate dal giocare volutamente con il “sovrappeso” di Martin Lawrence e la sua salute a rischio.

Scambio di ruoli e azione a go-go

La trama di “Ride or Die” presenta anche una interessante variazione sul tema rispetto ai caratteri dei personaggi. Si tratta di efficace e funzionale inversione dei ruoli rispetto ai film precedenti. Ci riferiamo allo scapolo impenitente e “senza paura” del Mike di Will Smith, sempre pronto a sfidare la morte, dinamica contrapposta a quella del “padre di famiglia” Marcu di Martin Lawrence preoccupato in primis di portare a casa la pelle. Una dinamica in parte ispirata a quella del duo Mel Gibson/Danny Glover di “Arma Letale”. In questo quarto film un’esperienza di pre-morte per Burnett lo spingerà a ritenersi immortale, mentre tutta una serie di fattori emotivi cominceranno a turbare Lowery che arriverà a soffrire di attacchi di panico.  Si tratta di uno scambio di ruoli spiazzante che creerà situazioni tanto paradossali quanto spassose.

“Bad Boys Ride Or Die” conferma la mano per l’action del duo Adil & Bilall.  Lo scontro finale è un piccolo capolavoro di montaggio e sequenze di stunt davvero entusiasmanti. L’ormai “coppia di fatto” Smith e Martin sembra non perdere un colpo e l’equilibrio raggiunto tra azione, thriller e commedia in questo caso sfiora la perfezione. Se poi includiamo l’aggiunta alla trama dell’elemento “fuggitivo”, che regala alla pellicola un’ulteriore marcia in più, possiamo tranquillamente definire questo quarto “Bad Boys” il migliore dell’intero franchise.

Il film è attualmente programmato in 177 sale cinematografiche e prenotabile su Prime Video per una prossima uscita in streaming.

Fonti: Wikpedia/IMDb

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