Battaglia per la Terra 3d – La recensione
Battaglia per la Terra 3D (Battle fot Terra 3D) Regia di Aristomenis Tsirbas, con le voci di Evan Rachel Wood, Luke Wilson, Amanda Peet, Justin Long, Chris Evans, Dennis Quaid, James Garner, Brian Cox, David Cross, Danny Glover, Chad Allen, Ron Perlman, Rosanna Arquette.Mala è una giovane abitante di un piante dove si vive in
Battaglia per la Terra 3D (Battle fot Terra 3D) Regia di Aristomenis Tsirbas, con le voci di Evan Rachel Wood, Luke Wilson, Amanda Peet, Justin Long, Chris Evans, Dennis Quaid, James Garner, Brian Cox, David Cross, Danny Glover, Chad Allen, Ron Perlman, Rosanna Arquette.
Mala è una giovane abitante di un piante dove si vive in pace e in armonia. L’equilibrio del pianeta si rompe quando dal cielo arrivano delle navi spaziali con quello che resta della razza umana. L’uomo, dopo aver esaurito le risorse della Terra ha iniziato a viaggiare nello spazio alla ricerca di un nuovo luogo da colonizzare e il pianeta su cui abita Mala sembra l’ultima speranza per l’umanità. L’attacco dei terrestri è massiccio e distruttivo e molti alieni vengono rapiti per essere studiati, fra questi anche l’anziano padre di Mala. La giovane, pur di salvare il padre, porta a casa sua un umano sopravvissuto all’abbattimento del suo bombardiere, salvandogli la vita e creando un contatto tra i due popoli. Le gerarchie umane sono pronte per sferrare l’attacco finale…
Battaglia per la Terra è un film che stupisce, non tanto per la qualità del complessiva del film, ma per il coraggio dimostrato dai suoi produttori nel proporre un film in animazione computerizzata, ovviamente in 3D dove la tecnologia lo permette, con una sceneggiatura totalmente avulsa dall’equazione film di animazione uguale film per bambini. La produzione di film d’animazione per un pubblico adulto è una consuetudine del cinema giapponese, e orientale in genere, in Europa si è cominciato a lavorare su questo pronte a partire da qualche anno, ma il cinema americano resta fortemente ancorato all’idea che sono bambini (accompagnati da genitori) e adolescenti il pubblico di riferimento di questi film. La commistione di animazione e fantascienza ha però offerto la possibilità di alzare il tiro, viene subito da pensare a Wall-E, ma c’è un episodio precedente (fondamentale) con Titan A.E.; Battaglia per la Terra non è un film per bambini sebbene possa visivamente sembrarlo, per molti motivi che ora andremo ad analizzare.
Primo punto: il ribaltamento dei ruoli. L’essere umano è cattivo, governato da guerrafondai che sono pronti a distruggere tutto pur di conquistare. Gli alieni sono pacifici, anche se nascondono dei segreti. Leggere il brevissimo racconto Sentinella di Fredric Brown per averne riscontro. Secondo punto: la presenza della morte. Il tabù del cinema, come sosteneva Bazin, è proprio la morte; soprattutto quando si ha a che fare con un pubblico non ancora maturo è difficile parlare della morte, metterla in mostra soprattutto quando si tratta di uno dei personaggi principali (basti pensare alla morte della madre di Bambi che crea polemiche a distanza di decenni). Terzo punto: assenza di elementi comici. A differenza di Mostri contro Alieni, che aveva come punto di riferimento il cinema anni ’50, Battaglia per la Terra si ispira alla fantascienza di Arthur Clark o di Isaac Asimov da cui però è difficile trovare elementi comici per alleggerire la tensione di un film dichiaratamente drammatico.
Purtroppo per Battaglia per la Terra si incappa in un problema di fondo da non sottovalutare, ovvero la banalità della trama. A fronte di un progetto così ambizioso stupisce che la vicenda si risolva senza troppi colpi di scena, un film già visto (anche se non in questa forma). La visione in 3D non riesce a stupefare lo spettatore che invece vorrebbe essere affascinato da una storia più intrigante, ma questo dipende dalla sceneggiatura e non dal lavoro del regista Aristomenis Tsirbas. In compenso appare incredibile il numero di star che anno partecipato nel cast voci di questo progetto (ricchezza che nella versione doppiata si perde); fra gli altri Brian Cox, Chad Allen, Chris Evans, Danny Glover, David Cross, Dennis Quaid, Evan Rachel Wood. Insomma un progetto realizzato a metà ma che potrebbe essere il preludio di una nuova era di film d’animazione made in usa.
Voto Carlo 6 (sulla fiducia)